Mercoledì 8 novembre alle ore 10 presso la sala Stampa della Camera dei Deputati a Roma si terrà la conferenza stampa sulla dipendenza dei mass media italiani dai finanziamenti dell’industria del gas e del petrolio
Perché molti giornali e trasmissioni televisive negano il cambiamento climatico? Non è molto difficile da comprendere. Osservate qualche spot pubblicitario o cercate qualche pagina intera dedicata a industrie multipetrolifere e capirete perché.
La crisi climatica continua a peggiorare, anche in Italia. Dalla siccità alle ondate di calore, senza dimenticare incendi, scioglimento dei ghiacciai alpini e devastanti alluvioni, negli ultimi mesi nel nostro Paese abbiamo assistito a eventi estremi sempre più violenti e frequenti. Servirebbe un cambio immediato di strategia sia in ambito governativo che da parte delle grandi aziende dell’energia, come ENI, per abbandonare le fonti fossili e accelerare la transizione verso le energie rinnovabili.
Perfino Papa Francesco ha evidenziato l’esistenza dannosa dei negazionisti del clima. Attenzione, alcuni giornali e siti web scrivono molti articoli anche per screditare e gettare fango sullo stesso Pontefice.
Un cambio di passo che però, al momento, non sembra essere all’orizzonte, anche a causa della dipendenza dei media italiani dai finanziamenti dell’industria del gas e del petrolio, che impedisce di raccontare la crisi climatica con l’attenzione che meriterebbe la più grave emergenza ambientale della nostra epoca.
Mercoledì 8 novembre, alle ore 10 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, discuteranno di queste e altre tematiche:
Ugo Bardi (Energia per l’Italia)
Angelo Bonelli (Alleanza Verdi e Sinistra)
Enrico Gagliano (Energia per l’Italia)
Alessandro Runci (ReCommon)
Giancarlo Sturloni (Greenpeace Italia)
Modera: Maria Cristina Fraddosio (giornalista)
PER LA STAMPA
Per motivi logistici, si prega di accreditarsi entro le 18 del 6 novembre, inviando una mail a ufficio.stampa.it@greenpeace.org
Fonte: Ufficio stampa Greenpeace

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