Sogno ad occhi aperti: I meravigliosi benefici

A giuste dosi, sognare ad occhi aperti non fa tanto male. A dirlo non è solo la scienza, ma anche la nostra esperienza. Alcune tecniche di meditazione, inducono a immaginare, proprio perché la fantasia ci trasporta in altri luoghi, facendoci vivere intensamente un benessere profondo

Cosa dice la scienza? Sognare a occhi aperti rimodella il cervello influenzandone la plasticità: lo suggerisce uno studio condotto sui topi dai ricercatori della Harvard Medical School e pubblicato sulla rivista Nature.

Se i risultati venissero confermati anche negli esseri umani, dimostrerebbero l’importanza di prendersi delle pause. In passato, alcuni studi hanno anche confermato l’importanza dell’ozio, cioè del far nulla. Ovviamente, la pratica può durare un’ora oppure due e aiuterebbe la creatività. Ciò perché, in realtà la nostra mente nello tempo “vuoto” si rigenera, si prepara per affrontare la vita.

Sogno ad occhi aperti: Gli studi

Nello studio sul sognare ad occhi aperti, i ricercatori hanno ripetutamente mostrato ai topi due differenti immagini a scacchiera, intervallate da una breve pausa di un minuto in cui veniva mostrato uno schermo grigio. Monitorando circa 7.000 neuroni della corteccia visiva, hanno scoperto che durante la pausa, quando il topo era rilassato, i neuroni producevano un’attività elettrica simile (ma non del tutto identica) a quella scatenata durante la visione dell’immagine precedente, un segnale che è stato interpretato come la prova del fatto che l’animale stesse sognando a occhi aperti l’esperienza appena vissuta.

Durante la giornata, l’attività neuronale scatenata dalla visione della prima immagine è diventata sempre più distinguibile da quella generata dalla seconda immagine, fino a quando ciascuna ha finito per coinvolgere gruppi di neuroni separati. Durante i primi sogni è stata registrata un’attività dei neuroni che ha portato il cervello a reagire alla visione della stessa immagine mostrata in seguito.

I neuroscienziati di Harvard hanno scoperto che i sogni a occhi aperti vengono prodotti dalla corteccia visiva nello stesso momento in cui i neuroni dell’ippocampo riproducono eventi passati. Questo è un segno di connessione tra diverse zone del cervello.

Il sogno ad occhi aperti è un’operazione molto complessa, e a trarne beneficio è la creatività, ma anche la capacità di risolvere problemi.

Mindfulness, psicologia e sogno ad occhi aperti

Nella psicoterapia, spesso il terapeuta ricorre all’immaginazione, come strumento per trovare risposte e soluzioni. nella pratica, si tenta di attingere ad un senso critico, ad una parte più saggia che ci aiuti a superare una difficoltà. Se abbiamo creato forti schemi mentali, prodotti da convinzioni o pregiudizi, magari anche inculcati con l’educazione, vi può essere una scappatoia nell’immaginazione. Una frase del tipo “Cosa diresti a quel bambino?” in una determinata circostanza, può aiutare a trovare la risposta che i “grandi” non hanno saputo dare.

La Mindfulness contempla la meditazione della gentilezza amorevole. Tale pratica aiuta a trovare benessere in alcune frasi ripetute a se stessi, come ad esempio – Possa io essere felice, possa io vivere bene, possa io essere libero/libera da dolore e sofferenza. Allargando il campo ad altre persone, la pratica della gentilezza amorevole aiuta a sentirsi in pace con se stessi e con il mondo, a perdonare, a lasciar andare.

Le frasi di amorevole gentilezza si ripetono dentro se stessi anche verso le persone care. La fase più difficile è quella di indirizzare sentimenti di amore e compassione verso persone che non amiamo.

Il sogno ad occhi aperti è anche benessere, creazione di un luogo piacevole dove ci sentiamo bene. Dentro di noi esistono risorse infinite, spesso cercare un angolo, un momento e uno spazio dove nessuno ci disturbi può diventare un’inesauribile pozzo di energia positiva. Nella mindfulness si sperimentano attività che tolgono energia, cioè che stressano e attività, invece che donano energia positiva. Bisogna imparare a riconoscere entrambe. Siamo molto più resistenti di ciò che crediamo.

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