La crioconservazione è il congelamento di ovociti in azoto liquido per conservarli nel tempo, mantenendone inalterate le condizioni. Si tratta di una tecnica utilizzata per diversi motivi, tra cui la preservazione della fertilità. Bisogna fare una distinzione tra ovocita e cellula staminale
L’ovocita o cellula uovo è la cellula riproduttiva della donna. Le due ovaie ne contengono circa 400mila e rappresentano una riserva che si esaurisce on il tempo.
La cellula staminale, invece è una cellula non specializzata, capace di differenziarsi specializzandosi in uno dei tipi di cellule diverse presenti nel corpo umano.
Le cellule staminali, infatti, si trovano nel midollo osseo, e possono essere trapiantate, ad esempio in soggetti affetti da patologie del sangue. Altri tipi di cellule staminali si trovano nel cervello, nello strato più profondo della pelle, il derma, nella polpa dentaria e così via.
Sulle cellule staminali embrionali si è concentrata l’attenzione degli scienziati negli ultimi anni. Perché? Le cellule staminali embrionali nascono da cellule che si trovano nell’embrione dopo appena pochi giorni. Grazie al trapianto di cellule staminali ematopoietiche è possibile ricostituire il midollo osseo danneggiato da particolari patologie o in seguito a trattamenti di chemioterapia ad alte dosi. Si tratta di una tecnica medica per curare pazienti affetti da leucemie, linfomi, immunodeficienze ereditarie e altre malattie simili.
Social freezing o crioconservazione a cosa serve?
Generalmente si ricorre alla crioconservazione per prevenire futuri probabili problemi legati alla fertilità femminile oppure per programmare la nascita di un bambino. Si tratta di una scelta, per posticipare la nascita di un figlio nel momento più opportuno, senza preoccuparsi dell’orologio biologico, ossia dell’età che avanza.
Altri motivi che possono portare a scegliere la crioconservazione sono:
- Terapie mediche o chirurgiche, che potrebbero causare infertilità (radioterapia, chemioterapia ecc…);
- Trattamento medico in presenza di patologie che potrebbero influire sulla fertilità (malattie autoimmuni, menopausa precoce ecc…);
- Semplice programmazione per motivi di carriera ecc.
Gli ovociti si congelano e non invecchiano, come succede invece per la donna. Per cui decidere di avere un bambina con un ovocita congelato, significa utilizzarne uno con le stesse caratteristiche e condizioni di quando si è deciso di congelarlo.
La tecnica di estrazione dell’ovocita viene eseguita dopo un trattamento ormonale e prevede, oltre all’estrazione, anche il successivo congelamento e la conservazione degli ovociti in stato criogenico. L’intervento non è doloroso, dura circa quindici minuti, anche se prevede una piccola sedazione.
Social freezing: quanto costa? Quali sono i rischi e le probabilità di gravidanza?
Sul social freezing o crioconservazione il dibattito è sempre acceso. Vi sono problemi legati all’etica, alla salute ecc. Il costo della crioconservazione si aggira intorno ai 3/4mila euro. mentre il costo di conservazione degli ovociti è di circa 100/200 euro all’anno.
Sindrome da iper stimolazione ovarica, cos’è?
Alcune volte, le donne che si sottopongono alla fecondazione assistita possono correre il rischio di contrarre la sindrome da iper stimolazione ovarica o OHSS, che potrebbe essere lieve o necessitare di ricovero ospedaliero. I sintomi dell’OHSS sono: dolore addominale, nausea, gonfiore, ridotta minzione, vomito, disidratazione, mentre i rischi legati all’estrazione riguardano sanguinamento e infezioni.
Il social freezing garantisce la gravidanza?
Il successo del social freezing non è garantito. Infatti, in base alle ricerche condotte, la buona riuscita dipende dall’età della donna, dalle sue condizioni di salute ecc.
La procreazione medicalmente assistita (PMA), comunemente detta “fecondazione artificiale” o “fecondazione assistita”, aiuta il concepimento, in tutti quei casi, in cui il concepimento spontaneo non è possibile, per svariate ragioni.
Embrioni congelati e non utilizzati, che fine fanno?
Anche in Italia, quindi, gli embrioni congelati non utilizzati nell’ambito di un trattamento di procreazione assistita vengono comunque conservati dalla clinica per un tempo indefinito, con futuri scenari potenziali molto interessanti.
La Legge 40 del 2004, che regola la Procreazione Medicalmente Assistita, vieta la donazione di embrioni in Italia. Per tale motivo, gli embrioni crioconservati a disposizione delle cliniche specializzate in PMA sono di esclusiva proprietà delle coppie che si rivolgono ai centri per la fecondazione assistita.
Gli embrioni sono conservati per molti anni e non hanno scadenza. La scienza ci dice che possono essere conservati anche per cinquant’anni.
Si parla molto di fecondazione assistita, di crioconservazione, ma la prima nascita avvenuta con questa tecnica ha la data del 1984 in Australia. In Italia la tecnica viene eseguita da circa trent’anni.
Come si forma l’embrione? In provetta avviene l’unione tra ovociti e spermatozoi. Si tratta di un procedimento denominato vitrificazione, una tecnica di congelamento rapida fino alla temperatura di -180 gradi.
LIBRI: letture utili
Avere un bambino. Come inizia una vita: dal concepimento al parto
Vorrei un figlio. Psicologia e clinica della fecondazione assistita
La procreazione assistita. Aspetti psicologici e medici
Fonte immagine: Free Pixabay

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