Le elezioni europee 2024 si sono tenute dal 6 al 9 giugno 2024. In Italia si è votato sabato 8 e domenica 9 giugno 2024.
Si è votato per eleggere 76 membri del Parlamento europeo.
Come si eleggono i membri del parlamento europeo? Ai sensi della legge elettorale europea, tutti i paesi membri devono usare un sistema elettorale proporzionale. Ciò significa che l’assegnazione dei seggi avviene in modo da assicurare alle diverse liste un numero di posti proporzionale ai voti ricevuti. L’Italia usa il voto di preferenza, che dà agli elettori la possibilità di indicare, nell’ambito della medesima lista, da una a tre preferenze, votando, nel caso di due o di tre preferenze, candidati di sesso diverso. Determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione, sono proclamati eletti i candidati con il maggior numero di voti di preferenza.
In Italia ci sono cinque circoscrizioni elettorali europee, di dimensione sovra-regionale. Ad ogni circoscrizione elettorale è assegnato un numero di seggi in base alla popolazione residente. Ogni partito o gruppo politico può presentare nella propria lista un numero massimo di candidati pari a quello assegnato alla circoscrizione elettorale. Gli elettori scelgono tra i candidati presenti nelle liste della propria circoscrizione di residenza: Nord Occidentale, Nord Orientale, Centrale, Meridionale, Insulare.
La percentuale di sbarramento dei partiti per avere seggi in parlamento è del 4%.
Elezioni europee 2024 risultati
Il partito di Giorgia meloni Fratelli d’Italia si conferma il primo partito con il 28,81%, seguito da PD con il 24,08%, M5S con il 9,99, Forza Italia 9,61, che supera la Lega con il 9.
Alleanza Verdi Sinistra prende il 6,73% dei voti. Restano fuori e non prendono seggi al parlamento europeo Stati Uniti d’Europa, Azione, Pace Terra Dignità di Michele Santoro, Libertà e altri.
Elezioni europee, cosa accade in altri paesi europei?
Sembra che in Europa vi sia un’avanzata dell’estrema destra, e questo è un dato preoccupante. Il voto in Europa: Come si legge sul corriere: L’estrema destra si afferma in Europa, si scuotono alcuni Paesi Ue (Macron in Francia ha sciolto il Parlamento, De Croo in Belgio si è dimesso), ma gli equilibri del nuovo Parlamento europeo non cambieranno: secondo le proiezioni della notte i deputati delle forze tradizionali europeiste resteranno la maggioranza tra i 720 eletti dai 27 Stati membri.
Di avviso diverso è TheGuardian, che invita in un articolo a non sottovalutare l’avanzata della destra estrema. Sul giornale inglese, infatti si legge:
Per favore, non lasciatevi rassicurare dalla compiacente dichiarazione della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen secondo cui “
il centro regge ” durante quello che potremmo chiamare E-day – il 9 giugno 2024, quando furono annunciati i risultati di 27 diverse elezioni nazionali per il Parlamento europeo . Ciò è vero per quanto riguarda la distribuzione aggregata dei seggi tra i principali gruppi partitici del Parlamento europeo, con il suo gruppo del Partito popolare europeo di centrodestra che risulta comodamente in testa. Ma l’UE è gestita dai governi nazionali ancor più che dal parlamento eletto direttamente, e l’E-Day ha prodotto successi dell’estrema destra negli stati membri principali che vanno dal significativo allo scioccante.
Nessuno di questi partiti euroscettici sarà così stupido da sostenere la Brexit britannica tentando Frexit, Dexit o Nexit. Continueranno invece a trascinare l’UE verso destra dall’interno, con una linea ancora più dura sull’immigrazione, un’opposizione determinata alle misure verdi urgentemente necessarie per affrontare la crisi climatica, un sostegno ridotto all’Ucraina e – nazionalisti come sono tutti – artigliare riprendere il controllo nazionale da Bruxelles.
In Francia, Macron ha annunciato che scioglierà il parlamento per indire nuove elezioni. In Germania non va meglio. Infatti, l’AfD è un partito così estremo che perfino la Le Pen ha deciso di non voler far parte del suo stesso gruppo parlamentare europeo, dopo che Maximilian Krah, il suo affascinante candidato capolista, ha dichiarato in un’intervista che non tutti i membri delle SS sono criminali .
I partiti delle differenze
TheGuardian parla anche dell’Italia: Nel frattempo, in Italia, i Fratelli d’Italia del primo ministro post-neofascista Giorgia Meloni hanno avuto la meglio, così come il partito di estrema destra della Libertà in Austria. Nei Paesi Bassi, il Partito per la Libertà dell’islamofobo Geert Wilders ha avuto risultati solo leggermente inferiori a quelli del centrosinistra. La cosa più preoccupante è che molti di questi partiti ottengono risultati particolarmente positivi tra gli elettori giovani, e soprattutto tra i giovani uomini. Secondo un sondaggio prima delle elezioni, in Francia circa il 36% dei giovani tra i 18 e i 24 anni ha sostenuto il Raggruppamento Nazionale.
Vogliamo restare positivi, anche se è difficile. Per un’Europa forte resta una maggioranza al centro e questo è fondamentale per la stabilità. In altre parole, il centro tiene, come ha detto von der Leyen. Gli estremi di sinistra e di destra hanno guadagnato sostegno, ha detto, il che ha attribuito “una grande responsabilità ai partiti di centro”.
Elezioni europee, chi è stato sconfitto?
Indubbiamente Germania e Francia hanno subito un duro colpo. Probabilmente, il fatto che i governi abbiano decisamente perso potrebbe spostare gli equilibri europei. Inoltre, un fatto è che l’estrema destra sta avanzando, mentre le politiche verdi si allontanano, anche se il partito italiano Alleanza Verdi Sinistra ha avuto in Italia un buon risultato.
Elezioni europee, cosa dicono i giornali?
Rainews: Dopo le elezioni iniziano le manovre per i “Top Jobs”. La presidente uscente della Commissione Ue sta iniziando a prendere i primi contatti con i Liberali e i Socialisti, ma è aperta a parlare anche con altri gruppi.
IlManifesto: Estrema destra all’assalto tra ripuliti e impresentabili Data in testa in 9 Paesi su 27, potrebbe eleggere oltre un quarto degli eurodeputati, con 200 seggi, una quarantina in più di adesso.
Domani: L’estrema destra assalta l’Europa. Il trionfo di Le Pen manda in tilt la Francia. La crescita elettorale di sovranisti e neofascisti non ha spazzato via la possibilità per le famiglie politiche popolare, socialista e liberale di comporre una maggioranza all’Europarlamento. Ma l’equilibrio è fragile e il motore francotedesco è ufficialmente in panne: Scholz sorpassato da AfD; Macron convoca elezioni

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