Asta per WaterAid: Arte e Igiene si Incontrano, tavoletta water giusta

Sono circa sei mesi che cerco la tavoletta water giusta. Sono troppo grandi o troppo piccole. Non esistono più quelle universali, bisogna conoscere il modello e le misure esatte del water. L’alternativa potrebbe essere cambiare il water e acquistarne uno completo della sua tavoletta.

Accorgersi che la vita è anche fatta di praticità non dovrebbe sorprendere. Piangere sul latte versato, inoltre e soprattutto rimpiangere il tempo perso impigliati nelle pieghe e beghe che la vita ci presenta non serve perfettamente a nulla. Ma l’universo a volte ci mette a disposizione visioni e soluzioni che ci presenta quando meno ce lo aspettiamo.

Infatti, mi è capitato di leggere un articolo pubblicato su euronews – I sedili dei servizi igienici disegnati da diversi artisti e celebrità saranno messi all’asta per WaterAid. “È facile dare per scontati i servizi igienici, ma insieme all’acqua pulita e a una buona igiene, possono salvare delle vite”, afferma il direttore generale di WaterAid.

Difficilmente le tavolette del water sono considerate una cosa appassionante – prosegue l’articolo – Ma quest’asta dimostra che possono essere il punto d’incontro tra necessità e design (tra bisogni e design direi), il tutto per una buona causa che mette in evidenza l’importanza di un oggetto che diamo un po’ troppo per scontato. Da oggi lo apprezzerò sempre di più. Ma approfondendo l’argomento, pare che siano ancora 3,6 miliardi le persone che non hanno accesso a servizi igienico-sanitari adeguati.

Uno dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU (il numero 6) sancisce, proprio, la possibilità di usufruire di servizi sicuri e puliti per garantire salute e dignità a tutti. Purtroppo non è così, perché circa metà della popolazione del pianeta è ancora priva di questo fondamentale diritto.

Secondo stime ONU la mancanza di servizi igienici, di acqua potabile e una scarsa sanità sarebbero le cause di milioni di morti ogni anno.

Water e design per una giusta causa

La collezione d’arte Best seat in the house (“Migliore seduta della casa”), con disegni che vanno dal gioco di parole alla tavoletta reale dorata, sarà esposta questo mese alla British art fair presso la Saatchi gallery di Londra.

Il disegno di Boy George riporta le parole “piss and love”, mentre la creazione di Hill raffigura un cavallo all’interno di un ferro di cavallo con la scritta “lucky toilet seat”.

Boy George ha dichiarato: “Reale o rocker, i bagni sono un grande livellatore perché tutti dobbiamo usarne uno. Sul trono si possono fare molte riflessioni serie, ma riuscite a immaginare la vita senza la vostra toilette? Questa è la realtà per una persona su cinque nel mondo“.

Avere un water: diritto fondamentale dell’uomo (e delle donne)

Descrivendo il suo progetto, il cantante ha dichiarato: “Il mio sedile è un ‘trono punk’, di sfida, con un messaggio sfacciato all’interno, perché mi piace portare umorismo e ottimismo nella mia arte. È bello vedere la mia creazione andare all’asta per WaterAid, per aiutare più persone ad avere questo diritto fondamentale”.

Le creazioni saranno messe all’asta dal 23 al 29 settembre online su Givergy e dal 26 settembre alla British Art Fair presso la Saatchi Gallery.

…e tralasciando l’umorismo per un momento – “Avere servizi igienici decenti può trasformare intere comunità, aiutando a fermare la diffusione delle malattie, a mantenere le ragazze a scuola e a migliorare la sicurezza e la dignità delle persone”, ha aggiunto Wainwright. “Tutti i proventi dell’asta contribuiranno a portare acqua pulita, servizi igienici e buone condizioni igieniche nelle scuole e nelle comunità di tutto il mondo, aiutando a cambiare più vite per sempre”.

Per quanto riguarda la mia vicenda personale, ho perso (in realtà ho delegato mia madre) due giorni per rintagliare la sagoma perfetta del water, prima in cartone poi con un giornale. Inoltre, ho misurato la distanza tra i due perni. Il negoziante che mi ha venduto la tavoletta mi ha assicurato che era quella giusta. A casa, senza toglierla dall’imballo, l’ho appoggiata sul water e ho constatato che era piccola.

Così sono ritornata in negozio, ho preso il numero 56 e atteso il mio turno. “Non va bene, è corta” – ho esordito. E invece, ho scoperto una cosa a cui non avevo pensato. Il commesso mi ha spiegato che le cerniere sono regolabili e che bisogna lasciare spazio dietro, quindi la tavoletta di conseguenza va più avanti.

Troni di design: all’asta tavolette del water ideate da celebrità per aiutare WaterAid è il titolo dell’articolo, così ho immaginato tutti, grandi e piccoli sul proprio trono. Le persone umili e quelle onnipotenti, gli onnipresenti. Tutti sul trono. In fondo anche l’occhio vuole la sua parte, e poi nel e sul water c’è anche una sorta di filosofia.

…e non è finita qui. Il commesso mi aveva detto che era facile montare la tavoletta, ma ho sudato, ho messo male un perno e ho dovuto smontare di nuovo. Dopo un po’ ho rimontato e ora la tavoletta si muove. Ho sbagliato il procedimento? Non ho fissato bene le viti? Sono in attesa di un esperto o di qualche consiglio, di un’illuminazione. Certamente, ho ancora molto da imparare. Per ora solo Love per me, caro Boy George.

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