Sentimento nostalgico e la leva della pubblicità emozionale. Le strategie di vendita e di marketing sono innumerevoli e sempre oggetto di molti studi e teorie. La tecnica di marketing che si basa sulla nostalgia, cioè sull’evocare storie e ambienti passati prende il nome di pubblicità nostalgica.
Il Retro marketing si sta rivelando molto efficace non solo per i baby boomers (1946-1964) ma anche per le nuove generazioni. La pubblicità, fin dai tempi di Carosello ha fatto molti passi in avanti, evolvedo in nuove forme pubblicitarie.
Esperienza di acquisto
L’acquisto è diventata un’esperienza, e questo da molto tempo. Ecco che, questo imperativo si è subito tradotto in Centri commerciali polifunzionali e poliservizi, negozi fisici sempre più accattivanti. Da alcuni studi sulla nostalgia, sembrerebbe che sia un sentimento positivo, in quanto evoca situazioni passate che ci hanno regalato piacere. La nostalgia come valore da acquistare ed esperienza sensoriale.
Gli spot televisivi che evocano il passato sono moltissimi, basti pensare alla nuova 500 anni Sessanta, ma anche Coca Cola che ripropone le bottigliette in vetro.
Il nostro cervello è programmato per ricordare esperienze positive, che rivive come molto più piacevoli di quanto siano effettivamente state. In questo caso, parliamo di ricordo roseo o ottimismo retrospettivo. Si tratta di un meccanismo che ci protegge da ricordi dolorosi, e che mette in moto un sistema di adattamento facendoci sentire al sicuro.
Retro Marketing: Ricerca identitaria o richiamo alle origini?
Il Retro Vintage Marketing sta conquistando anche i più giovani, sulla scia dei racconti dei padri e dei nonni. Qualche studioso pensa che in futuro non ci sarà più quella netta differenza tra giovani e meno giovani, in fatto di acquisti e gusti.
Il fascino del passato colpisce proprio tutti, tanto è vero che il mercato del Vintage è in rapida ascesa, anche se si tratta di un’altra branca. Basti pensare che il numero di consumatori che ruotano attorno al Retro Marketing sono circa Ottanta milioni.
Nostalgia Marketing: Il mondo della pubblicità e il suo lato psicologico filosofico
Il dibattito sui messaggi promozionali e sul consumismo è sempre aperto. In fondo, il lato psicologico in un acquisto non è secondario, e chi pensa a spot e mezzi pubblicitari lo fa mettendosi nei panni del consumatore e con l’idea di influenzare le sue scelte.
Subito dopo la seconda guerra mondiale c’era una società da ricostruire, e il futuro sarà roseo e attraversato dal boom economico. Ma dopo quel periodo si assiste a una crisi economica, che molte aziende cercarono di affrontare con diversi strumenti, tra i quali la pubblicità.
Chi inventava spot o slogan pubblicitari, già in quell’epoca subiva critiche da parte degli intellettuali. Infatti, le logiche anticonsumistiche già erano molto diffuse, soprattutto tra i giovani. Bisogni di consumo falsi e superflui – è questo che si rimproverava ai pubblicitari.
Dagli anni Ottanta in poi, il mondo pubblicitario si adegua a messaggi rassicuranti sulla famiglia, sul buon cibo, sui buoni sentimenti inventando una cultura su storie semplici. L’altro protagonista è diventato poi il corpo, il culto per la forma fisica e per il benessere in generale.
La pubblicità e la comunicazione in generale hanno subito un profondo cambiamento in seguito alle crisi economica. In Italia, invece si è un po’ rimasti ancorati a vecchie dinamiche, quelle di Carosello, per intenderci.
Infine, il Vintage food non ha bisogno di essere tradotto. Una celebrazione di piatti passati, della mai tramontata torta della nonna evocano ingredienti genuini e famiglia. La pubblicità nostalgica e il Retro Marketing fanno leva sui sentimenti e sulle emozioni e si tratta di tecniche destinate a influenzare tutte le generazioni. La strategia dei ricordi è vincente, perché spesso ci immedesimiamo in un periodo storico anche se non lo abbiamo vissuto in prima persona.
Al di là dal consumismo e dalla fredda parola pubblicità, anche quando ci propongono un prodotto, mettiamo in circolo le emozioni, il ricordo di un legame e di appartenenza, di magia e di nostalgia.

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