Il diritto amministrativo è un’ampia branca del diritto pubblico e abbraccia tutti gli aspetti della nostra vita. Pensiamo alla costruzione delle strade e agli appalti pubblici, i quali avvengono per indizione di gare, che di conseguenza sono atti pubblici.
Il rilascio della patente è un atto amministrativo, inoltre tutti gli atti che vengono emanati dalle Asl, dagli ospedali, dall’agenzia delle entrate, dai Comuni, dalle Province e da tutti gli Enti Statali e parastatali rappresentano l’attività amministrativa. In realtà, quest’ultima apparterrebbe al cittadino, cioè è lui/lei titolare di tale diritto/dovere. Possiamo anche affermare che tale diritto viene il più delle volte delegato agli enti più prossimi, come ad esempio il Comune di appartenenza.
Per continuare con gli esempi di atti amministrativi, l’ALT di un vigile o di un poliziotto è un atto amministrativo comportamentale, come il verde o il rosso del semaforo. Gli atti amministrativi infatti, possono avere diverse forme; essere scritti, in modalità orale oppure comportamentale.
La trasparenza della Pubblica Amministrazione
Il principio di trasparenza dell’attività della P.A. è cambiata nel corso degli anni. In passato, infatti, si pensava che la Pubblica Amministrazione non potesse quasi mai commettere errori, in quanto le sue finalità nascono per soddisfare interessi pubblici.
Con il passare degli anni, il concetto si è modificato, fino ad arrivare ad oggi. Attualmente, infatti, il principio di trasparenza si è allargato e i privati cittadini possono chiedere informazione o documenti (accesso agli atti), tranne in alcuni casi in cui la legge lo vieti (documenti segretati, sicurezza ecc.).
Accesso agli atti amministrativi, Pubblica amministrazione trasparente
Accesso ai documenti, trasparenza della Pubblica Amministrazione
La legge 241/90, prevede che l’accesso ai documenti, una volta soddisfatte le finalità di pubblico interesse, costituisce un principio generale dell’attività amministrativa, che ha come scopo quello di permettere la partecipazione dei cittadini e infine, garantire l’imparzialità del suo operato, anche attraverso l’accesso agli atti.
La normativa si è evoluta e l’accesso civico rappresenta un ulteriore passo verso la trasparenza della P.A. Infatti, l’accesso civico è il diritto di chiunque di richiedere, anche senza fornire alcuna motivazione, il permesso di accedere a informazioni, dati o documenti, per i quali è applicabile il principio di trasparenza. Tale accesso può verificarsi, ovviamente quando la loro pubblicazione sia stata omessa.
Accesso civico a informazioni e documenti
Grazie all’evoluzione del principio di trasparenza, oggi in ogni sito web istituzionale vi è un’icona che indica “Amministrazione Trasparente”. Si tratta di una pagina dove sono pubblicate notizie e informazioni sull’attività dell’Ente di riferimento.
In realtà il principio di trasparenza al quale oggi si ispira ogni Pubblica Amministrazione dovrebbe essere sempre garantito. In altre parole, reso pubblico tranne nei casi in cui certe informazioni necessitino di segretezza per diversi motivi.
La legge 241/1990se da un lato sancisce il principio di trasparenza per tutti gli atti della Pubblica Amministrazione, garantendo la pubblicazione a beneficio di chiunque, dall’altro pone anche qualche limite.
L’atto non è accessibili in tutti i casi in cui la legge prevede limiti tassativi a tale diritto. Nello specifico, ci si può riferire, in primo luogo a tutti gli atti coperti da segreto di Stato.
La P.A. come qualcuno ha detto, deve essere come una casa di vetro, per esprimere in pieno il principio di trasparenza. Ogni cittadino, dunque può, attraverso il sito istituzionale venire a conoscenza delle attività della Pubblica Amministrazione, in altre parole di ciò che fa e di ciò che non fa. L’accesso civico e il principio di trasparenza, sanciti in specifiche leggi permettono al cittadino di chiedere informazioni o documenti, tutte le volte in cui questi ultimi non siano presenti nel sito web.
Accesso agli atti in materia ambientale
La materia ambientale, negli ultimi anni molto discussa ha forse aperto la strada alla “più trasparenza” di oggi. Ribadiamo che il diritto di accesso alle informazioni è il diritto di tutti di accedere alle informazioni relative all’ambiente in possesso delle Autorità Pubbliche.
Tale diritto è garantito dal decreto legislativo del 19 agosto 2005, n. 195 (che ha abrogato la
disciplina previgente D. Lgs. n. 39 del 1997) in attuazione della direttiva comunitaria 2003/4/CEE.
Quali sono le Pubbliche Amministrazioni?
Il concetto di Pubblica amministrazione è molto ampio e comprende Enti locali, regionali oltre che aziende autonome, aziende speciali, Regioni e Province, Comuni, Concessionari pubblici e qualsiasi Ente che svolga un servizio di pubblica utilità.
Ritornando al tema ambientale, l’accesso agli atti segue regole diverse, in quanto chiunque può chiedere di ottenere documenti e dati che riguardano l’ambiente.
Regole generali per l’accesso ai documenti della pubblica Amministrazione
Esistono due regole generali per poter accedere agli atti:
Si può accedere solo a documenti già esistenti;
Non si può realizzare, un controllo generalizzato e diffuso sulla P.A, attraverso l’accesso agli atti
Quali sono i reati ambientali
- Inondazione, frana e valanga (426 c.p.)
- Incendio boschivo (423 bis c.p.)
- Crollo costruzioni, edifici e altri disastri (434 c.p.)
- Inquinamento e avvelenamento di acque e di sostanze alimentari (439 c.p.)
- Distruzione di materie prima o prodotti agricoli (499 c.p.)
- Uccisione di animali (544 bis c.p.)
- Manifestazioni e spettacoli vietati (544 quater c.p.)
- Divieto combattimento tra animali (544 quinquies c.p.)
- Getto pericoloso di cose (674 c.p.)
- Danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale (733 c.p.)
- Distruzione e deturpamento di bellezze naturali (734 c.p.)
Il danno alla salute per inquinamento ambientale è spesso oggetto di alcune cause, intentate da chi chiede un risarcimento per problemi di salute sopravvenuti. La legge relativa a temi ambientali è ampia e molto complessa. Ad esempio, appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario la controversia in cui un soggetto lamenti l’omessa adozione di provvedimenti a tutela della salute da parte della pubblica amministrazione e domandi alla stessa il risarcimento del danno non patrimoniale derivato da “immissioni intollerabili di odori e polveri provenienti da un’azienda agricola privata”.
Purtroppo, in Italia, nonostante l’esistenza di una normativa speciale per reati ambientali, siamo ancora molto lontani da sentenze che accolgano il “diritto alla salute”, sancito anche nella nostra Costituzione.
Se ci spostiamo dal nostro paese, troviamo che il diritto alla salute sia soddisfatto. Infatti, ad esempio, la Corte europea dei diritti dell’uomo, nel mese di aprile 2024, ha condannato la Svizzera per “inazione climatica”. Hanno esultato le 2.500 donne svizzere dell’associazione “Anziane per il clima”, che avevano denunciato le autorità nazionali per non aver messo in campo sufficienti azioni per mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici. Le cause sono state ben tre.
Allo stesso tempo, la Cedu ha ritenuto inammissibili i ricorsi per inazione climatica intentati da un gruppo di giovani portoghesi contro il governo di Lisbona e 32 Paesi (tra cui i 27 Ue) e dall’ex sindaco di una piccola città nell’Alta Francia contro il governo di Parigi.
Greta Thunberg: Una nuova sentenza
Arriva una nuova sentenza o monito da parte di Greta, simbolo della lotta contro l’inquinamento, che suona come monito. Saremmo davvero felici, se le cause contro i responsabili dell’inquinamento ambientale crescessero esponenzialmente, e se tante vittorie diventassero molti precedenti per casi sempre più eclatanti e trionfanti.
A Strasburgo, infatti era presente Greta Thunberg, che al termine della storica udienza sulla Svizzera ha avvertito: “Questo è solo l’inizio del contenzioso sul clima: in tutto il mondo, sempre più persone stanno portando i loro governi in tribunale per ritenerli responsabili delle loro azioni. In nessun caso dobbiamo tirarci indietro, dobbiamo lottare ancora più duramente perché questo è solo l’inizio”.
Fonte: eunews

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