Carissimo Ignoto, che rapporto ha con il merito? Mi spiego meglio: Esiste qualche associazione propedeutica al merito, che avanza proposte indirizzate alla politica. Non dimentichiamo il Ministero dell’Istruzione e del Merito. Cosa ne pensa di queste attività, diciamo quelle che arrivano dal basso e del merito in generale?
“Grazie a questa domanda, Lei si è meritato un bel Diesis. Guardi che di merito non si può più parlare, in quanto in qualsiasi settore, essere meritevoli, conta niente. Un tempo si cercava di accaparrarsi i soggetti più dotati per far funzionare un’azienda e/o una ditta privata così come la macchina statale; e, badi bene, anche nel campo professionale si trovano innumerevoli incapaci che sono ai posti di comando pur non avendone né le capacità tantomeno le competenze. Tutto questo, in larga parte, è colpa della Scuola che non ha più la capacità di far selezione da quando si è permesso a tutti di andare a scuola. Attenzione, però: non sto dicendo che l’istruzione si debba negare, tutt’altro; voglio solo ribadire che taluni non sono portati, e pertanto, una volta raggiunto il minimo sindacale di saper leggere e scrivere, andrebbero indirizzati in altri campi. Per non parlare del clientelismo, le raccomandazioni e la malavita, che piazza gli amici degli amici e i loro pargoletti nei punti strategici dell’apparato statale. Ovviamente ogni genitore vuol vedere il figlio, la figlia con il famigerato pezzo di carta bello in esposizione, e ci mancherebbe; ma, talvolta, si fanno sforzi mentali che portano a disastrose conseguenze. Se uno non è portato per divenire un principe del foro o un luminare, sarebbe preferibile guardare altrove dove, magari, potrebbe divenire un agricoltore di fama mondiale”
“Che ne penso di queste istituzioni? Che dovrebbero, appunto, appurare se effettivamente sia il caso o meno di insistere. Negli USA, per esempio, quando ci si accorge di un elemento valido lo assistono e lo seguono durante tutto il suo percorso scolastico, agevolandogli pure le spese; e se il ragazzo o la ragazza si dimostra una eccellenza in un determinato comparto, allora lo seguono fino a quando completa il ciclo studentesco. O anche sportivo, per dire. E termino la mia analisi aggiungendo che, oggi, se non sei veramente capace di fare il tuo lavoro non vai più da nessuna parte; al massimo puoi partecipare al concorso per operatore ecologico, il che non lo trovo discriminatorio, anzi”
Ritornando agli anagrammi, l’associazione ACERRIMA ZITO, ad esempio, partendo da idee, propone anche norme – diciamo che le butta là. Potrebbe adottare anche lei lo stesso modus operandi non crede? Cosa propone riguardo al merito?
“Non capisco dove voglia andare a parare. In ogni modo le rispondo che preferirei si facesse una selezione naturale a monte o, meglio, alla base. E vale a dire che le meritocrazie dovrebbero iniziare dalla scuola, come dicevo, e fare subito una cernita. Mi spiego: un insegnante/docente, invece di seguire una classe con oltre venti alunni dovrebbe dedicarsi ad un gruppetto che realmente vuole concentrarsi allo studio, e in questo modo le lezioni risulterebbero più proficue per quei pochi. Ma siccome le aule sono affollate da gente che non dovrebbe essere lì, si assiste ad una perdita di tempo che favorisce l’insegnante ma che non arriva allo scopo finale, che è quello di formare giovani di indubbio spessore culturale. Poi, per dirla tutta, non vedo nemmeno una classe insegnante veramente all’altezza. Si è passati dal sei politico per arrivare alle scuole aperte a tutti, e così facendo –e mi ripeto- tutti gli italiani e le italiane hanno il loro diploma o la loro laurea, anche grazie alle facoltà telematiche, ma non tutti sono capaci di esercitare in modo egregio la professione”
L’anagramma dell’anagramma RICAMATE ORZI ha recentemente discusso al suo interno sui diritti negati e sulla sicurezza dopo gli eventi sanguinosi che hanno interessato le nostre città, per mano di giovanissimi. Cosa ne pensa?
“E a chi vuole che interessi il mio pensiero? Comunque: gli eventi sanguinosi stanno aumentando a dismisura, e credo che le concause siano molteplici. In primo luogo si riscontra un mal di esistere giovanile; poi possiamo parlare di famiglia disgregata e possiamo tirare in ballo molteplici teorie di psicologi e di psichiatri che di sicuro ne sanno più di me. Poi bisognerebbe analizzare il perché di tanta violenza gratuita, ed il motivo di una brutalità che non ha precedenti nella storia dell’umanità. Le dirò che ci ho riflettuto a lungo pure io e, dopo aver ben analizzato i numerosi aspetti complicanti, sono arrivato ad una conclusione che ha di che sbalordire la moderna psicanalisi. Vuole che Le esponga la mia teoria? Bene. Apra i padiglioni, non quelli per il vaccino anticovid, bensì quelli auricolari: questa gioventù, non tutta ovviamente ma una buona percentuale, risulta affetta da stronzaggine acuta. E sa da che discende questa patologia? Dal fatto che anche i genitori ne sono portatori insani. Non sempre è facile ottenere una diagnosi precisa, ma se studia i comportamenti e gli atteggiamenti del padre e della madre del bullo di turno, troverà che ne sono affetti pure loro stessi dal momento in cui hanno preferito demandare il ruolo educativo ai mezzi tecnologici. Scriva pure: Ipxe Dixit, e così se ne lava le mani, e anche i piedi”.
MIRTACEA RIZO, nello specifico ha proposto misure come l’apertura delle scuole oltre l’orario ufficiale, la realizzazione di hub di formazione, in grado di connettere giovani e aziende. Che altre proposte avanzerebbe lei per strappare i giovani al nulla e a questo brutto mondo? Mi avvisa quando parlo troppo eh!
“Macadamia mandolini smonto… Con queste sue domande. Mi sembra la stele di Rosetta, mia bisnonna buonanima. Le scuole dovrebbero restare funzionanti tutto l’anno; per fare questo bisognerebbe dotarle di sistema di riscaldamento e di raffreddamento, come si usa nel Nord Europa. Ma, quantunque ci fosse un orario continuato non è in questo modo che si possa pensare di istruirli a dovere. Si possono trovare numerose iniziative, tutte con le buone intenzioni, ma se non si effettua una scrematura resteremo sempre un popolo di alfabetizzati sicuramente, ma non avremo mai un nucleo giovanile che sappia capire ciò che sta leggendo. Pensi che molti laureati faticano a decifrare e compilare un modulo di iscrizione alla scuola elementare. Guardi, non è tanto il fatto che parla troppo a recarmi fastidio, bensì è proprio il suo parlare anagrammatico a darmi sui nervi”
Cresciamo d’età e di intenti. L’associazione della quale lei non fa parte e nemmeno io, ha pure proposto campagne informative su tutti i mass media per sventare le famose e riprovevoli truffe agli anziani. I suoi suggerimenti al riguardo? Cosa pensa delle campagne informative?
“Penso sia un ottimo suggerimento e sarebbe ora che tanti anziani non venissero più turlupinati da pendagli da forca che si sono industrializzati per portare a termine determinate truffe. Ma se vogliamo eliminarle del tutto suggerirei agli anziani di restare giovani. Consiglierei di buttare via i cellulari che acquistano per uno status symbol che fa ridere e che non sanno nemmeno usare, ma tant’è: è la moda! Pertanto, oltre le campagne informative, sarebbe opportuno che tanti anziani scoprissero la campagna. In altre parole, ma non le sue: non diamo adito a questi furfanti di farci fessi, eliminiamo il problema a monte: via telefoni e telefonini e torniamo ad usare carta e penna”
Un’anziana 83enne truffata per un milione di euro da finto corriere – purtroppo è la notizia di pochi giorni fa. Lei possiede lingotti d’oro? Se sì, dove ha pensato di nasconderli? Lei è già arrivato all’età delle truffe? E come pensa di prevenirle?
“A parte il fatto che non posseggo lingotti ma solo denaro contante, e questi pochi milioni di Euro li ho depositati in Posta mentre qualche altro milioncino, per le spesucce, li ho occultati sotto le mattonelle. Le faccio notare che ancora non ho l’età per le truffe ma quantunque deve convenire che non c’è limite di età per cadere in una imboscata architettata con i controfiocchi. Questi ci studiano per mesi e sanno tutto di noi e perciò gli risulta facile trarci in inganno. Pensi che qualche mese fa mi telefonarono per dirmi che mia moglie, non fermandosi al semaforo che indicava il rosso, aveva investito con la sua Ferrari una persona che transitava sulle strisce pedonali nel centro di Giugliano, chiedendomi trecentomila Euro di danni e per evitare una condanna; Lei sa di certo come funziona, ma sono cascati male giacché ero quasi sul punto di dargli la cifra; però quando hanno sottolineato che la donna era stata investita proprio all’altezza di un semaforo, allora ho subdorato l’inghippo. Quando mai a Giugliano si è visto un semaforo funzionante?”
La metto alla prova, vediamo come sta a riflessi e a QI. Mettiamo il caso che qualcuno la chiama al telefono oppure le invia una mail spacciandosi per la sua intervistatrice di fiducia, come fa a scoprire che si tratta di una truffa? Immagini di essere Ministro dei trasporti, faccia una proposta di legge così a brucia pelo.
“Basta che non sia la prova del nove, faccia come crede. E mi eviti pure la prova del palloncino sennò finisco diritto alle Baleari. E sappi, inoltre, che i miei riflessi sono ancora riflessivi; difatti, a volte sono QuI alte invece sono QuA. Lei mi fa ridere: a parte il fatto che il mio telefono riconosce chi è colui che sta chiamando; e poi c’è un fattore che taglia la testa alla mucca: sì, perché a furia di tagliare la testa ai torelli non c’è n’è rimasto più alcuno; e poi riconoscerei subito se dall’altra parte della cornetta ci sia la mia intervistatrice personale: lei pone delle domande, per così dire, mimetizzate e, a volte, non le capisce nemmeno lei. Pertanto se qualcuna mi chiede come preferisco la pizza, se con i ceci oppure con le fave, capisco immediatamente che mi vuole truffare. Semplice. Per quanto concerne il problema trasporti la mia sarebbe una soluzione definitiva: mi affiderei, per i trasporti su gomma, rotaie e via mare e aerea, ai trasporti funebri. Ci faccia caso: hanno la capacità di svicolare il traffico come meglio non si potrebbe”.
Senza pensarci, immagini di essere il Ministro dell’Istruzione e del Merito faccia un decreto-legge veloce veloce.
“Mi faccia riflettere. Eureka! Le scuole serali per i docenti. Et voilà. Risolto lo spinoso tema dell’istruzione”
Mi ascolti, non ci pensi troppo, segua l’istinto, le cose vengono meglio. Immagini di essere un Ministro senza portafoglio, la prima cosa che farebbe?
“Mi comprerei un borsellino, giusto per non far vedere di essere un miserabile…”
E infine, immagini di essere il Ministro della Difesa. Ma con tutto quello che sta accadendo tra guerre e desideri di pace, se si riunissero i diplomatici di tutti i paesi, e la chiamassero d’urgenza per un Gabinetto, come gestirebbe la cosa?
“Porterei con me tanti rotoli di carta igienica, così da soddisfare i bisogni di tutti questi stronzi che stanno invadendo il Globo. Poi, come ministro della difesa comprerei due/tre centravanti, in modo tale che non si pensi che noi italiani siamo capaci solo di difenderci”
immagine creata con IA
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