PAP Giugliano in Campania: intervista audio integrale a Arianna Organo

Elezioni amministrative al comune di Giugliano in Campania. In questo articolo proponiamo l’intervista audio integrale all’esponente di Potere al Popolo, dottoressa Arianna Organo.

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Testo integrale del Comunicato stampa di Potere al Popolo

POTERE AL POPOLO!

ALLA LOTTA.

QUESTA VOLTA SENZA ELEZIONI.

Potere al Popolo! è nato per unire le lotte sociali, sia territoriali che nazionali, in uno spazio politico di trasformazione, che pratichi e stimoli la partecipazione democratica diretta di lavoratrici e lavoratori, studenti, studentesse e disoccupati: la maggioranza del popolo che, però, è sempre politicamente in minoranza.

Anche sul piano cittadino, vediamo sempre le stesse cricche governare e scambiarsi posti e favori dal centro-destra al centro-sinistra. Basta leggere i nomi dei candidati alle prossime elezioni comunali per rendersi conto della assoluta intercambiabilità delle collocazioni politiche. A dimostrazione che le candidature sono motivate da interessi occulti e non da programmi politici seri e idee precise e manifeste.

La nostra prerogativa è tutt’altra: incentrare l’azione politica su forze e temi concreti e non su promesse elettorali, scambi di favori e interessi personali. La nostra convinzione è che la politica debba servire a costruire una vita migliore per tuttə, a partire innanzitutto da chi nella nostra comunità sta peggio.

Una vera politica di emancipazione deve prima di tutto eliminare i fattori di dipendenza dei cittadini dai favori resi sottobanco dai politicanti di mestiere (che il più delle volte, a livello locale, un vero “mestiere” non ce l’hanno).

Le passate amministrazioni, comprese le più recenti, hanno invece operato nel senso opposto. D’altronde le numerose inchieste giudiziarie della Procura di Napoli Nord e della Direzione Distrettuale Antimafia napoletana lo stanno dimostrando ampiamente. La funzione pubblica è stata ampiamente asservita agli interessi di pochi, privilegiati, privati.

La decisione dell’ex consiliatura comunale di dimettersi in massa, per anticipare le elezioni per beceri calcoli politico-elettorali, da un lato; la commissione prefettizia di accesso che ha depositato la propria relazione, dall’altro, hanno consegnato alla cittadinanza un quadro politico particolarmente torbido e tempi di preparazione della campagna elettorale estremamente asfissianti.

Per questi motivi, forti delle nostre ragioni e della nostra pratica, consapevoli che le elezioni sono soltanto un momento della prassi politica, che invece va alimentata quotidianamente dal basso, tra la gente, abbiamo deciso di non presentarci a questa tornata elettorale.

Negli ultimi anni, nel nostro piccolo, abbiamo portato avanti numerose battaglie: dalla riapertura della biblioteca comunale all’evento musicale negli spazi esterni alla metropolitana, dalle proiezioni di film in collaborazione con l’associazione Soul Palco al festival organizzato da Contropiano presso la Villa Comunale, dalla lotta per la casa degli abitanti di via Bosco Casacelle alla lotta contro gli impianti di smaltimento rifiuti inquinanti, alla lotta al fianco degli studenti e delle studentesse del Marconi che chiedevano una scuola sicura in termini di edilizi.

Battaglie che ci hanno dimostrato che non è vero che in questa città nessuno fa niente e non ci siano fermenti di vita collettiva, portati avanti da chi non vuole adeguarsi alle scelte politiche locali; da chi, nonostante tutto, non si rassegna e ha ancora la forza di indignarsi e reagire.

Una forza che va alimentata e organizzata socialmente e culturalmente.

È da qui che abbiamo intenzione di ripartire, per mettere in piedi ancora più iniziative, molti altri percorsi di lotta e aggregazione, cui dare, in prospettiva futura, anche rappresentanza nelle istituzioni cittadine.

Dare voce, organizzata, a chi non ne ha.

Su questa strada… AI NOSTRI POSTI CI TROVERETE!

FINE Comunicato Stampa PAP

articolo pubblicato su corriere di san nicola

Il 24 e il 25 maggio 2025, si terrano le elezioni comunali nel terzo della Campania per popolazione e non capoluogo di provincia più popoloso d’Italia.

Il popolo degli sfiduciati che non si recherà al voto cresce, mentre alcuni partiti (tra cui Movimento 5 Stelle e PAP) non presentano proprie liste. In questo articolo sentiremo le ragioni di Potere al popolo, che ha dichiarato tale volontà attraverso un Comunicato stampa.  

Gli uffici del comune di Giugliano sono stati presieduti in queste settimane da una Commissione di accesso agli atti, per controlli su eventuali e sospetti legami della politica giuglianese con la camorra.  

Molti hanno sperato che il Commissario restasse a vigilare in uno dei comuni più grandi e complessi di tutta l’area campana. Invece, non è andata così. Chi stava scaldando i motori per candidarsi alla guida della città, ha girato la chiave ed è partito.

Molti sono i delusi, a partire da alcuni partiti, come il Movimento 5 stelle, che ha dichiarato che a Giugliano non vi erano le condizioni per partecipare alle elezioni. I cittadini comuni mortali, che speravano in un cambiamento, si sono ritrovati ad essere invasi da spot di candidati vecchi, altri come nuovi e poi persino con l’usato garantito.

La campagna elettorale è partita con i futuri presunti amministratori che si lasciano fotografare in tutti i siti critici, che richiedono un loro provvidenziale intervento, altri che si arrampicano su specchi immaginari, ribadendo, con parole diverse ma sempre uguali, che loro lo sanno benissimo – Voi cittadini, avete tutte le ragioni per essere sfiduciati, delusi, ne avete sentite troppe, viste e subite troppe, ma questa volta è diverso. Volete sapere perché mi candido? Per la mia città, ovviamente. Per fare qualcosa di buono. Per risolvere i problemi.

Ho letto il comunicato stampa di Potere al Popolo, la prima domanda è: Si può fare politica senza fare politica?

Dipende da cosa si intende per politica. La politica è intervento attivo di qualsiasi cittadino, non è un concetto chiuso solo al momento elettorale, come molti pensano. La politica riguarda il benessere della collettività e le azioni che si intraprendono per raggiungere tale bene. Da ciò si evince che per fare politica non è necessario sedere su una poltrona. Noi non abbiamo presentato le liste per diversi motivi sia pratici sia politici. In effetti c’era poco tempo. Serviva più tempo e in secondo luogo, la situazione della città non era chiara, visto che il comune è stato commissariato. Inoltre, aspettavamo di conoscere il livello delle presunte infiltrazioni camorristiche per le quali sono arrivati i commissari. Ciò ad oggi ancora non è chiaro. Dovevamo sapere con cosa avremmo dovuto confrontarci, con quale tipo di problematica, per cui credo che non bisognava già aprire le elezioni, né tantomeno imbarcarsi in un contesto che presenta ancora tanta oscurità”.

La campagna elettorale che ha preso avvio a Giugliano sembra surreale, un delirio, una sorta di corsa al più bravo e al più bello, una gara di promesse e buoni propositi. Non crede che non partecipando alle elezioni, e quindi senza la possibilità di entrare nei cosiddetti “palazzi”, la lotta possa diventare vana?

Da qualche anno ormai, lo abbiamo notato, ha ragione, le campagne elettorali sono caratterizzate da un delirio generale. Soprattutto sono basate sul fango, infatti, chi si candida tende a confrontarsi con gli avversari non sulla base di visioni e progetti, ma semplicemente avvalorando l’idea che “tanto tu non sei migliore di me”. Per una città come la nostra, questo basso livello è inaccettabile e degradante. Penso che i candidati a Giugliano non siano sufficientemente competenti e istruiti su come affrontare i reali problemi della città – Ad esempio, i politici sanno che bisogna attuare dei piani, ma non hanno gente in grado di realizzare progetti adeguati. Infatti, in passato proprio per questa mancanza di visione, di competenza e di esperienza Giugliano ha perso molti fondi.

La lotta non è mai vana. Mettere in evidenza che ci sono dei problemi e avanzare soluzioni significa fare politica attiva. Noi, in qualità di partito partecipiamo a tavoli, avanziamo proposte, non siamo persone che protestano e basta. Come si comprenderà, la politica non ha bisogno di poltrone, piuttosto sono le poltrone che avrebbero bisogno di politica attiva. Cosa che da un po’ di anni, purtroppo non si vede”

La scelta di non presentare liste è stata anche una scelta del Movimento 5 stelle, e dall’umore che si respira a Giugliano, soprattutto sui social, sembra che tanti cittadini non andranno nemmeno a votare. Cosa si sente di dire e consigliare ai cittadini che non si sentono rappresentati da nessun esponente politico?

“Il consiglio che posso dare ai cittadini è quello di valutare bene. Costruire le proprie idee sui problemi e su ciò che andrebbe fatto a Giugliano. Parliamo di cantieri mai terminati, problema ambientale; è necessario formarsi un proprio pensiero critico e arrivare alla conclusione che non è necessario affidarsi a qualcuno (parente, amico) che ci risolva problemi.  Non funziona così. Ho avuto brutte esperienze durante l’ultima campagna elettorale, e molti fatti mi hanno convinto ancora di più che la camorra è negli atteggiamenti, nelle parole, nei fatti.

Ricordo una persona che si era candidata nel nostro partito, che il giorno prima si tira fuori, dicendo che sarebbe passato ad un altro partito, nostro avversario semplicemente per motivi di famiglia. Per la famiglia – questa fu la sua affermazione.

Viviamo un periodo delicato in tutto il mondo, penso alle guerre e anche al popolo palestinese, ma non voglio dilungarmi su questo. Posso solo dire ai cittadini di avere più fiducia nella loro intelligenza, e di non appoggiarsi sempre ad altri. Magari chi si candida ha meno strumenti ed è più stupido di noi, forse ha solo il coraggio o l’incoscienza di buttarsi nella mischia elettorale. Consiglio a tutti di studiare, di leggere, di cercare di capire e far crescere la propria cultura e conoscenza. Di partecipare ai comitati, interessarsi di varie questioni, come quella ambientale e diventare così parte attiva della vita della città.”

Nel Comunicato Stampa vengono elencate una serie di battaglie e vittorie di Potere al popolo. Quale tra queste è stata la più incisiva o almeno ha trasmesso, secondo lei sintomo di cambiamento?

Nel nostro percorso, pur non avendo nessuna poltrona abbiamo fatto tante battaglie e partecipato a tante iniziative. Ricordo l’incontro con l’ex Ministro dell’ambiente Sergio Costa, ad esempio.  Potere al popolo continuerà a fare ciò che ha sempre fatto. Continueremo a parlare e ad affrontare i problemi, in mezzo alla gente. I temi a noi cari sono l’ambiente, il lavoro, l’alfabetizzazione.  Non conoscere le cose, avere difficoltà a leggere e avere una scarsa cultura sono elementi che rendono le persone schiave, perché dipendenti da altri. Io invito coloro che hanno deciso di non andare a votare, perché sfiduciati – di guardarsi attorno, perché esistono realtà alle quali potrebbero unirsi e dare il loro contributo. Partecipazione agli incontri, con le proprie idee, aprendo dialoghi per trovare soluzioni – ai cittadini dico: Non avvilitevi e non restate lontano dalla politica, ma cercate di essere protagonisti della vostra vita e del vostro futuro, senza più delegare ad altri. Potere al popolo è anche un luogo di incontro, dove ci si confronta ed aperto al dialogo Infine, volevo ribadire un concetto chiaro e importante. C’è un errore grave che commettono i cittadini durante le campagne elettorali, cioè quello di pensare e dire: “Non guardate il partito, ma guardate le persone che si candidano”. Non c’è nulla di più sbagliato. E’ di una stupidità e ignoranza immensa, che appartiene a chi diffonde questo tipo di mentalità. Non considerare il partito è una cosa gravissima, in fondo chi milita in una parte politica, lo fa perché ne condivide le idee. Se una brava persona si candida in un partito che ha distrutto i beni ambientali, che ha fatto disastri di ogni tipo non vuol dire nulla. Una singola persona non può mai cambiare quelle idee e quel modo di fare. Anzi, deve adeguarsi al pensiero del partito a cui appartiene, sèpecie in realtà piccole come la nostra. Dentro a una parte politica, ci si può muovere solo all’interno di certe modalità. Le idee singole non funzioneranno. Inoltre, si sceglie un partito perché rispecchia il proprio pensiero, altrimenti si potrebbe scegliere qualsiasi altro, quindi, l’appartenenza a un partito fa differenza, non è un caso, non è indifferente, ma fondamentale”.

Ringraziamo la dottoressa Arianna Organo, augurandole di perseguire con successo le battaglie per il bene dei cittadini.

Intanto, nel periodo pre elettorale, cumuli di rifiuti abbandonati per strada accompagnano i residenti. L’isola ecologica della città è stata riaperta da qualche giorno, dopo una chiusura durata mesi, per motivi non chiari.  

Giugliano sta sprofondando davanti ai nostri occhi. Se risorgerà come Fenice non possiamo saperlo, ma ne saremmo davvero felici. In fondo, non siamo pessimisti cosmici né cronici.

Il degrado della città si percepisce dai rifiuti abbandonati in ogni angolo di strada, da quelli incendiati poco fuori dal centro, dall’inciviltà galoppante, dal clima di sfiducia che si respira; scoraggiamento legittimo e sacrosanto! Proprio la politica ha contribuito al degrado; quel passato però sta ritornando con altre parole e altre promesse, con altre facce. In un contesto simile, sono preziose le parole della dottoressa Organo, quando dice che ogni cittadino deve partecipare attivamente alla vita della città.  

Qualche giovane con ideali sani ci sarà sicuramente, ma la politica non è questa, come dichiara apertamente il comunicato di Potere al popolo. In questa campagna elettorale volano slogan, post social sapientemente realizzati per dare l’idea del cambiamento. In queste settimane Giugliano è sembrata Hollywood!

La nostra città esce fuori da vicende giudiziarie, che hanno fatto emergere fatti gravissimi.

Il dottor Raffaele Cantone disse in un’intervista – pur non conoscendo le vicende del commissariamento che – quanto accaduto dimostra che quei nodi della vecchia politica non sono stati sciolti da chi ha amministrato dopo. I nodi resteranno, perché resiste ancora la cultura dell’inciucio, dei favori personali e della convinzione di voler amministrare senza competenze né conoscenze adeguate.

La cultura dell’inciucio non muore

Certo ci sono timidi segnali, qualche sporadico evento culturale con il nobile intento di risollevare Giugliano dal suo torpore e dalla sua inciviltà. Ma non basta.

Qualche giorno fa ho indicato la strada, accompagnandola per un breve tratto – a una vecchietta di ottant’anni, da poco cittadina giuglianese. Per alcuni motivi ha dovuto trasferirsi da Napoli, ma sogna ancora di ritornarci. Per carità, i giuglianesi sono gentili, rispettosi, ma questa città non mi piace proprio. Non c’è nulla. È una città medievale.

Ci siamo congedate, augurandoci il meglio. Per lei di trovare presto una soluzione a Napoli (difficile! è piena di turisti, forse per questo si ritrova qui come un’anima in pena), a me non so cosa abbia augurato. Forse, quello che si desidera per chi è nato qui; di non sentirsi sempre in guerra, di non lottare più per diritti minimi, di evadere dal medioevo, liberandosi da un eterno disastro ambientale e un’arretratezza che ormai è senza più limiti.

Io ho continuato per via Aniello Palumbo e lei è salita per via Arturo Labriola, il suo nuovo indirizzo. Abbiamo preso strade diverse… Buona fortuna signora, nuova giuglianese e benvenuta nel Medioevo!

Ascolta l’intervista audio integrale all’esponente di Potere al Popolo di Giugliano in Campania, Arianna Organo

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