Da che parte dovremmo stare? Se lo chiede il Professor Alessandro Orsini, e forse ce lo dovremmo chiedere anche noi. Proprio una bella domanda, che purtroppo nessuno in Italia introduce nel dibattito pubblico, specialmente quella disinformazione corrotta tanto diffusa nei talk show.
L’Italia è un paese satellite degli Usa è una delle teorie del noto sociologo. Ed è difficile dargli torto, quando una parte della politica e dei mass media è apertamente pro Stati Uniti, qualunque cosa accada. E questo senza un minimo pensiero critico, uno scatto di dignità, un ispirarsi ai tanto decantati principi occidentali.
Ma cosa sono i valori morali se non si vivono e non si testimoniano? La filosofia c’entra sempre, infatti, persino i grandi pensatori del passato, in particolare i Greci, come Socrate, Platone e tanti altri hanno cercato di insegnarci il pensiero critico. Quella strada abitudine a pensare con la propria testa, a non professare solo valori come un mantra senza senso, ma a viverli, a chiedersi se una cosa è sbagliata oppure no. Invece, nel paese satellite Usa, che è l’Italia – come Orsini afferma – si nasce e si cresce come schiavi.
In un recente post sulla sua pagina social, il Professor Orsini scriveva: Ho risposto in questo video a Nicola Porro, noto sostenitore di Netanyahu e del bombardamento di Gaza “perché Israele è una democrazia”. Dopo l’annuncio di querela di Crosetto, non mi stupisce che Nicola Porro, l’amichetto delle feste di Giorgia Meloni, torni a bersagliarmi dopo avermi supplicato tante volte di essere ospite nella sua trasmissione (invito sempre rifiutato). La mia affermazione, pronunciata il 19 aprile 2024 a Rete4, secondo cui: “Israele non è in grado di bombardare l’Iran”, era assolutamente corretta. Infatti Israele ha impiegato 14 mesi per porsi nella condizione di condurre il bombardamento presente che può condurre soltanto perché Trump ha mobilitato una forza spaventosa a suo sostegno. Siccome Israele è disperato, Trump ha dovuto inviare – poche ore fa e con la massima urgenza – una seconda portaerei in Medio Oriente. Perché? Perché, a petto dell’Iran, Israele è uno Stato ridicolo. In uno scontro uno contro uno, l’Iran schiaccia Israele con un pugno. Ma questo non è uno scontro uno contro uno. E’ uno scontro Israele più Stati Uniti contro l’Iran.
In un altro post: Israele è disperato e chiede aiuto a Trump che invia con la massima urgenza una seconda portaerei. Israele è uno Stato ridicolo a petto dell’Iran. In uno scontro uno contro uno, l’Iran schiaccerebbe Israele con un pugno, come emerge chiaramente dal bombardamento in corso dove Israele profonde il massimo sforzo e l’Iran il minimo.
Il vicepresidente del parlamento israeliano invita ad uccidere e definisce gli abitanti della striscia ‘subumani’ a Gaza.
E poi, rincara la dose: “I civili innocenti a Gaza? Non ci sono. Sono tutti feccia” – dichiarazione del vicepresidente del parlamento israeliano Nissim Vaturi. Sempre lui ha invocato uccisioni di massa durante un’intervista radiofonica: “Sono feccia, subumani. Nessuno al mondo li vuole”.
Visti i valori occidentali e gli insegnamenti di Socrate, considerando la società del vero e unico Rinascimento, dell’Illuminismo e del Romanticismo, della scienza, della filosofia, di quella civiltà di cui andiamo molto fieri ( fino a ieri almeno) – Da che parte dovremmo stare? Chiediamocelo, interroghiamoci, riflettiamo.
Chiediamoci anche se sia giusto e pensabile esportare la democrazia con oltre ottocento basi militari dislocate in ottanta paesi del mondo. Non siamo anche figli di Immanuel Kant, che fondava la sua idea su una pace perpetua e un ordine cosmopolitico, cioè una federazione di popoli nella quale ogni Stato sia tutelato?
Non abbiamo amato John Lennon e la sua idea di mondo unico? Senza religioni, senza nulla per cui uccidere e morire. Troppo difficile e surreale, fuori da ogni logica, l’ex scarafaggio era solo un sognatore.

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