Il bestseller della life coach Mel Robbins non è il primo e non sarà l’ultimo che parla dell’accettazione e dei segreti della felicità. Se guardiamo ai filosofi antichi troviamo sicuramente fonti che ispirano gli esperti di oggi. L’accettazione è uno dei principi della Mindfulness e non solo.
Il nuovo (ma non di zecca) mantra per raggiungere la felicità è insito in due semplici parole: let them, ovvero ‘lasciali fare’ (e quindi ‘let me’ cioè ‘lasciami fare’), da ripetere a cantilena nella propria mente quando ci sentiamo sopraffatti nel fare ciò che gli altri desiderano ma anche quando noi stessi ci aspettiamo che gli altri siano come noi desideriamo e che le cose siano diverse da quello che sono. Come si legge in un articolo apparso su Ansa – Cosa stiamo aspettando a lasciare andare le persone che non ci fanno del bene? è una delle principali domande della life coach di successo mondiale Mel Robbins che, dopo un video motivazionale pubblicato online qualche anno fa, ha raggiunto un successo di pubblico planetario e inaspettato.
Da dove è cominciato il suo percorso? Dalla frustrazione: “A quarantun anni mi sono ritrovata con 800.000 dollari di debiti, disoccupata, a osservare impotente il fallimento del ristorante di mio marito. Mi sentivo come se avessimo sbagliato tutto nella vita e non avessimo alcuna speranza di rimediare mai ai nostri errori” spiega lei stessa. Oggi Robbins ha un seguito di circa 5 milioni di persone su TikTok dove il suo ultimo video dei principi di vita felice inclusi nella teorie del ‘let them’ è stato condivisi oltre 30 milioni di volte accumulando oltre 200 milioni di cuoricini. Due parole insomma, lasciare andare, possono renderci liberi: “Libero dalle opinioni, dai drammi e dai giudizi altrui.
Ma è davvero necessario affidarsi a Guru per essere felici?
Certo, i coach e gli esperti diranno sempre che dipende da te. Continuiamo con l’articolo Ansa: “Libero dalle opinioni, dai drammi e dai giudizi altrui. Libero dall’estenuante balletto del cercare di gestire tutto e tutti intorno a te. Esiste un modo migliore di vivere. La teoria di lasciare andare è un metodo collaudato che ti insegna a custodire il tuo tempo e le tue energie e a concentrarti su ciò che davvero conta per te, – spiega Robbins nel podcast ‘The Mel Robbins Podcast’, che viene ascoltato in oltre 190 paesi e nel libro bestseller mondiale, ora al primo posto delle vendite online anche in Italia col titolo ‘La teoria di lasciare andare – The Let Them Theory’.
Di teorie ne potremmo citare a migliaia. Potremmo parlare del feng shui, ma anche del decluttering. Potremmo citare il famoso Potere di adesso di Eckhart Tolle. Secondo Il potere di adesso e la mindfulness tutto deve essere accolto, persino la sofferenza. Tutte le situazioni, anche le più dolorose, vanno accettate, abbracciate fino a farle diventare condizioni amiche, opportunità.
La lezione degli antichi
Come non citare la frase di Socrate nelle sue ultime parole, riportate da Platone, in cui dice “È già l’ora di andarsene, io a morire, voi a vivere, chi dei due però vada verso il meglio è cosa oscura a tutti, meno che a Dio”. Nella filosofia greca, il lasciar andare è un atto di saggezza, che significa anche più serenità, rinunciare al controllo su tutto, abbandonarsi alla vita che accade. E ancora “tutto scorre”, il noto Panta rei, associato al pensiero di Eraclito, la cui teoria è semplice ed efficace: tutto è un continuo cambiamento al quale non possiamo opporci.
Due semplici parole, lascia andare, ti libereranno dall’onere di dover gestire le altre persone. Quando smetterai di essere ossessionato da ciò che pensano, dicono o fanno gli altri, avrai finalmente le energie per concentrarti sulla tua vita. Smetterai di reagire e inizierai a vivere. Ansa.
Vivremmo meglio se riuscissimo a lasciar andare, che non significa evitare, dimenticare o smettere di provare emozioni, dispiacersi, disperarsi, andare in depressione di fronte a una perdita, ma si tratta di accettare che:
- la vita è imprevedibile e soprattutto inevitabile
- Quando le cose vanno in un certo modo, non c’è più nulla che possiamo fare se non, lasciare andare.
“La capacità di lasciare andare le cose e le persone parte da lontano, è un modo di stare al mondo ed è cosa che si può educare in ogni nostro fare” ha affermato Baricco a Che Tempo che fa.
Secondo la Mindfulness, l’accettazione non è rassegnazione, ma permette di stare nel presente, accettando tutto ciò che capita, come qualcosa a cui non possiamo opporci. Anche le cose negative. Queste ultime possono aiutarci a formarci, a vivere pienamente, a diventare più consapevoli.
E poi c’è il perimetro, quello entro il quale possiamo muoverci, ma non è un limite, anzi è di più, è la nostra strada. Ci libera dalle aspettative nostre e degli altri. Questo lo posso fare, è alla mia portata e quello no. Esistono invece, esseri che pensano di poter e dover fare tutto. E se non ci riescono, si ostinano fino a quando non ce la fanno. E se non ce la fanno? Crollano, cadono in depressione, danno la colpa agli altri, tanto è grande il colpo alla loro debole autostima, alla loro indiscussa maestà.
Come fare meditazione? Non è una cosa semplice, bisognerebbe iniziare con brevi sessioni, anche pochi minuti, è una questione anche di tempo speso.
L’arte di lasciar andare è spesso trascurata dalla fretta che c’è nelle nostre vite. Il nostro modo di pensare e i consigli dei Guru arrivano dalla filosofia greca, da quell’enorme bagaglio umano che ha attraversato i secoli.
La civiltà ellenica è la nostra, da qui possiamo trarre più di un insegnamento. Abbracciamo il cambiamento, dunque, lasciandoci trasportare dalla vita. Ogni istante è unico e irripetibile; ciò che eravamo ieri non è ciò che siamo oggi. In particolare Seneca e Marco Aurelio, ci offrono molti strumenti per affrontare la vita. Ci insegnano a concentrare la nostra attenzione su ciò che possiamo controllare e a lasciare andare ciò che è al di fuori dal nostro controllo.
In un mondo in conflitto, dove il mutamento è nell’ordine di minuti e secondi, non possiamo arrenderci. Lasciar andare diventa fondamentale per il nostro benessere. Attraverso la meditazione e l’accettazione, possiamo coltivare la capacità di accettare il cambiamento e sviluppare una profonda comprensione di noi stessi. Possiamo relazionarci all’universo in un modo nuovo e più intimo.
Il Panta Rei deve risuonare nelle nostre vite come fa attraverso i secoli. Cos’altro è se non un invito a vivere pienamente il presente, a riconoscere la bellezza di ciò che muta e a trovare la pace nell’accoglienza di tutto ciò che ci succede. In questo modo possiamo sperimentare la libertà dell’anima e vivere l’armonia interiore.

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