Continua a parlare come voce fuori dal coro globale impazzito, il professor Alessandro Orsini. In buona compagnia, anche se di pochi critica le politiche dell’Europa in generale, e in particolare dell’Italia. Lo fa attraverso il sito sicurezza internazionale, i libri e i social.
Proprio dalla sua pagina social asserisce quanto segue: Trump sta valutando di invitare Zelensky al vertice sull’Ucraina. Presto valuterà di invitare Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. E l’Unione europea esclusa e umiliata. Accade perché l’Unione europea è guidata da un gruppo di falliti e di corrotti, nel senso inteso dalla sociologia di Vilfredo Pareto.
Chi era Vilfredo Pareto e quale era la sua sociologia?
Vilfredo Pareto, economista e sociologo scomparso il 19 agosto 1923. Le sue teorie sono ancora prese in considerazione e citate da illustri esperti.
Pareto parte dallo studio delle azioni umane. Le sue teorie riguardano lo stato d’animo che determinano le azioni umane, i modi con cui si manifestano. Lo studioso volge la sua attenzione alle azioni logiche e alle azioni non logiche, che hanno origine da un certo stato psichico. Possiamo parlare, in questo caso di inconscio, sentimenti, pulsioni, sub-coscienza.
Le azioni logiche, diciamo pure semplicemente che hanno una logica. Sono il risultato di un ragionamento, le azioni non logiche non sono legate a processi di ragionamento, ma sono logiche solo dal punto di vista di chi le compie. In questo punto esatto, entrerebbe la teoria della giustificazione, di trovare cioè una ragione, un alibi ad ogni comportamento o azione si compia. Ma forse, questo è un discorso più esteso.
Pensiero di Vilfredo Pareto
Nel 1921 Vilfredo Pareto scriveva: Chi sa, fra un secolo, se qualche esemplare della sociologia sfugge al rodere dei topi, un qualche ricercatore troverà che al principio del secolo XX ci fu un autore che volle introdurre il principio di relatività nelle scienze sociali; e dirà: “Come mai ciò non fu inteso, mentre tanto facilmente quel principio invadeva le scienze fisiche?”. Credo che risponderà “Perché allora, come sempre, le scienze sociali erano enormemente arretrate, in paragone alle scienze fisiche”».
La sociologia, tende ad esplorare gli aspetti della realtà inspiegabili dall’economia o da altre discipline. Lo riconosce lo stesso Pareto quando ammette che «la disuguaglianza della ripartizione dei redditi sembra dipenda molto più dalla natura stessa degli uomini che dall’organizzazione economica della società», inoltrandosi, in questo modo in un nuovo campo di analisi.
Storia e società sono mosse dal conflitto incessante tra élite che detengono il potere ed élite che aspirano a subentrarvi. «Le aristocrazie – ammonisce – non durano; qualunque ne siano le cagioni, è incontestabile che dopo un certo tempo spariscono. La Storia è un cimitero di aristocrazie», ma non giunge mai a un capolinea perché si caratterizza dalla incessante circolazione tra élite decadenti e élite nascenti che ne impediscono la “cristallizzazione” in dinamiche consunte foriere di corruzione e decadenza.
La società è animata da sentimenti ed emozioni. Ogni società è divisa in 2 gruppi: I governanti e i governati. La classe superiore costituisce una elite minoritaria. L’elite è costituita da coloro che hanno gli indici più elevati (più valore riconosciuto) in ciò che fanno.
Una elite ha il potere, l’altra desidera sottrarglielo. Il potere detenuto a lungo andrà ad esaurirsi, cedendo il passo ad un’altra elite, più giovane e e forte. Il ciclo continuo e la lotta tra elites è inevitabile.
La storia della società umana è la storia dell’avvicendarsi delle aristocrazie
” Un politicante è spinto a propugnare la teoria della ‘solidarietà’ dal desiderio di conseguire quattrini, onori, poteri… E’ manifesto che se il politicante dicesse: ‘Credete a questa teoria perché ciò mi torna conto’, farebbe ridere e non persuaderebbe alcuno; egli deve dunque prendere le mosse da certi principi che possano essere accolti da chi l’ascolta… Spesso chi vuoi persuadere altrui principia col persuadere se medesimo; e, anche se è mosso principalmente dal proprio tornaconto, finisce col credere di essere mosso dal desiderio del bene altrui “.
” Mentre una gente sale e l’altra cala. Tale è il fenomeno reale, benché spesso a noi appaia sotto altra forma. La nuova aristocrazia, che vuole cacciare l’antica o anche solo essere partecipe dei poteri e degli onori di questa, non esprime schiettamente tale intendimento, ma si fa capo a tutti gli oppressi, dice di voler procacciare non il bene proprio ma quello dei più: e muove all’assalto non già in nome dei diritti di una ristretta classe, bensì in quello dei diritti di quasi tutti i cittadini. S’intende che, quando ha vinto, ricaccia sotto il giogo gli alleati o al massimo fa loro qualche concessione di forma. Tale è la storia delle contese dell’aristocrazia, della plebs e dei patres a Roma; tale, e fu ben notata dai socialisti moderni, è la storia della vittoria della borghesia sull’aristocrazia di origine feudale “.
Mentre le teorie e la sociologia di Vilfredo Pareto continuano ad essere valide e sorprendentemente attuali, il professor Alessandro Orsini continua a fare il punto sullo stato delle guerre:
Il 24 febbraio 2022 dissi di fermare la guerra immediatamente perché ero sicuro che la Russia avrebbe distrutto l’Ucraina. E così è stato. Zelensky implora una tregua tutti i giorni. Prima Zelensky era certo di vincere, adesso è certo di perdere. Il passaggio dalla certezza della vittoria alla certezza della sconfitta emerge chiaramente dall’analisi della sua retorica. Se studiamo i discorsi di Zelensky secondo un ordine cronologico, osserviamo nitidamente il passaggio dalla retorica della morte e della guerra alla retorica della pace e della vita.
Israele: genocidio o pulizia etnica?
Gaza conferma che la tesi contenuta nei miei libri è corretta. La documentazione storica relativa agli ultimi trent’anni dimostra che le democrazie occidentali violano il diritto internazionale e i diritti umani molto più delle dittature. Poche ore fa, Netanyahu ha ordinato l’occupazione di Gaza City per evacuare tutti i suoi abitanti: la pulizia etnica può essere un acceleratore del genocidio come accade a Gaza. Attenzione: chi afferma che la pulizia etnica esclude il genocidio sbaglia, come spiego in questo mio nuovo libro su Gaza Israele: genocidio o pulizia etnica?
Gaza conferma che la tesi contenuta nei miei libri è corretta. La documentazione storica relativa agli ultimi trent’anni dimostra che le democrazie occidentali violano il diritto internazionale e i diritti umani molto più delle dittature. Poche ore fa, Netanyahu ha ordinato l’occupazione di Gaza City per evacuare tutti i suoi abitanti: la pulizia etnica può essere un acceleratore del genocidio come accade a Gaza. Attenzione: chi afferma che la pulizia etnica esclude il genocidio sbaglia. Queste due forme di violenza politica possono coesistere

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