Alessio Ciolino: Un nuovo modello di politica? Il sud alza la testa

Abbiamo imparato che il web può essere molto pericoloso. Forse, una cosa che abbiamo sempre saputo ma che tendiamo a dimenticare è che qualsiasi cosa può essere una cosa buona oppure una cosa brutta. Dipende da noi.

Oggi, Influencer, personaggi e opinionisti di ogni genere nascono e crescono dal nulla. Il buono però fa fatica ad emergere; la platealità, a volte la volgarità, l’ostentata ignoranza di alcuni personaggi, li rendono popolari. Tanto che la stima, la considerazione si misurano oggi, purtroppo in base al numero di follower.

Nel mondo dei social, di esempi buoni però ce ne sono. E meno male! Uno di questi è Alessio Ciolino, che grazie i suoi video ha raggiunto circa 47 mila follower. Numeri importanti, ma lui, a differenza di altri, sa e ha capito che la popolarità è anche una responsabilità. Poi può arrivare una scelta: Come usare gli strumenti, o meglio, lo strumento social? In bene o in male?

Segno dei tempi che cambiano? Alessio Ciolino, palermitano, quotidianamente posta video in cui segnala cosa non va. Lo fa con ironia, ma anche educazione e suggerendo un modo semplice di risolvere le cose, senza complicarsi la vita.

Sempre più influencer si affacciano nel mondo della politica. Forse, perché essere popolari sui social vuol anche dire ascoltare le esigenze delle persone, essere uno di loro. E in secondo luogo, si può parlare con i follower, e questo conta molto e conta anche parecchio il messaggio che si comunica.

Nel bene e nel male dicevamo. Se penso a influencer di oltralpe, cioè alla MalaNapoli raccontata da Francesco Emilio Borelli, mi viene il mal di mare. (Ma questa è un’altra storia e merita un capitolo a parte).

Politica: Il modello social

Si è parlato molto, riguardo la politica della necessità di sviluppare competenze specifiche. Infatti, scuole di formazione politica sono nate un po’ ovunque. La conoscenza, la competenza, lo studio sono fondamentali e non bisogna mai perderli di vista. Vero è che un pezzo di carta non significa avere cultura e viceversa. Prendersi cura del proprio territorio e delle persone, dei loro bisogni è una grande responsabilità e non si può lasciare nulla al caso, nemmeno la conoscenza.

Alessio Ciolino, un modello di politica dal basso

Alessio Ciolino ha espresso più volte, la volontà di passare dai video social alla politica. A quella politica attiva, messa in pratica e a servizio dei più deboli. La sua attenzione si concentra a Palermo e nei quartieri più periferici, dove spesso va, per ascoltare la gente. La passione, l’intelligenza e la buona volontà non bastano. Necessitano di preparazione e di un mix di competenze che possano incontrare i veri bisogni. A tal proposito, Ciolino, rispondendo ad un commento di un suo follower ha spiegato cosa significa per lui impegno politico. Ne riportiamo di seguito un breve riassunto, perché è un interessante punto di vista. Magari si può partire da tali concetti, per scegliere meglio, per avere, insomma una migliore scelta nel panorama politico. Gli ultimi tempi sono davvero deprimenti e tristi.

Alessio Ciolino e la politica

Commento: …per amministrare ci vuole studio, preparazione, non si improvvisa. I followers e la buona volontà non bastano. Parere mio.

Risposta di Ciolino: Credo che la volontà e il senso civico siano altrettanto importanti per amministrare la propria terra. L’intelligenza spesso non coincide con un pezzo di carta, ma con l’apertura mentale. Un titolo di studio può fornire delle competenze ma l’intelligenza è la capacità di vedere le cose da un’altra prospettiva; prendiamo spunto da chi ci ha amministrato fino ad ora, con titoli di studio ma risultati pessimi. Per tranquillizzarti, mi sto affiancando a persone competenti, con giusti titoli di studio, che potrò inserire in ruoli adatti.

Cos’è il sud alza la testa?

Il sud alza la testa è un progetto politico, una manifestazione di intenti, persino una colonna sonora dal 21 settembre 2025 scaricabile on line. La politica no la fanno solo i politici, ma anche e soprattutto i cittadini, con le loro idee, le loro battaglie, interessandosi ai loro reali problemi. Oggi il web ha amplificato tutto.

Cadere nella trappola di “leoni da tastiera” e “odiatore” è semplice. Ciò che è difficile, invece è lottare con le proprie idee, denunciare, influenzare l’opinione pubblica con idee positive.

Distruggere per costruire

La mentalità dei favori personali, di votare amici e parenti deve finire. Prima di costruire però, è necessario demolire. Oggi, bisogna costruire un nuovo modello di politica e sconfiggere la vecchia politica. Soprattutto, è necessario sconfiggere l’idea che:

  • il voto va alla persona e non al partito. Non è così; le persone si candidano in un partito perché sposano le idee di quella parte politica. Inoltre, un consigliere, un deputato non possono fare qualcosa di diverso da ciò che stabilisce il partito a cui appartengono;
  • Non bisogna vendere il proprio voto per un buono di spesa o per una promessa (che non verrà mantenuta)

In un video del 19 settembre 2025, Alessio Ciolino esprime al meglio, in un dialetto palermitano comprensibilissimo, ciò che è l’idea di molti riguardo al voto, al fatto che davvero possiamo fare la differenza nelle urne.

In poche parole dice questo:

Parlo ai politici che hanno già iniziato a fare la loro campagna elettorale, con un anno e mezzo di anticipo. Girano quartiere per quartiere di Palermo. Loro ogni cinque anni bussano alle vostre porte, e voi aprire anche! Ora diventeranno tutti amici vostri. Hai bisogno di qualcosa? Non c’è problema. Però metti la crocetta a me alle elezioni, mi raccomando!

Inizieranno a farvi promesse, a darvi qualche buono spesa – Però non ti scordare di votare me – La spesa vi dura tre giorni, e voi garantite per cinque anni lo stipendio a dei parassiti. C’è gente che ancora si accontenta di un posto di lavoro in un’intera famiglia. Un posto di lavoro che dovrebbe essere diritto di tutti. Date il voto a questi personaggi, poi chiamate Ciolino, per l’allagamento, per spazzatura, per la sanità che non funziona.

Palermitani, non fate prendervi per i fondelli. Vi sentirete dire: “Amico mio vieni a mangiare con noi, siamo tutti amici, abbiamo organizzato una serata. Però dobbiamo dare il voto all’amico nostro”. E ancora: “Ci pensiamo noi per qualsiasi problema”.

Ciolino lancia un appello ai palermitani: Spero che questa volta non vi fate prendere per i fondelli. Non scendete più a compromessi. Dovete avere il coraggio di pretendere i vostri diritti minimo, e avere le cose che funzionano.

Dovete avere il coraggio di pretendere che ci siano servizi efficienti, che ci sia lavoro per tutti. Un giorno guarderete i vostri figli e potrete dire: Non sono stato in silenzio, ho lottato per i miei diritti e per i tuoi diritti e soprattutto per il vostro futuro.

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