Il 2 ottobre 2025 è andata in onda su La7 una puntata di “Piazza pulita”, che ha mostrato una delle pagine più belle di giornalismo vero. Ciò accade quando un giornalista, anche se con le sue idee, fa un appello alla Presidente del Consiglio portando avanti un discorso privo di ideologie politiche, ma di un filo logico e umano.
Corrado Formigli ha ospitato nella puntata del 2 ottobre la giornalista del The Atlantic Anne Applebaum, il Procuratore della Repubblica di Napoli Nicola Gratteri, il Rettore dell’Università per Stranieri di Siena e storico dell’arte Tomaso Montanari, e la portavoce italiana della Global Sumud Flotilla Maria Elena Delia presenti anche Maurizio Landini, Italo Bocchino, Giorgio Mulé, Carlo Calenda, Marianna Aprile, Giuseppe Provenzano, Stefano Massini, Maurizio Molinari, Renato Mannheimer, Alessandra Sardoni.
Corrado Formigli, rivolgendosi direttamente alla Premier italiana ha detto:
“Comunque la si pensi sulla Flotilla, se ancora pensiamo di vivere e crediamo nella civiltà del diritto, allora ci troviamo di fronte a un fatto che non può essere contestato.
Cioè ci troviamo di fronte al fatto che per quanto riguarda l’Italia – ma vale anche per altri Stati – molti concittadini sono detenuti illegalmente da un’altra nazione, da un altro paese che è Israele, senza aver compiuto alcun reato, semplicemente perché stazionavano con una missione pacifica umanitaria in acque internazionali, cioè in acque di tutti.
Questi concittadini italiani, molti dei quali erano su barche battenti bandiera italiana, oggi sono detenuti illegalmente in Israele.
Ma quello che colpisce più di tutto è che di fronte a quella che è una palese violazione delle leggi, una detenzione illegale, viene affrontata così da chi si riempie la bocca tutti i giorni della bandiera italiana, della sovranità nazionale, della protezione della patria. E poi che cosa succede? Che che viene arrestato illegalmente un numero importante di italiani, e li si deridono, li si delegittimano, li si considera irresponsabili, li si attaccano davanti agli occhi del mondo, e questo avviene perfino prima che vi sia l’azione militare di Israele.
Un atteggiamento del tutto diverso dalle parole usate sulla stessa questione dal premier spagnolo Pedro Sanchez. Lui sì, cara Presidente Meloni, sembra un capo di governo.
Non è mai troppo tardi per ricordarle che lei è la Presidente del Consiglio di tutti i cittadini italiani, anche di coloro che non l’hanno votata, anche di coloro che non concordano con la sua linea politica, e anche loro hanno diritto di essere tutelati anche dalle sue parole, anziché essere trattati come una fazione politica da combattere in un momento estremamente delicato per l’opinione pubblica e per il nostro Paese e per loro in particolare mentre erano ancora in balia delle navi da guerra israeliane.”
Tomaso Montanari ha attaccato il ministro Crosetto, il quale è intervenuto telefonicamente sulla vicenda della flottiglia:
Montanari ha detto: «Il ministro ha ringraziato il governo israeliano per aver usato “la minor forza possibile”. Io non ho mai visto un governo ringraziare un altro dopo un atto illegale. Invece di denunciare l’alleanza, richiamare l’ambasciatore e protestare con forza; grazie per aver violato il diritto internazionale, grazie per aver sequestrato dei nostri connazionali, grazie per non averli ammazzati».
A inizio puntata, Formigli aveva già detto che il comportamento del Ministro della Difesa Guido Crosetto era stato all’altezza del suo ruolo istituzionale. Il Ministro intervenuto nella trasmissione ha difeso la sua azione, dicendo che quando si riveste una carica di responsabilità bisogna lavorare anche in segreto e con diplomazia. L’obiettivo della sua azione è sempre stata salvare i connazionali ed evitare incidenti. Ha rivendicato, inoltre il fatto che dopo il primo attacco droni, non ce ne sono stati altri, facendo intendere un suo impegno in questo senso. In effetti, quando si gestisce un potere e si possono compiere azioni che poi avranno conseguenze o benefici per i cittadini non è mai semplice. L’atteggiamento e l’impegno di Crosetto non sono equiparabili, purtroppo ad altri suoi colleghi.
La promessa di Guido Crosetto
Ma la cosa più importante che ha detto il Ministro della difesa, quando Formigli gli ha detto – Non è il caso di fare qualcosa di più, superato lo scoglio questione Flottilla?
E Crosetto ha lasciato intendere di voler fare di più, dopo che tutti i cittadini italiani saranno tornati a casa. Apprezzabile per il momento, poi bisognerà passare ai fatti. I fatti non lasciano molto alla speranza: Riconoscimento della Palestina, sanzioni ad Israele (l’Italia insieme alla Germania sono gli unici in Europa che si oppongono alle sanzioni ad Israele). Alla luce delle manifestazioni nelle piazze d’Italia, i rappresentanti del governo dovrebbero fare di più, richiamando l’ambasciatore, interrompendo qualsiasi rapporto, anche con l’esclusione di Israele dai tornei, dalle competizione e dai commerci.
Attenderemo le decisioni dopo il rientro degli attivisti della Flottilla

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