La strage dello stracchino di Alessandro Orsini e cosa che sta accadendo a Pokrovsk

Il motto del Professore è: Non basta sapere, bisogna capire.

Si tratta di un consiglio, di un avvertimento che è qualcosa di più. Uno stimolo a ragionare e a pensare con la propria testa, merce rara di questi tempi.

Il Professor Orsini sui suoi social, qualche giorno fa ha raccontato un piccolo episodio accaduto al bar:

Una scena stupenda, molto vicina alla fine del mondo. Stazione dei treni, bar: sono proteso verso lo scontrino. Un ragazzo corre esagitato verso la cassiera con voce stentorea: “Il panino che mi ha appena venduto è andato a male! Il prosciutto cotto è scaduto!”. L’accusa è infamante. La cassiera, di circa vent’anni, imbarazzata di fronte alla fila dei clienti, non riesce a replicare. Panico, tutti gli avventori temono la morte per avvelenamento. Il ragazzo sbatte il panino sul bancone e lo scoperchia: “Guarda! Il prosciutto cotto è tutto bianco!”. La cassiera, con lo sguardo triste di chi ha smesso di voler vivere migliaia di clienti prima: “Ma è lo stracchino. Mi aveva chiesto un panino con prosciutto cotto e stracchino”. Il ragazzo deglutisce un ettolitro di saliva e suda tutto il suo sudore in un secondo. L’impatto è violentissimo. Penso che sia morto. Ma è rapido ed esclama in piena xerosi labiale: “Ah, uhm, cioè, beh, arf arf, slurp, gulp, eeeeeeehhhhhh, uuuuuhhhhhhh, grrrrrrrr, comunque il prosciutto cotto è andato a male!”. Lascia il panino scoperchiato sul bancone e torna al tavolino, dove è atteso da una ragazza che lo accoglie in trionfo: per sua inestimabile fortuna, era lontana dalla scena del massacro e non ha visto il sangue. Quello stracchino rinnegato mi ha fatto pensare alla guerra in Ucraina. La Russia ha umiliato la Nato, l’Unione europea e pure gli Stati Uniti. Però Crosetto dice che Putin ha impiegato troppo tempo ad accerchiare Pokrovsk. La chiamerò: “La strategia dello stracchino”. Negare l’evidenza per negare un fallimento che nasce dall’arroganza e dalla supponenza.

Cosa sta accadendo a Pokrovsk?

La città ucraina è sotto pesante attacco russo. “Pokrovsk non è caduta, ma difenderla è sempre più difficile” -dicono. Altre voci affermano che soldati ucraini catturati si sono arresi. Chi sta vincendo la guerra in Ucraina?

Piccole unità, tre o quattro uomini, si muovono tra le macerie e gli edifici ancora in piedi. Sono giornate estenuanti, per i soldati ucraini che combattono a Pokrovsk e il loro vero incubo sono i droni russi che sovrastano il cielo.

Il colonnello ucraino Kmytiuk trincerato nella città: «Non siamo alla fine. Il vero incubo? È in corso una gigantesca sfida per il controllo dei cieli, dominata dai droni»

C’è sempre altro su cui riflettere:

Guido Crosetto è una persona di grandissima onestà e di specchiata moralità. È un uomo che ha sempre dimostrato grande fedeltà e lealtà alla Repubblica italiana e alle sue istituzioni. Crosetto ha sempre condannato e lottato contro tutte le “manifestazioni” di neofascismo all’interno di Fratelli d’Italia e contro tutte le forme di discriminazione, anche nell’esercito. Sul piano personale, Guido Crosetto, come uomo, merita soltanto un grandissimo rispetto.

Il mio problema con Crosetto è puramente politico ed è radicato nella struttura delle relazioni internazionali emersa dopo la Seconda guerra mondiale. La mia idea è che l’Italia debba sganciarsi dalle politiche belliche degli Stati Uniti, prendendo coscienza del passaggio dal mondo unipolare a quello multipolare. L’idea di Crosetto, invece, è che l’Italia debba essere completamente sottomessa alle richieste della Casa Bianca. Crosetto e Meloni non hanno un progetto strategico per guidare l’Italia nel mondo multipolare.

Questo è un danno agli interessi nazionali del nostro Paese e alla sua sicurezza. Sto studiando nuove tecniche di comunicazione per bersagliare Guido Crosetto e Giorgia Meloni sempre più pesantemente per la loro cooperazione militare con Netanyahu, così da non rendermi querelabile e impedire la chiusura dei miei social.

Non odiate mai nessuna persona, ma difendete sempre la società libera ampliando gli spazi di discussione critica

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