Interessante il tour dell’influencer Raffaele Giuliano all’interno di Atreju. Il giovane ha intervistato alcuni intervenuti alla festa, e al netto dei “poveri comunisti” della Ministra dell’università Bernini, al di là dei saltelli di DelMastro, dalle risposte ne esce un quadro desolante. Molto interessante anche l’intervista che Marco travaglio ha fatto al Ministro Guido Crosetto. Una vera rarità, visto che è quasi impossibile fare domande su Gaza.
sottotitolo: scomode domande ad Atreju
Travaglio ha citato alcuni personaggi politici e no: L’Europa deve prepararsi alla guerra, attacchi preventivi, sta iniziando la guerra nuova, il ponte sullo stretto è utile anche per evacuazione in caso di attacco.
Siamo in guerra con qualcuno? Aggiunge Travaglio?
Crosetto: Non ha trovato una mia dichiarazione che usata i termini che lei ha citato. Non perché non sia preoccupato, ma perché penso che il mio compito sia quello di evitare la guerra, la morte, lo scontro. Dobbiamo costruirci la possibilità di difenderci.
La negazione del genocidio è evidente, mentre Travaglio fa notare la differenza di trattamento tra la Russia, che ha ricevuto venti pacchetti di sanzione e Israele che non ne ha ricevuto nemmeno mezzo. Israele ha massacrato 70 mila persone; intanto arrivano le prove, da foto satellitari, che mostrano anche fosse comuni.
Meglio ascoltare l’intervista integrale in fondo a questo articolo!
Le interviste di Raffaele Giuliani
Passiamo a persone che hanno partecipato alla festa, con spirito critico, con l’intento di capire, di fare domande lampo. E da una domanda lampo quanto si capisce!!
Diciamo pure che Raffaele Giuliano ci ha portato un po’ in giro per la festa, intervistato le persone intervenute. Le domande lampo su aborto, matrimonio omosessuale, adozione omosessuale, eutanasia e antifascista. Molto interessante ascoltare le risposte, i silenzi, le pause, lo sguardo nel vuoto cosmico degli intervistati.
Bisogna guardare per capire, per comprendere quali idee o non idee ha una parte di chi partecipa alla chermesse della destra.
Possiamo sicuramente essere d’accordo sul fatto che la finta pace a Gaza, sia servita per dimezzare le piazze. Infatti, la risonanza mediatica si è abbassata e si parla poco di mobilitazioni, che oggi interessano solo poche migliaia di persone. La flottilla? Un ricordo lontano.
Interviste su aborto, matrimonio omosessuale, adozione omosessuale, eutanasia e ma lei è antifascista?
…..e ancora c’è chi fa finta di pensare.
Quando chiedo se la domanda “antifascista” la percepiscono “propaganda della sinistra” è solo per misurare la loro percezione cercando un punto di incontro.
Prima che qualcuno possa fraintendermi, di chi non mi conosce, sono fieramente antifascista e la mia linea politica è ben chiara.
E infine, i “poveri comunisti”. Si sente nell’aria il forte bisogno di giovani che contestano, che insegnano il pensiero libero. Inoltre, sarebbe bene che i “vecchi” dessero spazio ai giovani. A quei giovani che studiano filosofia, che fanno filosofia, che ragionano con la propria testa esercitando il pensiero critico.
Sarebbe il caso che i giovani impartissero qualche lezione ai “vecchi”, magari dimostrando che con lo studio, la passione e il talento si arriva lontano, magari a dirigere un giornale oppure a sedere in parlamento o al Senato della Repubblica.
Magari, servirebbe proprio che i giovani smontassero la vecchia politica, il vecchio modo di fare politica, il vecchio metodo di entrare in politica. Basterebbe che i giovani dimostrassero che non è necessario essere simpatici, entrare nei palazzi e nelle ville giuste, partecipare alle cene per poi uscirne Onorevoli e Ministri. Dovrebbero dimostrare, i nostri giovani che le cose si conquistano – non con sorrisini e pacche sulle spalle, non facendo i simpatici, non scambiandosi favori, non con ricatti ma semplicemente con la bravura e il talento. Ma soprattutto con l’intelligenza.
Infine, vorrei che i giovani dimostrassero che il “vecchio” sistema con tutti i personaggi che gravitano nelle orbite è trapassato, è destinato a implodere. Certo sarebbe bello se i “vecchi” nel farsi da parte, continuassero a insegnare, a dare consigli, ad ammonire e allertare se qualcuno sbaglia. Purtroppo, siamo arrivati ad un punto in cui il “vecchio” è vecchio, decrepito, non più funzionante, non funzionale se non per scopi bassi bassi bassi.
Nonostante ciò il vecchio continua a non farsi da parte, a non fare spazio, a imbrattare, a rovinare, a distruggere solo per il gusto di farlo, a essere perennemente fuori luogo, fuori moda, fuori da ogni logica. Non si scansa, non si mette di lato, ma occupa, si arroga potere e spazi infiniti, con vanità e senso d’onnipotenza, con prepotenza, con violenza, denigrando, sminuendo, colpendo. Ne abbiamo abbastanza.
Considerazioni sulla riforma Bernini e sul semestre filtro di medicina
Gli avvocati Francesco Leone e Simona Fell stanno preparando i ricorsi dei tanti studenti che hanno sostenuto le prime prove del semestre filtro di Medicina, a seguito di diverse irregolarità emerse. la proposta è incostituzionale, e rischia di trasformarsi in una “bomba sociale”.
Innanzitutto bisogna dire che non mancano medici indistintamente. Questo vuol dire che, prima di mettere mano ad una riforma tanto importante bisogna riflettere bene. Il numero chiuso in alcune facoltà, tra cui quella di Medicina ha diversi ordini di ragioni. In primo luogo, la platea di aspiranti medici non può essere infinita, perché non ci sono strutture, non è possibile fare corsi per tutti. Le lezioni universitarie non sono una trasmissione televisiva che può essere seguita da milioni di persone. Gli studenti devono interagire con i professori, domandare, farsi correggere esercizi, comunicare dubbi e perplessità. Quindi, prima di pensare di eliminare il numero chiuso, bisognerebbe chiedersi, ci sono le strutture? siamo in grado di poter far lezione a milioni di studenti? Risposta semplice: NO.
Secondo: Bisogna individuare quali tipi di medici mancano. Alcuni specialisti sono maggiori, in altri campi come ad esempio, i medici di famiglia sono carenti. Dire mancano medici, in modo generico è sbagliato. Dire, eliminiamo il numero chiuso è sbagliato.
I test di medicina sono importanti
I test di Medicina, come anche per altre facoltà, non servono a vedere se uno studente conosce la medicina. Per questo studierà e farà gli esami. I test di ingresso servono per valutare l’intelligenza, l’interattività, la capacità di ragionare. Non chiunque può fare il medico, ma solo chi sa prendere decisioni in fretta, chi ha sangue freddo, chi ha un’intelligenza superiore alla media.
In caso contrario, ci ritroveremo perfetti imbranati nei Pronto Soccorso, oppure addormentati che eseguono interventi chirurgici.
Cos’è il semestre filtro di Medicina?
Perché il semestre filtro non funziona? In primo luogo è stato introdotto per eliminare il numero chiuso, e già dall’inizio si comprendeva che non poteva funzionare. Gli studenti avrebbero dovuto seguire un corso di sei mesi e studiare materie difficili in poco tempo, tanto è vero che poi i sei mesi sono diventati due, cose da matti!
Riepilogando: Gli studenti stanno sui libri per sei mesi, i loro genitori buttano soldi, se li hanno. In caso contrario, i giovani fanno qualche lavoretto, la notte studiano, poi seguono i corsi on line. Tutto bello, se non ci fosse anche un’altra cosa incredibile: addirittura domande sbagliate nei test.
Alla fine dei sei/due mesi, uno studente non passa i test, arrivederci e grazie. Se poi sono tutti geni, passano tutti, ma materialmente non ci sono posti, non ci sono strutture, non ci sono corsi per tutti.
E quindi? Chi è deve ascoltare? Chi è che deve farsi due domande?
Atreju e le domande su Gaza e Palestina
Travaglio a Crosetto: “Perché non dite agli Usa che non si devono permettere di sanzionare Albanese?”. “Difendiamo tutti i cittadini italiani”
Curiosità su Atreju: Cos’è Atreju e dove si svolge?
Atreju, la kermesse politica di Fratelli d’Italia, si svolge a Roma, e l’edizione 2025 (dal 6 al 14 dicembre) si tiene nei suggestivi Giardini di Castel Sant’Angelo, un’area che quest’anno ospita anche un villaggio natalizio con mercatini e pista di pattinaggio, offrendo un’atmosfera unica tra politica e divertimento festivo.
Perché il nome Atreju? Chi è Atreju?
La festa di Fratelli d’Italia è ispirata al protagonista de La storia infinita, famoso romanzo dello scrittore tedesco. A Huffpost l’agente letterario, che collabora con gli esecutori testamentari ha dichiarato: “Non ci ha chiesto nulla, non hanno il permesso di politicizzare l’opera dell’autore”
Come riporta Huffpost , infatti, sembra che “L’uso del nome Atreju per una qualsiasi manifestazione politica non è mai stato autorizzato, né dall’autore né dai suoi eredi”, dichiara Roman Hocke a Huffpost, agente letterario e amico dello scrittore Michael Ende. Una posizione ferma, che da anni si scontra con l’ormai consolidata tradizione della kermesse di Fratelli d’Italia, intitolata al giovane eroe de “La Storia Infinita”. Ma dove finisce l’omaggio e inizia l’appropriazione? La polemica si riaccende proprio mentre l’evento meloniano riparte al Circo Massimo di Roma, portando con sé l’irrisolta questione etica e culturale: un uso giudicato incompatibile con i valori di apertura e inclusione cari al padre del mondo di Fantàsia, scomparso nel 1995, di cui Hocke ci parla approfonditamente.

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