Palazzo Palumbo di Giugliano: Daniele Sanzone presenta Bumerang

Sabato 13 dicembre 2025 alle 19, nella sala delle feste del prestigioso Palazzo Palumbo a Giugliano, Daniele Sanzone attore, cantante e scrittore ha presentato il suo ultimo lavoro: Bumerang – La nuova indagine del commissario De Gaudio – edito da La Nave di Teseo.

Chi è Daniele Sanzone?

Daniele Sanzone nasce a Napoli nel 1978. Laureato in Filosofia all’Università Federico II di Napoli, è scrittore, autore e voce della rock band, ‘A67. Ha collaborato con Edoardo Bennato, Mauro Pagani, Frankie hi nrg mc, Teresa De Sio, Caparezza, James Senese, Roberto Saviano. Ha scritto per Il Fatto Quotidiano, La Repubblica XL, Style, Il Mattino, Donna Moderna, Corriere del Mezzogiorno, Tgcom24 e Repubblica. Ha vinto premi e riconoscimenti per i suoi lavori, i suoi libri e album.

Palazzo Palumbo a Giugliano in Campania, la cornice artistica perfetta tra tradizioni e cultura: Progetto architettonico dell’edificio risalente al 1545

Ampi affreschi e sale enormi, scalone e vasto cortile annesso. Così si presenta il Palazzo Palumbo nel cuore di Giugliano, oggi anche sede di un centro di diagnostica. Un’altra ala dell’edificio, invece ospita HUB – Arte e Cultura. Il palazzo baronale epoca rinascimentale, è noto anche come Palazzo Pinelli, perché commissionato nel 1545 proprio da Cosimo Pinelli, banchiere e duca di Acerenza, Signore del feudo Giugliano. Antichissime sono anche le vicende di Giugliano. Nel 1270, la città a Nord di Napoli era divisa tra i Varavalla e i Trotta. Il feudo poi passò ad altre famiglie nobili, tra cui i Pinelli.

Il Palazzo Palumbo fu concepito in origine come fortezza; il progetto primario è stato negli anni trasformato, con la conseguente scomparsa degli ampi giardini completamente cementificati negli anni Sessanta (prima della Legge Urbanistica del 1967, che introdusse l’obbligo della licenza edilizia). Al centro del palazzo, i giardini furono sostituiti dall’attuale Via Roma, mentre negli anni Ottanta, la torre fortezza fu demolita, per realizzare appartamenti. Il restauro negli anni Novanta a cura della famiglia Palumbo sotto la direzione lavori dell’Ing. Pasquale Basile ha ridato il nuovo nome al Palazzo.  

Bumerang – La nuova indagine del commissario De Gaudio di Daniele Sanzone

“Il commissario Del Gaudio cammina nel buio con la sola luce della coscienza, tra camorra, dolore e redenzione. Un noir che pulsa di amore, rabbia e speranza. Di quelli che ti fanno male, ma non puoi farne a meno.
Bumerang non è solo un’indagine. È una ferita aperta. È una promessa di resistenza. È una carezza a chi non ha voce.”
Maurizio de Giovanni

Trama

Scampia, 8 dicembre. Una ragazza sta passeggiando nel quartiere quando il suo cane, Colt, viene ucciso da un colpo sparato a distanza da un fucile di precisione, apparentemente senza motivo. Quel proiettile apre la pista a una scia di sangue e misteri nel cuore di Napoli nord. Il commissario Mirco Del Gaudio, reduce da un brutto incidente, torna in servizio e si trova a indagare su quello strano caso proprio mentre i clan Carlino e Monfrecola sono sul punto di scatenare una nuova guerra di camorra. In una Napoli sospesa tra polvere e sospetti, Del Gaudio cerca di ricostruire la propria famiglia mentre rincorre il senso degli eventi: un video virale, un cecchino che sembra inafferrabile, incursioni nei margini di una città abbandonata, arresti, sparatorie e un Natale macchiato da un serie di omicidi. Quando l’inchiesta sembra arrivata a un vicolo cieco, la verità mostrerà tutta la sua ferocia.

Presentazione di Bumerang a Palazzo Palumbo di Giugliano

La presentazione del nuovo lavoro di Daniele Sanzone è stato un evento culturale di grande spessore per diverse ragioni. L’evento è stato moderato da Roberto Argiulo, presidente di Hub – Arte e Cultura. Sono stati letti alcuni brani a cura di Milena Di Girolamo, e infine, sono intervenuti Raffaele Del Giudice, ex vice Sindaco di Napoli e l’avv. Domenico Smarrazzo.

Una delle ragioni per cui la presentazione di un libro diventa significativa sono le etichette, o meglio la loro eliminazione. Bumerang è un viaggio all’interno di una realtà del territorio difficile, ma che ha subìto e continua a subire, purtroppo, molte etichette. La faida di camorra che per anni ha compiuto vere stragi, ha cambiato la faccia di quel territorio. Quella periferia è stata bollata come un luogo di morte e degrado, ma non è così, o almeno non più.

Da fuori, Scampia continua ad essere vista come la terra della Camorra e delle faide, la prima piazza di spaccio più grande d’Europa. Bumerang è un pretesto per entrare dentro a quelle realtà; nel libro sono menzionati nomi e luoghi, strade che esistono davvero. Le indagini del Commissario Mirko Del Gaudio si svolgono a Scampia, ma anche in tutto l’hinterland di Napoli Nord e non solo.

L’etichetta è un nome, è un’idea sola, unica. Ma a volte, alcune realtà non sono una, ma tante, e raccontarle diventa complesso. Bisognerebbe raccontare le attività che circa cento associazioni culturali e ricreative svolgono su questo territorio. Basterebbe semplicemente dire che la maggior parte degli abitanti di Scampia sono persone perbene, artisti, professionisti, gente appassionata di sport, di libri e cultura. Gente che ama il verde, che pianta fiori, che cura gli spazi.

Da quando la faida ha decimato i clan, la camorra continua le sue attività, ma con un profilo basso. La gente del luogo è rifiorita, oltre alla presenza delle associazioni è stato avviato il progetto di rigenerazione urbana ReStart, che intende sostituire le Vele con costruzioni eco moderne, rendendo il quartiere sostenibile dal punto di vista ambientale, grazie a scuole, servizi e aree verdi. Attualmente sono state abbattute quattro vele, tranne la vela celeste, che rappresenterà il centro nevralgico della riqualificazione.

La presentazione di un libro come quello di Daniele Sanzone serve anche a far luce sul passato, e in particolare sulla famosa legge 167 edilizia popolare degli anni Sessanta. Quel progetto, concepito come le abitazioni che oggi si trovano a Nizza e nella Costa azzurra (quello era il modello iniziale), è stato trasformato dalle vicende. Le Vele di Scampia, progettate da Francesco Di Salvo, infatti furono ispirate alle teorie di Le Corbusier, Unités d’Habitation, con l’intenzione di creare una “comunità verticale” con ampi spazi verdi e corridoi aerei.

Invece, con la costruzione delle vele, purtroppo si gettano le basi del degrado e la Camorra si impossessa di quel territorio, trasformando in un incubo la vita degli abitanti.  

L’etichetta è più facile, se non altro veloce. Ma non può entrare nel cartellino Scampia neppure l’apertura nel 2022 di una succursale dell’Università Federico II di Napoli, che si appresta a diventare prestigioso polo universitario. Inoltre, proprio in quell’anno l’Ateneo napoletano aveva conferito la laurea honoris causa in Innovation and international management a Tim Cook, amministratore delegato della Apple. In quell’occasione, il Manager aveva parlato anche di Scampia e delle sue enormi potenzialità.

Bumerang e il racconto di Scampia

Bumerang prende spunto dalla realtà, anzi è molto più fedele alla verità di quanto si possa immaginare. D’altro canto, l’autore ha vissuto e vive ancora in quel luogo; chi meglio di lui può raccontarne le dinamiche?

Il protagonista del romanzo è un ex pugile, e conduce le indagini pensando e vivendo secondo la stessa disciplina che questo sport insegna. Il rispetto, il sacrificio, il coraggio e l’autocontrollo, l’equilibrio e l’essere fedeli a sé stessi – questi sono i valori del pugilato e quei principi secondo cui vive e svolge le sue indagini il Commissario Del Gaudio.

A Scampia c’è una piazza intitolata a Giovanni Paolo II, centro di accoglienza e integrazione per giovani immigrati. Qui c’è il ristorante Chikù, gestito da sette donne, quattro napoletane e tre rom.

Durante la presentazione, l’autore ha parlato di altri mille aspetti, come quello dei campi Rom, del cedimento di un’ala alla Vela Celeste, avvenuto il 22 luglio 2024, provocando 3 morti e 12 feriti.

Le prospettive da cui guardare Scampia sono ancora tante, rappresentano opportunità ma anche porte da spalancare. Scampia è un cantiere aperto, di rinnovamento, di riqualificazione, di riscatto.

A questa realtà bisognerebbe guardare, senza pregiudizi, con occhi nuovi, eliminando le etichette, perché molti territori, come Scampia sono laboratori di cultura, rappresentano un patrimonio di quella conoscenza che si conquista, che si coltiva ogni giorno per passione, con sofferenza, costanza e pazienza. Bumerang ci offre spunti di riflessione e squarci da cui guardare Scampia dall’interno.

Foto della presentazione Bumerang di Daniele Sanzone a Palazzo Palumbo Giugliano in Campania

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