Gino Cecchettin, classe 1970 è titolare di un’ azienda di elettronica, la 4neXt Technology Systems, che si occupa di elettronica e automazione. In seguito alla tragica scomparsa di sua figlia ha preso una pausa dal lavoro, per dedicarsi ad attività di impegno civico. Ha fondato la Fondazione Giulia, per sensibilizzare sulla violenza di genere, pur ritornando lentamente alle attività professionali.
In un post su Linkedin, Gino Cecchettin, in questi giorni, tra i vari impegni ha trovato il tempo di scrivere un post di auguri. Breve e incisivo, fissando alcuni punti, come propositi. Più che punti sono spunti anche per noi.
Ecco il post:
Forse questo è stato l’anno in cui ho postato e navigato meno su LinkedIn.
Gli impegni professionali e quelli legati alla Fondazione mi hanno costretto a fare una scelta: concentrare energie e attenzione su ciò che conta davvero, anche a costo di rinunciare ad altro.
Ci tenevo però a fermarmi un momento, salutare la mia rete 👋 e fare gli auguri di buone feste, condividendo alcuni buoni propositi per il 2026. Non obiettivi da spuntare, ma direzioni 🧭:
🔹Proteggere il tempo ad alto valore, trattandolo come una risorsa anche etica.
🤝 Coltivare alleanze vere, costruendo relazioni che non siano solo collaborazioni, ma comunità.
🧠❤️ Tenere insieme competenza e umanità, perché il rigore senza umanità è vuoto, e l’umanità senza competenza è fragile.
🏗️ Costruire qualcosa che resti, nel lavoro, nelle idee, nelle persone.
📚✍️ Scrivere e leggere di più, perché il pensiero ha bisogno di spazio e lentezza (me lo ripropongo ogni anno, quindi vale doppio).
⚡💃 Continuare a divertirmi, con l’elettronica e con il ballo: la creatività nasce anche dal gioco.
A tutte e a tutti voi, buone feste 🎄
Che il 2026 sia un anno di scelte intenzionali, tempo ben speso e relazioni che generano valore.
Da queste parole, certamente molte sono da condividere: Valore, comunità, umanità, costruire, leggere, divertirsi. Forse sono le parole chiave del benessere, che fanno stare meglio noi e gli altri. Un altro termine che potrebbe accomunarle tutte è crescita. Migliorarsi è l’obiettivo. Si cresce attraverso la lettura, nelle relazioni vere, nell’essere e restare umani, nel costruire qualcosa di concreto, nel divertimento.
Altra importante parola usata nel post è direzione più che obiettivo. Questo perché siamo tutti impegnati in un continuo viaggio. Gli obiettivi non sono mai definitivi. La direzione giusta è quella che ci porta verso il miglioramento, inseguendo la perfezione?
Cosa fa Gino Cecchettin?
La vita privata di Gino Cecchettin. Tra riflessione e impegno civico, dalla passione per il ballo all’amore di una nuova compagna, la vita, per Gino Cecchettin ha trovato un nuovo valore e una nuova dimensione.
Il percorso che la famiglia Cecchettin ha fatto dopo la scomparsa di Giulia è stata un esempio per tutti. Fin da subito, il padre della 22enne non ha mostrato odio, non ha lasciato spazio a quei sentimenti che logorano dentro, a quel veleno che uccide chi prova odio e risentimento.
Da qualche parte, c’è un angolo dopo poter rinascere e danzare sotto la pioggia. Oggi, Gino si concentra sul ballo, sua antica passione, i figli Elena e Davide e una nuova compagna.
Fondazione Giulia Cecchettin
Cosa fa la Fondazione Giulia Cecchettin ?
Si tratta di un’iniziativa, nata per volere di di Gino, Elena e Davide per onorare la memoria di Giulia, e trasformare il dolore in un’opportunità per la società.
Sul sito della Fondazione si legge – Giulia era una giovane donna piena di vita, speranza e amore. Il suo tragico destino non può essere vanificato; la sua luce continuerà a illuminare il cammino di coloro che combattono contro la violenza di genere.
Fondazione Giulia Cecchettin Ets si propone di mantenere viva la sua memoria e di diffondere il suo messaggio di amore e speranza.
La violenza di genere è un nemico insidioso e spesso invisibile che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Con Fondazione Giulia Cecchettin Ets ci impegniamo a portare questa violenza alla luce, a sensibilizzare l’opinione pubblica e a fornire sostegno a coloro che ne sono vittime.
Le tre aree in cui opra la Fondazione Giulia Cecchettin
La Fondazione Giulia Cecchettin nasce con un obiettivo chiaro: trasformare il dolore in impegno concreto, affinché nessun’altra donna debba subire violenza. Il nostro lavoro si concentra su tre aree fondamentali: prevenzione, sensibilizzazione e sostegno.
Prevenzione
Crediamo che la violenza di genere si possa fermare solo alla radice, lavorando sulla cultura e sull’educazione. Per questo promuoviamo:
Percorsi formativi nelle scuole e nelle università, per insegnare alle nuove generazioni il valore del rispetto, del consenso e dell’uguaglianza.
Formazione per docenti, educatori e famiglie, affinché sappiano riconoscere e affrontare le dinamiche della violenza di genere.
Collaborazioni con istituzioni e aziende, per diffondere buone pratiche e promuovere ambienti inclusivi e sicuri.
Sensibilizzazione
Per cambiare la società, dobbiamo parlarne. Attraverso campagne, eventi e iniziative pubbliche, la Fondazione lavora per:
Sfatare stereotipi e false narrazioni, raccontando la realtà della violenza di genere con dati, testimonianze e ricerca.
Coinvolgere la comunità, perché questa battaglia riguarda tutti, uomini e donne, giovani e adulti.
Usare il linguaggio dell’arte e della cultura, per rendere il messaggio ancora più forte e incisivo.
Sostegno
La violenza lascia segni profondi, e chi la vive ha bisogno di aiuto. La Fondazione si impegna a:
Supportare i centri antiviolenza e le associazioni che offrono aiuto concreto alle vittime.
Offrire strumenti di orientamento e informazione, per far conoscere i servizi di protezione e tutela disponibili.
Sostenere progetti di ricerca e innovazione, per migliorare gli interventi e le politiche di contrasto alla violenza.
Previsioni per il 2026 e Statistiche anno 2026
La vita è anche una questione di statistiche. Ad esempio, Ipsos Predictions Survey 2026: il 71% della popolazione mondiale, in media su 30 paesi, guarda con fiducia al prossimo anno. In Italia, l’ottimismo si ferma al 57%, collocando il nostro paese tra i meno fiduciosi insieme a Francia, Giappone e Belgio.
Fonti: LinkedIn, Ipsos, Fondazione Giulia Cecchettin

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