La nuova forma dei centri storici in tempo di Covid

Quartieri e centri storici sono cambiati dopo la Pandemia, e sembra che la tendenza sia destinata a restare immutata ancora per molto. Secondo alcune ricerche, città come Milano e Londra non ritorneranno ad essere centri pieni di studenti, lavoratori e turisti. Lo Smart working e il South Working ha mischiato le carte.

Molti lavoratori emigrati dal Sud Italia, adesso si sono di nuovo trasferiti nelle loro città d’origine e lavorano in modalità Smart Working. Già da tempo nei centri storici delle grandi città sono sparite diverse categorie di persone, e non solo turisti, appunto studenti e lavoratori. Lavoro e Università si sono trasferiti sul web: lezioni, videoconferenze, lezioni e le Aziende sono sempre più propense ad assumere lo Smart working come modello per il futuro.

Nell’ultimo Report di Expat, la più grande rete per chi vive all’estero, l’Italia è agli ultimi posti come attrattiva. A città come Roma e Milano vengono preferite Valencia, Lisbona, Panama, Madrid, Singapore. Fra gli ultimi posti anche Parigi e Dublino, chi l’avrebbe detto?

I fattori che determinano la qualità della vita di una città sono il costo della vita e i trasporti. Magari gli italiani che lavorano al Nord preferiscono trasferirsi nel Sud Italia o in località fra collina, mare o montagna, ma chi già lavora all’estero, difficilmente deciderà di rientrare in Italia.

Non bisogna dimenticare che le distanze e il distanziamento diventeranno regole di vita, che bisognerà rispettare ancora per molto tempo. Fattori come il Recovery fund e il vaccino determineranno un cambiamento, ma sicuramente non uno stravolgimento in uno stile di vita ormai consolidatosi in più strati della vita sociale.

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