Il presidente del Consiglio draghi in un messaggio inviato al Summit for Democracy ha detto che l’Ue è riuscita a trasformare la pandemia in opportunità
L’esperienza dell’Ue è un ottimo esempio della resilienza delle democrazie.
Nei momenti più bui della crisi, abbiamo avviato il Next Generation EU – un programma di riforme ed investimenti da 750 miliardi di euro finanziato attraverso un’emissione di debito comune. Abbiamo scelto di rimanere uniti e di condividere in maniera collettiva i costi della ripresa.
Abbiamo trasformato la pandemia in un’opportunità per colmare le disuguaglianze di lunga data, migliorare la sostenibilità e promuovere l’innovazione. In sintesi – abbiamo puntato forte sulle generazioni future», così il presidente del Consiglio Draghi nel messaggio inviato al Summit for Democracy
(Fonte: Agenzia VISTA / Alexander Jakhnagiev)
Positivo il bilancio di interventi messi a punto dall’unione Europea per fronteggiare la pandemia, secondo il nostro presidente del consiglio Mario Draghi. Il paese, però continua a essere diviso, intrappolato da un lato dalla disinformazione e dall’altro dal malcontento di alcuni ceti sociali, che oggi, cavalcano quest’onda contrapponendosi alle varie misure messe in campo dal governo.
NextGenerationEU: Cos’è
NextGenerationEU è un’occasione unica per uscire dalla pandemia, trasformare le nostre economie, creare opportunità e posti di lavoro per l’Europa in cui vogliamo vivere.
Il bilancio a lungo termine dell’UE, unito a NextGenerationEU (NGEU), lo strumento temporaneo pensato per stimolare la ripresa, costituirà il più ingente pacchetto di misure di stimolo mai finanziato in Europa. Per ricostruire l’Europa dopo la pandemia di COVID-19 verrà stanziato un totale di 2 018 miliardi di euro a prezzi correnti. L’obiettivo è un’Europa più ecologica, digitale e resiliente.
I buoni propositi e le enormi somme messe in campo devono, però, camminare insieme a una rinascita di alcune zone abbandonate, e bisogna lavorare molto sull’enorme divario fra Nord e sud.
Vi sono, tuttavia, alcune tendenze, come lo Smart working, la nascita di nuove professioni, l’abbandono del posto di lavoro da parte di una percentuale consistente di lavoratori, che andrebbero analizzati a fondo come segnali di un cambiamento.
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