Ecosostenibile, sostenibilità, economia sostenibile, sempre più persone s’interrogano su ciò che non sia devastante per l’ambiente. Nuove forme e formule nascono per salvaguardare il pianeta
Cos’è la finanza sostenibile? è la finanza che tiene in considerazione fattori di tipo ambientale (Environmental), sociale (Social) e di governo societario (Governance), i cosiddetti fattori ESG, nel processo decisionale di investimento, indirizzando i capitali verso attività e progetti sostenibili a più lungo termine.
la finanza sostenibile si basa sul diritto del pianeta a essere rispettato e sul diritto dei cittadini a vivere in un ambiente salutare, ma non solo. Fare investimenti sostenibili, vuol dire sostenere aziende che devono rispettare l’ambiente: la produzione e il conseguente smaltimento devono avvenire nel rispetto dell’ecosistema.
La finanza sostenibile: gli investimenti per il 2023
Per il 2023, l’Autorità europea per la stabilità dei mercati finanziari (Esma) ha inserito la qualità dei dati degli investimenti Esg che hanno la caratteristica di considerare una priorità criteri di investimento come l’ambiente, il benessere della società e la governance. “L’Annual Work Programme 2023 è il primo programma di lavoro sviluppato nell’ambito della strategia dell’Esma per il periodo 2023-2028”, ha affermato la presidente dell’Esma, Verena Ross. Il documento comprende i nuovi programmi della Commissione europea per la ricerca di soluzioni innovative riguardo alle sfide ambientali, energetiche e digitali.
Finanza sostenibile: i settori in cui fare investimenti
La finanza sostenibile indirizza i capitali verso attività e progetti sostenibili a lungo termine. Gli investitori devono tenere conto di alcuni fattori. Tra questi vi sono: quelli di tipo ambientale che includono temi come quelle della mitigazione dei cambiamenti climatici e della transizione verso la neutralità climatica, cioè verso un’economia a emissioni zero; i temi relativi alla salvaguardia della biodiversità, alla prevenzione dell’inquinamento e all’economia circolare.
Inoltre esistono fattori di tipo sociale relative a tematiche come le disuguaglianze e l’inclusione, agli investimenti nella formazione e al benessere della collettività e al rispetto dei diritti umani. Infine, il governo societario delle istituzioni pubbliche e private ha un ruolo fondamentale nell’assicurare che considerazioni di tipo sociale relativi al rispetto dei diritti umani, degli standard lavorativi, della tutela dell’ambiente e della lotta alla corruzione, fanno parte degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.
I principi di investimento Responsabile dell’ONU
Per investire in modo sostenibile si possono applicare diverse strategie.
In base alla classificazione elaborata dall’Eurosif e dai Principi di Investimento Responsabile dell’ONU (UN PRI), le strategie di investimento sostenibili sono:
- di esclusione: si evitano investimenti in imprese o settori se coinvolti in talune attività individuate sulla base di criteri specifici (ad esempio: armi, tabacco, test su animali);
- basate su convenzioni internazionali: si selezionano gli investimenti in base al rispetto di norme e standard internazionali, come quelli definiti dall’OCSE, dall’ONU o dalle Agenzie ONU, tra cui l’ILO e l’UNICEF;
- di integrazione: consiste nell’inclusione esplicita e sistematica dei fattori ESG più rilevanti nell’analisi finanziaria tradizionale: il processo di integrazione si focalizza sul potenziale impatto dei fattori ESG sui rendimenti e sui rischi delle imprese e questo, a sua volta, influisce sulla decisione di investimento;
- di best in class: si sceglie di investire in imprese con i migliori punteggi ESG rispetto alle imprese concorrenti del settore;
- a impatto: si scelgono investimenti in imprese, organizzazioni e fondi finalizzati a generare un impatto socio-ambientale positivo insieme a un ritorno finanziario: si tratta spesso di investimenti specifici, come quelli in micro-finanza o in social o green bonds;
- tematiche: si selezionano gli investimenti che si focalizzano su uno specifico o più temi relativi alla sostenibilità, sociale e/o ambientale (come ad esempio, le energie rinnovabili, l’efficienza energetica o la salute);
- basate su voto e azionariato attivo: si privilegiano imprese in cui gli azionisti cercano di influenzare il comportamento dell’azienda riguardo le tematiche ESG anche attraverso l’esercizio del diritto di voto in assemblea.
Fonte: Buonenotizie
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