Negli Stati Uniti si sperimenta una pillola contro la depressione post partum. La depressione dopo il parto è un fenomeno molto frequente, e in una buona parte delle donne resta anche per tutta la vita. La Food and Drugs Administration (Fda) americana ha approvato la prima pillola per la depressione postparto. Il farmaco funziona più velocemente degli altri antidepressivi e va usato solo per due settimane
Come si legge su ANSA, Zurzuvae, dei Sage Therapeutics Laboratories, è “il primo farmaco orale a essere indicato per il trattamento della depressione postpartum negli adulti”, ha affermato l’Fda in un comunicato. Shock fisico e psicologico che può durare diversi mesi, la depressione postpartum è una situazione grave e potenzialmente fatale durante la quale le donne provano tristezza, un senso di colpa e di inutilità, ricorda Tiffany Farchione, responsabile in psichiatria presso l’Fda.
Ogni anno circa mezzo milione di donne americane soffrono di depressione postpartum. Avere accesso a farmaci per via orale sarà un’opzione vantaggiosa per molte di queste donne che hanno a che fare con sentimenti estremi e talvolta anche pericolosi per la vita, compresi i pensieri suicidi, aggiunge la Farchione. Secondo due studi in doppio cieco citati dall’Fda, i pazienti che hanno ricevuto Zurzuvae “hanno mostrato miglioramenti molto superiori nei loro sintomi rispetto a quelli del gruppo placebo”.
Per gli psichiatri strumento importante ma dovrà valutarlo l’Ema
Il farmaco orale per la depressione post partum, che ha ottenuto l’approvazione dell’autorità statunitense per i farmaci Fda, rappresenta un’importante novità ed un importante strumento di intervento, con aspetti innovativi quali la rapidità d’azione, ma dovrà essere ancora valutato dall’Agenzia europea dei medicinali Ema e dovrà essere prodotta una ulteriore documentazione scientifica al di là degli interessanti studi già pubblicati. Lo afferma all’ANSA la presidente della Società italiana di psichiatria (Sip), Emi Bondi.
L’innovazione di questo nuovo medicinale, invece, sottolinea la presidente Sip, è che si presenta in una versione in pillole e quindi più facilmente utilizzabile. Inoltre, ha una risposta rapida e va assunto per 14 giorni: la risposta è visibile già al terzo giorno di somministrazione, mentre usando gli antidepressivi serotoninergici che si usano oggi nella depressione post partum, dobbiamo aspettare dai 15 ai 20 giorni per avere un effetto”.
Colpite da depressione post partum il 10% delle neomamme. Cosa accade in Italia?
Il nuovo farmaco (zuranolone), chiarisce la psichiatra, “è un neurosteroide, ovvero un ormone che agisce a livello neurologico e rappresenta la versione sintetica di un metabolita del progesterone che è il responsabile degli effetti psichici del progesterone. Il dato su cui ci si basa è che nella gravidanza vi è un aumento degli ormoni progesterone ed estrogeni anche del 10%, con un crollo nel post partum. Sembra che il calo di questi ormoni possa proprio essere alla base, nei soggetti predisposti, dell’insorgenza della depressione post partum”.
Questa, ricorda, è una malattia molto importante che colpisce il 10% delle donne che partoriscono e che nelle forme gravi può portare anche ad atti estremi di suicidio o infanticidio. Anche nelle forme meno gravi resta tuttavia una patologia importante per la donna e per la relazione mamma-bambino che risulta essere fortemente compromessa.
In Italia, le donne colpite da depressione post parto sono circa 100 mila. Circa il 70% delle mamme in Italia, nei giorni immediatamente successivi al parto, manifesta sintomi leggeri di depressione attraverso una forma definita baby blues, con riferimento allo stato di malinconia (blues) che caratterizza il fenomeno. Stati di agitazione, confusione, paranoia, allucinazioni, tendenze suicide o omicide anche nei confronti del bambino.
Depressione post parto, come si affronta in Italia?
Le alternative per prevenire la depressione nelle donne consistono nella psicoterapia, nei corsi post partum e nell’assunzione di ansiolitici sotto controllo medico. Ovviamente, ci sono donne più a rischio. Si tratta di chi ha già avuto episodi di depressione, donne che hanno un rapporto conflittuale con il partner, che vivono situazioni di instabilità, che hanno subito una gravidanza inaspettata ecc. La salute mentale va tenuta sotto controllo, anche prima del parto o in vista di un’eventuale gravidanza.
Sul sito del Ministero della Salute si legge:
Baby blues o stato depressivo?
Il 70-80% delle neomamme sperimenta il cosiddetto “baby blues” che consiste in una certa instabilità emotiva che colpisce la donna immediatamente dopo il parto e nei giorni successivi. Non si tratta di uno stato patologico e non vi è necessità di uno strutturato intervento terapeutico (farmacologico o psicoterapeutico), perché questo stato di disagio tende a rientrare spontaneamente in tempi brevi (circa due settimane).
ll 10-15% delle donne va invece incontro ad un vero e proprio stato depressivo che non tende a scomparire spontaneamente come il “baby blues”; delle madri non trattate il 50% risultano ancora depresse dopo 6 mesi e il 25% ancora dopo 1 anno.
Come prevenire e trattare la depressione post parto
Negli ultimi anni assistiamo a un peggioramento della salute mentale in generale. Poiché è scientificamente comprovato che la depressione è un disturbo prevenibile, diventa importante mettere in campo azioni integrate fra diversi settori e a diversi livelli per favorire l’inclusione sociale e garantire il coinvolgimento dell’intera comunità.
La depressione post partum, se non riconosciuta e trattata, interferisce con la capacità della donna di instaurare un interscambio di comportamenti e di emozioni con il bambino, utili di prevenire le conseguenze negative a lungo termine sullo sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo del bambino.
Nonostante l’elevata frequenza dei contatti con operatori sanitari (ostetriche, infermieri, puericultrici, pediatri) sia prima che dopo il parto, raramente il disturbo è riconosciuto né viene offerto un trattamento.
Programmi di screening per l’individuazione delle donne a rischio di sviluppare depressione post partum, effettuati già in occasione della prima visita con il medico di famiglia o con lo specialista, o, nell’immediato post partum, come parte integrante della valutazione del benessere psicofisico della donna, nonché successivi interventi clinici realizzati in varie regioni italiane, hanno fornito risultati di grande interesse e suggeriscono che diagnosi e interventi terapeutici precoci e strutturati risultano efficaci e ben accettati dall’utente.
Come capire la depressione post parto?
I segnali della depressione postpartum possono essere tanti e differenti. La diagnosi può essere fatta da un sanitario o direttamente rivolgendosi allo psicologo.
Sintomi della depressione post-natale
- Ansia
- Senso di colpa
- Tristezza
- Senso di inutilità
- difficoltà di concentrazione
- Insonnia e disturbi alimentari
- Pensieri suicidari o di morte
- Apatia e mancanza di energie
La prevenzione è fondamentali nei casi di depressione post parto, bisogna agire tempestivamente e affidarsi a professionisti competenti ed affidabili.

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