Napoli, Gesù Nuovo e Orchestra Scarlatti

Ha suscitato grande scalpore, la morte del giovane musicista napoletano, GiovanBattista Cutolo, ucciso con tre colpi di pistola da un sedicenne per futili motivi. Il 6 settembre 2023 si sono tenuti i funerali al Gesù Nuovo di Napoli, e una folla immensa ha riempito la chiesa e la piazza. Anche la musica ha riempito quel vuoto lasciato dalle parole e da sentimenti confusi.

Poi, la musica che l’Orchestra Scarlatti (dove GiovanBattista suonava) ha voluto regalare al giovane scomparso: L’Inno alla gioia di  Beethoven è uno dei pazzi suonati. Il pezzo musicale esprime la visione idealistica di Schiller sullo sviluppo di un legame di fratellanza fra gli uomini.

La nuova Orchestra Scarlatti, Napoli

La Nuova Orchestra Scarlatti nasce dopo scioglimento dell’Orchestra Scarlatti RAI. Il 21 marzo del 1993 è il giorno del debutto all’Auditorium RAI di Napoli, con un concerto diretto da John Neschling, trasmesso sia su Radiotre sia su RAITRE.

La Nuova Orchestra Scarlatti è protagonista di numerosi eventi a Napoli, rassegne, come ad esempio, il “Festival Barocco e…”.

L’Orchestra porta avanti il suo patrimonio di scuola musicale napoletana; inoltre, ha un notevole repertorio che va dalla musica barocca a quella contemporanea, e spesso calca palcoscenici di mezza Europa: Lussemburgo, Berlino, Belgrado.

GiovanBattista Cutolo suonava il corno. Questo strumento è anche chiamato corno francese. La sua evoluzione è avvenuta in tutta Europa e veniva utilizzato prima come segnale di richiamo nelle battute di caccia e introdotto poi come strumento stabile nell’orchestra. Per questo dal 1971, l’International Horn Society ha suggerito di utilizzare semplicemente il termine corno.

Il padre della giovane vittima, il regista teatrale Franco Cutolo, in un’intervista rilasciata a La Repubblica dice – <<Sì, con la mia testa, da qualche ora sono già fuggito via. Andrò in provincia, a Massa Lubrense, non resterò in una città così crudele. Mi hanno sconfitto. Da padre, da uomo di cultura, da sessantenne, sostengo che se una famiglia non ha i requisiti per educare, non deve avere la patria potestà. Solo così si può combattere il degrado morale e la camorra>>.

La cultura è l’antitodo al veleno dell’odio e della camorra. Quest’ultima è anch’essa una cultura, una mentalità e deve essere sradicata, e lo si può fare solo educando. Fra qualche giorno GioGiò, come lo chiamavano gli amici avrebbe dovuto fare un provino per entrare nell’Orchestra di Sanremo.

Il valore del silenzio come forma di rispetto

Bisognava dare più spazio alla musica e meno alla retorica. La musica anche se non accompagnata da parole, sa cosa dire. Riesce a riempire il vuoto lasciato dalle parole. La retorica di alcuni politici presenti oggi, ma assenti da secoli è bastata. Come anche il racconto di due Napoli, come se questo non potesse cambiare. La retorica della Chiesa che generalizza, (che ci vuole) chiamandoci tutti responsabili e colpevoli indistintamente. Bisogna, invece, avere il coraggio di chiamare per nome la camorra. Solo da qui, da questa verità si può sognare il cambiamento. Eh no! troppo facile fare di tutta l’erba un fascio!

Fonte Immagine: sito web Nuova Orchestra Scarlatti

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