In Svezia tornano carta e penna in classe; tecnostress, cosa dice la scienza? (Podcast)

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Giovani e giovanissimi sono nativi digitali. Questo cosa vuol dire? Significa che sono nati con smartphone e tablet tra le mani. Hanno visto i loro genitori, gli adulti pigiare sui tasti. Da una parte tutto ciò è un bene, perché sono sempre aggiornati su tutte le novità del web, e dal punto di vista lavorativo ciò è sicuramente un vantaggio.

Dall’altro lato, invece, studi autorevoli dimostrano i danni della tecnologia in generale, i quali possono essere anche seri. Gli studenti svedesi hanno iniziato l’anno scolastico senza i tablet nelle loro aule. Infatti, nelle scuole sono tornati libri di carta, quaderni e penne che un tempo erano la norma. Tale cambiamento appare subito come una rivoluzione in senso contrario, cioè un’innovazione al contrario, verso il passato. Il nuovo ministro dell’Istruzione, Carlotta Edholm, sostiene che “gli studenti svedesi hanno bisogno di più libri di testo e di meno computer”.

Meno tecnologia in classe

La motivazione di questa decisione si basa sull’indagine internazionale PIRLS del 2021. I risultati hanno mostrato che la capacità di lettura degli studenti svedesi era diminuita, passando da 555 punti nel 2016 a 544 punti. L’eccessivo utilizzo di dispositivi digitali è stato identificato come un fattore chiave dietro questo declino, interferendo con il tempo di riflessione necessario per l’apprendimento profondo. Alcuni pensano che eliminare completamente la tecnologia dalle aule potrebbe rendere le lezioni noiose e non rappresentative della realtà moderna. Per fortuna esistono ancora libri cartacei e carta stampata per reperire informazioni. A scuola, ai miei tempi, un giorno a settimana era dedicato alla lettura di un quotidiano. All’epoca esistevano i TG e i giornali; in effetti, l’informazione era meno raggiungibile, ma con l’aiuto degli insegnanti c’era la possibilità di capirne di più.

Quanti danni fa la tecnologia?

Molti studi dimostrano che un’esposizione prolungata allo schermo digitale può dare fastidio alle persone, soprattutto a livello fisico. I dispositivi digitali infatti, importanti per il lavoro e in molto casi per lo studio, se usati in maniera eccessiva o impropria rischiano di fare danni fisici e psicologici.

Quali sono i rischi della tecnologia?

Parliamo di tecnostress come di logorio a più livelli: sia fisici, con mal di schiena e cervicale, disturbi cardiovascolari sia psichici, come ansia, irritabilità, depressione, apatia, euforia ecc.

Uso della tecnologia, cosa dice la scienza?

La dipendenza dalla tecnologia o tecnostress, in particolare da internet, dai social e dai videogiochi non causano solo ansia e depressione, ma come già detto, i rischi possono essere ben più gravi. La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia o infermità. Questa definizione di salute contenuta nella Costituzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità si lega perfettamente al concetto di benessere organizzativo sviluppato dal professore di psicologia del lavoro Francesco Avallone. Il benessere organizzativo − scrive il professore − si riferisce alla capacità di un’organizzazione di promuovere e di mantenere il più alto grado di benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori in ogni tipo di occupazione.

La tecnologia causa insonnia

I danni da luce blu possono provocare danni alla vista. Per fortuna ci sono rimedi a questo, come delle speciali lenti e schermi protettivi. Infatti, la luce blu degli schermi, avendo una lunghezza d’onda corta e una maggiore frequenza ed energia, può provocare occhio secco, rossore, affaticamento agli occhi, oltre che mal di testa e disturbi del sonno. Una delle maggiori cause di insonnia è appunto l’utilizzo prolungato di dispositivi elettronici. Infatti, gli esperti sconsigliano di utilizzarli durante le ore serali. Il motivo è semplice. La mente continua a restare sveglia se utilizza la tecnologia, cioè se è a contatto con schermi luminosi. Il cervello viene continuamente stimolato da immagini, colori e scritte luminose.

La luce blu a breve lunghezza d’onda è in grado di stravolgere completamente i cicli circadiani che regolano sonno veglia. In altre parole, la luce blu degli schermi induce un ritardo di fase circadiano, sopprimendo il rilascio di melatonina e alterando, di conseguenza, la qualità del sonno con aumento di vigilanza e di attività cognitiva (Patil et al., 2019).

Sarebbe buona norma, infatti, lavorare o utilizzare tablet e telefoni non oltre le 19.

In questo modo, diamo la possibilità alla mente di raggiungere un grado di quiete, che renderà l’addormentamento più semplice.

Quali potrebbero essere le alternative alla tecnologia? Ebbene, un libro cartaceo può diventare un buon amico e compagno di viaggio, e allietare molte serate. Inoltre, siccome siamo stati bambini, osserviamo loro. Raccontare e ascoltare storie è un’altra alternativa alla tecnologia. Il mondo dei podcast, ad esempio è esploso. E anche gli audio si possono ascoltare solo da un dispositivo, almeno non è necessario guardare lo schermo. Esistono audiolibri, oltre ai podcast, che si possono ascoltare gratuitamente anche su questo blog.

I mandala da colorare sono un ottimo anti stress e piacevole passatempo. Infine, dedicarsi alla collezione di francobolli, di scatole di fiammiferi o a tutto ciò che possa suscitare in noi un sano interesse sono valide alternative ai danni della tecnologia.

Leggere un libro cartaceo, dicevamo, senza escludere riviste o quotidiani cartacei, è questa un’ottima scelta, che rende partecipe il cervello senza schiavizzarlo.

A tal proposito, il nostro blog ha introdotto la sezione Tabloid, che sarà arricchita con Pdf scaricabili e stampabili, per dare la possibilità, a chi lo desideri di leggere notizie e curiosità comodamente in forma cartacea. Per far riposare la mente, stimolarla e allo stesso tempo creare una partecipazione più attiva.

Utilizzo di carta e penna

Molti non ci rinunciano. Infatti, amano girare con un diario o un taccuino per annotare cose da ricordare, impegni o semplicemente appunti, che possano ispirare.

Comodi e maneggevoli, diari, quaderni, taccuini. La moda di scrivere pensieri e riflessioni non passerà mai.

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