Zucchero filato e la storia di Kin (Podcast)

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All’essere umano fanno paura due cose: la morte e la diversità.

Un bambino di dodici anni si cala da un albero, e approfittando della distrazione del venditore di zucchero filato, sfila un bastoncino dal bancone. Kin ha undici anni, è orfano, arrivato in Italia su un barcone dalla Libia tre anni fa. 

Quella soffice nuvola di zucchero è deliziosa. Ne vuole ancora. Allora il ragazzo si prepara per una nuova incursione; il venditore tra quattro secondi si abbasserà per prendere lo zucchero da mescolare nel contenitore.

Aspetta ancora un po’, ecco ora! Ma qualcosa, questa volta va storto…

Una ragazzina grida – A ladro! a ladro! Kin perde l’equilibrio e cade con un gran tonfo sul terreno umido. Si tira su ancora dolorante, e inizia a correre. Il ginocchio brucia.

Si fa strada tra una folla di turisti, s’infila in un vicoletto stretto e corre, entra in un cancello, ma qualcosa di appuntito lo graffia. Non si ferma ancora, sa che se lo prendono sono guai.

Si ripara dietro un muro per riprendere fiato. Intanto, ascolta voci concitate, rumori indistinti. Respira ancora affannosamente quando una voce pacata irrompe in un silenzio irreale – Questo è tuo?

Kin alza lo sguardo e riconosce il suo bastoncino di zucchero. Poi, i suoi occhi osservano scarpe lucide, mani curate, un orologio al polso, occhiali scuri. Perché scappi? domanda l’uomo in giacca e cravatta. Impaurito e spaesato, Kin non risponde. Nella sua testa pensa che qualsiasi cosa dirà è spacciato. Voglio solo aiutarti! – continua la voce.

Ho l’auto proprio qui, se entri, non ti troverà nessuno. Fuori dall’abitacolo con i vetri oscurati, Kin ascolta. Ancora lo cercano – è andato di qua, no di là. Meglio dividerci.

Stretto in un angolo, nei suoi pensieri e tra le sue paure, Kin guarda l’uomo, il suo salvatore che gli chiede come si chiama e cosa gli sia successo. L’uomo ascolta in silenzio, e poi inizia a parlare.

Posso aiutarti, lavoro in una casa che accoglie bambini della tua età. Organizziamo attività ricreative, partite di pallone. I ragazzi vanno a scuola, fanno sport, passeggiate. Tutto gratis. L’unica cosa che bisogna fare per entrare è sottoporsi ad alcuni esami e controlli medici, che ci assicurino che tu non abbia nessuna malattia.

Se entro in quella casa, potrò essere finalmente normale. Tutti mi tratteranno come un umano. Nessuno più mi vedrà come feccia.

Dodici anni dopo…

Il sindaco è in ritardo di trenta minuti. Il dottore e i consiglieri, la direttrice del centro sperimentazioni cliniche, suo marito, vice segretario attendono e si osservano impazienti. Il primo cittadino arriva e non perde tempo: – Vengo subito al dunque.

Intanto, il comitato scientifico del dipartimento Ricerca e sviluppo degli ospedali CNDM riuniti, il sottosegretario alla Salute, l’assessore ai servizi sociali, il direttore del centro accoglienza discutono, mentre attendono notizie sulle decisioni che saranno prese negli uffici comunali.

Credo sia arrivato il tempo di un cambiamento – Esordisce il sindaco . La situazione è diventata insostenibile. La decisione di dividere la città in due è stata dettata da circostanze diverse diversi anni fa, ora i tempi sono maturi e la situazione è sotto controllo. Quindi possiamo aprire i cancelli.

A queste parole, un brusio sempre più fitto si alza nella sala. Non sono come noi, al contrario, bisognerebbe pensare a nuove soluzioni di isolamento. Quegli individui potrebbero passare nella parte sana della città, senza che nessuno possa fare nulla.

Sono i nostri figli che, incuriositi hanno cercato di oltrepassare il confine – obietta il sindaco.

Un gruppo di ragazzi chiusi da una parte delimitata da cancelli invalicabili, suscita in chiunque curiosità.

Purtroppo, non è bastato insegnare ai nostri figli ad essere prudenti, a non fidarsi di chi è diverso da noi. No, loro sono curiosi, fanno domande: Cosa nascondono quei ragazzi dall’altra parte dei cancelli? Perché non possono frequentare le nostre scuole?

I DER possono finalmente uscire dal ghetto

La decisione è presa. I cancelli saranno aperti, e i ragazzi confinati potranno inserirsi nelle scuole dei ragazzi normali. Ciò avverrà con gradualità. Solo le autorità sono a conoscenza di quanto avvenuto dall’altra parte dei cancelli, in quella grande casa di accoglienza. L’accordo con i DER, prevede che frequentino le scuole “normali” , che si sottopongano periodicamente a controlli ed esami, e soprattutto che non parlino con nessuno di quanto accaduto nella casa.

L’entrata dei ragazzi nella scuola è accompagnata da polemiche da una parte e curiosità dall’altra. Kin è il leader del gruppo, e a guardarli bene quei ragazzi hanno qualcosa di strano, di inquietante.

Pam, figlia della direttrice del centro sperimentazioni cliniche è decisa a difendere il fratellino e la sua famiglia da quei mostri. E quando assiste per caso a una scena nei corridoi della scuola, mentre è in corso la presentazione nell’aula magna, non ha più dubbi. Uno del gruppo sta male, e gli altri gli iniettano qualcosa, poi entrano nei bagni per nascondere quella roba. Droga, violenza e chi sa che altro ancora fanno di terribile questi DER. Sono proprio dei mostri.

Intanto…

La terra dei fuochi brucia ogni giorno, le fiamme sono arrivate al cuore delle città. Di notte la gente scende in strada con contenitori d’acqua per difendere le proprie abitazioni. Ogni giorno, l’aria è irrespirabile, la polvere copre ogni cosa. Centinaia di volontari offrono assistenza per le strade. Ospedali pieni, si cercano nuovi spazi per la sepoltura di chi non ce la fa.

L’indignazione nel paese è il sentimento più diffuso. Sale dal basso e si diffonde ovunque. Anche chi non aveva mai aperto gli occhi su quanto accadeva, ora prende coscienza del dramma, con la prova tangibile e non più confutabile. La vergogna copre ogni cosa, come la cenere che piove ininterrottamente dal cielo.

Le notizie arrivano al governo centrale, che non può più fare finta di nulla. I politici non rilasciano più interviste, non parlano ai microfoni delle emittenti, sembrano essere scomparsi nel nulla. Alcuni giornali e video trasmessi sui social documentano il disastro che sta avvenendo, la nuova peste, la catastrofe annunciata.

La radio trasmette una notizia: Un gruppo di giovanissimi chiamati DER, tenuti confinati per oltre dieci anni dietro muri e cancelli stanno organizzando proteste e girano video su quanto accade. 

Un passo indietro: Cosa accadeva nella casa di accoglienza?

I DER per dieci anni sono stati sottoposti a esperimenti scientifici, che consentissero di realizzare un vaccino che rendesse immuni da inquinamento, roghi tossici e smog. 

Dieci anni di, esami e controlli, sperimentazioni. Ai ragazzi, selezionati tra immigrati non regolari e orfani, veniva iniettato il vaccino. Nei tre giorni successivi erano chiusi in una camera, per osservare eventuali reazioni, proprio come si fa con le cavie.

Ogni volta, il vaccino subiva modifiche, in base a quanto osservato. Ora si studiava il modo per eliminare gli effetti collaterali, che erano tanti. 

Ipersensibilità, i DER piangevano all’improvviso, e oltre ogni limite, svuotandoli e producendo una totale assenza di umanità. Intelligenza al di sopra della norma. Aggressività, era necessario iniettare un siero che li tenesse a bada, a intervalli di circa sette ore. Insonnia, non avevano alcun bisogno di dormire.

I DER nella terra dei fuochi

Un gruppo DER visita la sede di un importante testata giornalistica che controlla uno spazio sul web, frequenze radio e tv, trovandola vuota. Kin organizza un team di lavoro e così prendono avvio notiziari, trasmissioni radiofoniche 24h, stampa e distribuzione quotidiani, aggiornamento di testate giornalistiche on line. Le notizie corrono veloci e diventano di dominio pubblico. Nel resto del paese esistono situazioni simili, e l’indignazione cresce.

Una straordinaria trasformazione sembra imminente, una svolta indispensabile. Ora che uomini piccoli come topi, giornalai, conigli e politici incapaci sono scappati è il momento che il mondo sia governato dal vero bene.

Gli organi di Stato sono travolti dall’eco di ciò che sta accadendo nella ex Campania felix. Infatti, Il governo non si riunisce in parlamento da oltre tre mesi. Alcuni giornalisti ed emittenti televisive non trasmettono più, il caos regna tra le strade.

L’agenzia per l’ambiente istituita dai DER inizia a bonificare le zone e a spegnere gli incendi. Le fila dell’esercito militare si ingrossano di migliaia di volontari; per figure squallide, personaggi subdoli, miserabili piromani, assassini, deturpatori del creato, nemici della verità, dittatori sanguinari non c’è più scampo sulla faccia della terra.

Le associazioni, si riuniscono in un’unica agenzia di protezione dell’ambiente. Migliaia di avvocati lavorano insieme verso un unico obiettivo: assicurare i responsabili del disastro alla giustizia.

La questione si allarga e diventa un problema nazionale. Società di fossili, grandi multinazionali petrolifere, politici corrotti, esponenti di spicco della malavita finiscono in tempi brevi in galera. Grazie ai DER, che lavorano giorno e notte, nuove soluzioni arrivano nel campo della giustizia, delle decisioni politiche, del potere esecutivo. Si aprono i cancelli del carcere per migliaia di responsabili, si costruiscono anche nuove prigioni. Si confiscano beni immobili e conti correnti.

Le multinazionali fossili, i gestori di impianti di smaltimento materiali tossici risarciscono i danni economici e ambientali attuali e futuri. Quelli derivanti dai cambiamenti climatici a cui hanno significativamente contribuito con la loro condotta negli ultimi decenni, pur essendo consapevoli degli impatti sul clima e sull’ambiente delle proprie attività. Pur sapendo di nuocere alla salute delle persone, pur sapendo di assassinare.

La giustizia arriva anche ai responsabili dei roghi, sia agli esecutori materiali sia ai mandanti, e poi ai trafficanti di rifiuti speciali, ai proprietari di isole ecologiche, impianti di stoccaggio e trattamento rifiuti, ai responsabili (mai accertati) dell’incendio di industrie di materiali tossici.

I DER non sono più umani, dopo i numerosi trattamenti ricevuti in laboratorio. Ed è incredibile, come siano stati, nonostante tutto, i veri artefici di un cambiamento senza precedenti. Una grande riflessione, come una presa di coscienza collettiva nasce in tutto il paese. Si diffondono nuove idee e ideali, e il concetto di umanità è sotto esame. Come sia stato possibile che esseri non umani abbiano salvato il mondo è ancora un mistero.

Epilogo

Pam, suo fratello e tutti i loro coetanei “normali” hanno saputo la verità. La ragazza ha dovuto affrontare una realtà crudele: quella di avere due genitori mostri, responsabili di crimini atroci. E’ arrivato il tempo delle scelte. E la coerenza anche se spietata è di gran lunga migliore dell’ipocrisia.

La riqualificazione delle aree distrutte dai veri mostri continua ancora oggi. Per le generazioni future, per dare dignità a ogni essere umano, nasce finalmente il parco nazionale più grande del mondo.

Nuove specie di piante e fiori ripopolano il meraviglioso polmone verde che emana aria pura e incontaminata per tutti gli esseri viventi. Kin e i DER continuano a lavorare per il bene di tutti. E l’umanità è impegnata nella perenne ricerca della sua umanità.

Quest’ultima è stata ingiustamente strappata ai DER in laboratorio. Gli umani invece l’hanno smarrita nella folle corsa all’inutilità, l’hanno svenduta e oggi, insieme ai fiori, si coltiva anche la speranza di ritrovarla.

Dopo il podcast, il testo integrale dell’articolo – Oasi naturalistica: la straordinaria trasformazione della terra dei fuochi in prestigioso parco nazionale – pubblicato su Corriere di San Nicola

Fonte immagine: viaggi-usa

Oasi naturalistica: La straordinaria trasformazione della terra dei fuochi in prestigioso parco nazionale – articolo pubblicato su corriere di San Nicola il 2 ottobre 2023

Ormai ne parlano giornali e riviste di tutto il mondo; si tratta di un evento unico e senza precedenti nella storia dell’umanità.

E’ la notizia più battuta in assoluto dalle agenzie, quella con più like e con miliardi di visualizzazioni.

Sono stati impiegati 50 milioni di euro per trasformare la terra dei roghi tossici in un immenso parco naturale dove fiori, numerose specie di piante e animali selvatici hanno sostituito sostanze chimiche e rifiuti tossici.

Discariche a cielo aperto, intere zone dove lo smaltimento di rifiuti tossici e i continui roghi avevano lasciato solo distruzione sono state trasformate in meravigliose oasi naturali.

Come è stata realizzata questa meravigliosa metamorfosi? Ecco tutti i dettagli, le vicende e le storie che hanno permesso questo miracolo.

“Zucchero filato – La storia di Kin” – Antefatti

All’essere umano fanno paura due cose: la morte e la diversità.

Un bambino di dodici anni si cala da un albero, e, approfittando della distrazione del venditore di zucchero filato, sfila un bastoncino dal bancone. Kin ha undici anni, è orfano, arrivato in Italia su un barcone dalla Libia tre anni fa. Quella soffice nuvola di zucchero è deliziosa. Ne vuole ancora. Allora il ragazzo si prepara per una nuova incursione; il venditore tra quattro secondi si abbasserà per prendere lo zucchero da mescolare nel contenitore.

Aspetta ancora un po’, ecco ora! Ma qualcosa, questa volta va storto…

Una ragazza grida: Al ladro! al ladro! Kin perde l’equilibrio e cade con un gran tonfo sul terreno umido. Si tira su ancora dolorante e inizia a correre…

Il resto della storia della nascita del parco nazionale più grande del mondo si può continuare a leggere su lifestyleslow.com, disponibile anche in versione Podcast (racconto) – nella sezione “Podcast e Video”.

Lungo P.S.

“La straordinaria trasformazione di una landa desolata e tossica in un parco nazionale” è il titolo di un articolo apparso sul “National Geographic” , che descrive un’opera di risanamento realmente avvenuta (è ancora in atto) in un angolo del Parco nazionale della Cuyahoga Valley e in diverse altre zone (discariche ecc.) degli USA ad opera del National Park Service (NPS), l’agenzia federale statunitense incaricata della gestione dei parchi nazionali.

Un’opera realizzata sul serio

Il lavoro dell’agenzia statunitense trasforma zone tossiche -residui delle attività di estrazione di carbone, trivellazione petrolifera o smaltimento di rifiuti pericolos-  in oasi naturali sicure e godibili.

Il Grand Canyon, infatti, un tempo ospitava una miniera di uranio, nella sua parte più meridionale; siti di estrazione di rame e arsenico inquinavano quello che oggi è il Joshua Tree National Park. I parchi nazionali sono aree in crescita, in evoluzione, alle quali nel tempo si sono aggiunti nuovi lotti di terreno che hanno richiesto interventi di risanamento.

L’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente. Il peso e il ruolo dell’informazione.

Dopo che il fiume Cuyahoga (molto inquinato) prese fuoco per la 13° volta il 22 giugno del 1969, riviste tra cui il Time e National Geographic pubblicarono articoli e servizi fotografici con tutti i dettagli sulla crisi ecologica di quella vasta area.

L’indignazione nazionale spinse Cleveland al centro di un nuovo movimento ambientalista americano, contribuendo alla creazione dell’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente (Environmental Protection AgencyEPA) nel 1970 e all’approvazione del Clean Water Act (la legge federale degli Stati Uniti che regola l’inquinamento delle acque) nel 1972.

Il presidente Ford nel 1974 firmò il disegno di legge che istituiva la Cuyahoga Valley National Recreational Area. All’epoca l’area non aveva i requisiti per poter entrare nell’elenco dei National Park.

Nel 1985 il National Park Service ha acquistato la discarica di Krejci per bonificarla e includerla nell’area ricreativa. Siccome l’area era piena di materiali tossici, è stata aperta una causa contro grandi aziende che erano potenzialmente responsabili (fra queste Ford, Chrysler, GM, 3M, Chevron ed altre).

L’accordo che ne è scaturito (e il risarcimento economico dei responsabili) ha permesso la rimozione dei detriti e materiali tossici, con la tanto attesa bonifica dell’ intera area. Nel 2000, finalmente, è stato istituito il parco nazionale. Quest’ultimo ha contribuito alla riqualificazione di un’area degradata, rendendola un polmone verde a disposizione degli abitanti della vicina metropoli.

“Zucchero filato – La storia di Kin” è liberamente ispirato al romanzo

“The Truth untold – La verità nascosta” libro rivelazione bestseller di Rokia, Clarine Jay

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