Il tema della salute mentale è ancora marginale nei dibattiti pubblici, e soprattutto nella politica. Infatti, è quest’ultima che dovrebbe mettere in campo soluzioni adeguate per combattere un fenomeno, che purtroppo sta dilagando, soprattutto tra i giovani. E allora, sembra che le soluzioni o almeno le proposte arrivino dall’Europa.
Il Parlamento europeo chiede una strategia europea a lungo termine sulla salute mentale per migliorare l’accesso ai servizi di cura nell’Unione, in particolare per i gruppi vulnerabili, e per aumentare sensibilizzazione e comunicazione in modo da combattere lo stigma.
Lo ha deciso approvando una relazione sul tema con 482 voti favorevoli, 94 contrari e 32 astensioni. L’Eurocamera stima che 150 milioni di europei vivano con un problema di salute mentale. I deputati chiedono quindi alla Commissione di elaborare una strategia europea per la salute mentale a lungo termine, completa e integrata, basandosi sulla sua recente comunicazione.
Affermano tra l’altro che la salute mentale e il benessere dipendono da una combinazione di fattori socioeconomici, ambientali, biologici e genetici e che qualsiasi persona, in qualsiasi momento della propria vita, può diventare più suscettibile a un peggioramento della salute mentale. Infatti, crescono i casi di depressione e ansia.
È necessario un “approccio di salute mentale in tutte le politiche“, sostengono quindi, per prevenire, affrontare e mitigare l’impatto delle condizioni di salute mentale. Le dinamiche e gli aspetti della salute mentale sono molti. Secondo il mio personale parere, i personaggi che occupano posti di prestigio e potere dovrebbero avere molta cura della loro salute mentale. Purtroppo, a volte si assiste a deliri di onnipotenza o abusi di potere. Purtroppo, gestire un potere non è mai semplice, ed è per questo che bisognerebbe avere un supporto psicologico. Non bisogna dimenticare, che i leader hanno nelle loro mani intere popolazioni; basti pensare alle guerre che scatenano. Israele e Ucraina sono l’esempio lampante di potere in mano a personaggi con squilibri mentali.
I parlamentari europei chiedono alla Commissione e ai governi dell’Ue di promuovere iniziative per combattere lo stigma, l’esclusione e la discriminazione delle persone con problemi di salute mentale, con il coinvolgimento di comunità, personaggi pubblici, politici, istituzioni pubbliche, governi e persone con esperienza vissuta. Tutti i cittadini dell’Ue, secondo i deputati, devono avere accesso all’intera gamma di servizi di salute mentale di qualità, senza difficoltà finanziarie e amministrative.
Fonte: ANSA

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