Come fare testamento

Le leggi che riguardano i lasciti di immobili o altri beni sono diverse, e suscettibili di interpretazione, soprattutto quando si verificano dei casi particolari. Spesso si possono incontrare tante difficoltà, riguardo alla presenza di eredi o diritti di usufrutto, comproprietà e così via.

Alcune volte si parla di testamento e eredità in altri termini, ben diversi da come si pensa comunemente. Insieme ai beni accumulati e sudati durante la propria esistenza, spesso (non sempre) si lascia un testamento morale, un’eredità che va oltre i vincoli di sangue e i beni materiali, è il ciclo naturale della vita che si compie. Si possono consegnare ricordi eterni, si dice che si prova più gioia nel dare che nel ricevere, in ogni caso è mai possibile dare a qualcuno quello che non ci appartiene veramente o quello che non siamo.

Non è necessario essere in procinto di passar a miglior vita, per decidere di fare testamento, anzi è sempre la decisione più giusta, ma bisogna studiare con attenzione cosa prevede la legge in merito alle nostre intenzioni, molti, infatti pensano, sbagliando, che basta redigere un testamento per mettere le cose a posto. Nella maggior parte dei casi, però, proprio per la presenza di testamento si innescano le peggiori guerre in seno alla famiglia. In ogni caso, in assenza di un testamento, non viene rispettata la volontà del defunto, perché i suoi beni sono distribuiti agli eredi, e in assenza di questi ultimi addirittura allo Stato, in base a ciò che stabilisce la legge.

Quanti tipi di testamenti esistono? Il testamento olografo, il testamento segreto e il testamento pubblico.

  • Il testamento olografo è quello scritto su un foglio di carta di proprio pugni, con data e firma. Questo tipo di testamento può restare segreto e custodito dal testatore. Il vantaggio del testamento olografo è che non ha costi, lo svantaggio è che quando viene ritrovato potrebbe essere modificato o addirittura distrutto, da chi non ha interesse che venga eseguito. Il problema può essere risolto redigendo due copie del testamento, consegnandone una ad un notaio.
  • Il testamento segreto viene custodito dal notaio, senza che nessuno lo sappia; le modalità sono quelle del testamento olografo, solo che viene richiuso in una busta sigillata e dato in custodia ad un notaio, in presenza di due testimoni. ;
  • Il testamento pubblico è un vero e proprio atto notarile, redatto davanti ad un notaio con la presenza di due testimoni. Sicuramente il testamento pubblico offre più garanzie, perché redatto seguendo le procedure e le norme che la legge prevede in materia. In tutti i casi, un testamento può essere sempre revocato oppure annullato o modificato in qualsiasi momento dal testatore.

In ogni caso, prima di procedere alla redazione di un  testamento bisogna rispettare quattro punti fondamentali:

  • Stilare un testamento semplice e breve, per evitare dubbi e cattive interpretazioni;
  • Inserire in una lettera separata dal testamento, sempre i motivi delle proprie decisioni, argomentandoli con il proprio pensiero, raccomandazioni, una dichiarazione o confessione rivolti agli eredi;
  • Identificare con la massima precisione gli eredi (o Associazioni, Enti benefici ecc.), con tutti i dati possibili: nome e cognome, codice fiscale, indirizzo. In pratica, non vi devono essere dubbi sull’identità degli eredi, qualsiasi dato può servire (per evitare omonimia ecc.);
  • Nomina di un esecutore testamentario (che può essere un legale, un notaio o persona di fiducia), il quale provvederà ad eseguire materialmente le volontà contenute nel testamento, a liquidare le spese legali e fiscali, ad incassare eventuali crediti in sospeso, a gestire immobili o altri beni (azioni, polizze, investimenti ecc.)

Testamento ed Eredi: Come funziona?

Quello del testamento è un tema delicato, infatti, spesso non è sufficiente aver redatto un testamento per esprimere la propria volontà se ci sono altri eredi, al di fuori della persona designata a ricevere i beni. In realtà, quando si fa testamento, il testatore decide solo per una quota di tutto il patrimonio, che corrisponde a circa il 50% o anche meno. Nel caso in cui vi siano eredi legittimi, come il coniuge, altri figli o anche i genitori, questi ultimi sono legittimari del patrimonio, per cui a loro spetta la quota che eccede un quarto o la metà. In molti casi, infatti, il testamento viene impugnato dagli altri eredi e inizia una causa che può durare anche anni.

Nel caso in cui non vi siano figli, il patrimonio del defunto spetta al coniuge e una quota a fratelli, sorelle e genitori se ancora in vita. Il discorso cambia per le persone non sposate e senza figli; infatti, questo è l’unico caso in cui si può scegliere liberamente i propri eredi. 

 

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