Cucina napoletana: piatti e tradizione

La tradizione della cucina napoletana è antichissima e nel corso dei secoli ha respirato molte influenze. Napoli ha subìto diverse dominazioni, da quella francese a quella spagnola, ma le radici della cucina napoletana affondano nel periodo greco romano.

Incontro, dunque, di diverse culture, ma anche contaminazione, tanto che si possono distinguere due tipi di cucina napoletana: una legata di più al territorio e ai suoi prodotti, l’altra più raffinata e con un respiro internazionale.

Nel Medioevo, addirittura, a inizio Trecento fu scritto il primo libro di cucina, da un cortigiano di Re Carlo II d’Angiò, con influenze della cucina francese, ma anche araba, spagnola e con spunti di diverse regioni italiane. In tempi passati eravamo abituati a vedere le nostre nonne in cucina, oggi, mangiare è diventata una cultura; non si contano libri e trasmissioni televisive. Nuovi e vecchi chef sperimentano, creano e rivisitano l’antica tradizione culinaria.

A Napoli, oltre alle bellezze del territorio, come il mare e i monumenti, conviene visitare anche qualche ristorante, oppure fare provvista dei migliori prodotti tipici napoletani. La mozzarella di bufala, per cominciare, il Casatiello, la pizza rustica, la pizza Margherita, Salsiccia e friarielli, ma l’elenco e lunghissimo. E non parliamo della pastiera, delle sfogliatelle e del Babà.

Alcuni piatti tipici della cucina napoletana e gli ingredienti

Salsiccia e friarielli (broccoletti verdi), simili alle cime di rapa

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Questo piatto va stufato in padella con olio e aglio. La ricetta che Giallozafferano ci propone è la seguente:

Prima di tutto si devono pulire i frairielli, la parte forse un po’ più noiosa. Si fanno poi stufare in padella per pochi minuti dopodiché si saltano in padella con aglio, olio e peperoncino.

Le salsicce possono essere cotte assieme ai friarielli, se vengono sbriciolate e private del budello, avendo gli stessi tempi di cottura. Altrimenti, se preferite servirle intere, si cuociono in una padella a parte per poi ultimare la cottura assieme ai friarielli così da insaporirsi alla perfezione.

In questa ricetta è preferibile usare salsicce suine che sono più succose e saporite ma sono ottime anche quelle di pollo oppure la luganega.

Salsiccia è friarielli è un ottimo ripieno per un panino ed esiste anche la pizza salsiccia e friarielli. 

Altri piatti della cucina napoletana sono pasta e patate con la provola, pizza fritta (ripena di ricotta, salame e mozzarella), zucchine alla scapece, Melanzane a funghetto, panzarotti di patate. Vale la pena farsi un giro sul web per scoprire le ricette della cucina napoletana, o meglio ancora visitare Napoli  e qualche posticino giusto per gustare i veri sapori della tradizione napoletana. Antica Osteria Pisano si trova a Piazzetta Crocelle ai Mannesi, nel quartiere Forcella, uno dei più antichi di Napoli. Qui si possono gustare baccalà arrosto, fritti di panzarotti e ricotta, parmigiana di melanzane, panna cotta e babà. A via dei Tribunali c’è da Carmine ai tribunali, qui la scelta è vastissima: Parmigiana, sautè di cozze, mezzanelli al pomodorini e tanto altro. A Piazza Municipio e al molo Beverello si trovano altri ristoranti e trattorie che offrono piatti tipici a prezzi ottimi. I piatti che il visitatore può trovare sono troppi per elencarli tutti: linguine agli scampi o al cartoccio, spaghetti ai frutti di mare. E’ d’obbligo farsi consigliare, per un’incursione culinaria, che diventerà una meravigliosa esperienza per tutti i sensi. Per quanto riguarda la pizza, a Napoli è difficilissimo mangiare una pessima pizza. La zona del centro è piena di pizzerie, ma anche altre zone come Mergellina e il Vomero, oppure Corso Secondigliano, dove fanno un’ottima pizza napoletana.

I vini campani da abbinare alla cucina napoletana

Anche qui la scelta è vastissima: Aglianico del Taburno, Campi Flegrei, Taurasi Doc, Greco di Tufo Docg, Fiano di Avellino, Gragnano e altri. Negli ultimi anni sta crescendo l’interesse per l’Alto Casertano – nei  pressi di Caiazzo – grazie a Casavecchia e ai due Pallagrello Bianco,  per la buona struttura e l’avvolgente morbidezza, e il Pallagrello Nero dalle cui uve si ottengono ottimi vini rossi e rosati.

Anche la zona del Cilento presenta molti vini interessanti, Amalfi,  Ischia e la penisola sorrentina. Una buona produzione di vini avviene anche nella zona dei paesi vesuviani. Di solito, la carne si accompagna ai vini rossi, ma è possibile anche fare qualche eccezione, se il palato non protesta. D’altra parte in cucina è tutto permesso, o quasi, sempre se i grandi chef non si arrabbiano.

 

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