Via Margutta a Roma è sempre stata la casa degli artisti, anche se nel 1917 ebbe un rilancio, quando Picasso si trasferì in questa strada, durante il suo primo viaggio in Italia. La storia di questa strada, che sembra un’oasi, è antichissima. Frequentata da artisti da tutta Europa, la presenza di orti e giardini le dona un aspetto artistico e internazionale. Da secoli artisti di varia statura hanno installato le loro botteghe e laboratori. Sembra di essere lontani dalla città caotica e rumorosa, forse, proprio alla presenza del verde. L’aria quasi incontaminata di Via Margutta ha ispirato tanti artisti del Rinascimento. Fu Papa Paolo III, eliminando le tasse per le botteghe, a favorire l’insediamento di molti artisti. A via Paolina, tra il 1594 e il 1595, si trasferì il paesaggista Paul Brill; Dal 1606 e il 1608 vi abitò Pieter Paul Rubens, allora appena trentenne: il pittore cominciò il suo viaggio in Italia nel 1600, andando prima a Venezia, per studiare i maestri del colore (Tiziano, Veronese, Tintoretto), poi passò a Mantova, sotto l’egida del duca Vincenzo I Gonzaga, che lo nominò pittore di corte. Il primo viaggio a Roma risale al 1601, dove poté cimentarsi nello studio dell’antico, ma anche nella copia dei grandi artisti, quali Michelangelo e Raffaello, e confrontarsi anche con i suoi contemporanei, Carracci e Barocci. Sempre per il duca di Mantova, Rubens si trasferì in Spagna, per tornare a Mantova nel 1605, e poi a Roma nel 1606, quando si trasferì, con il fratello Philip, in via Margutta.
I primi artisti che popolarono la zona furono fiamminghi e olandesi; la strada degli artisti ha conosciuto alti e bassi. Qui l’architetto Pietro Lombardi progettò una fontana, chiamata Fontana delle arti dal particolare basamento triangolare.
Federico Fellini aveva la residenza proprio in Via Margutta, e da qui sono passati non solo pittori ma anche poeti e scrittori come Emile Zola a Gabriele d’Annunzio, Elsa Morante e Alberto Moravia. Ancora musicisti e scrittori, come Giacomo Puccini, Pietro Mascagni e Richard Wagner.
L’Associazione Cento pittori Via Margutta ha una storia che continua da ben sessantacinque anni.
La tradizionale mostra di Via Margutta è nata nel 1953,nel pieno della “Dolce Vita” celebrata da Federico Fellini, grazie ad alcuni pittori che nel dopoguerra si riunirono e decisero di dar vita ad una strada che da sempre era stata il rifugio naturale di pittori, scultori, poeti, musicisti ed artigiani. In questo clima di grande fermento artistico prese il via la prima edizione della rassegna “Fiera d’arte in Via Margutta”, una delle poche esposizioni su strada destinata a diventare, col tempo, un appuntamento fisso sia per gli appassionati e i critici d’arte che per i romani e gli stranieri.
Oggi Via Margutta è un museo e una galleria a cielo aperto, grazie anche a Elisabetta Martinez, che lavora su forme archetipe, misteriose figure primitive e simboliche che appaiono su fondi informali: tracce, impronte di divinità senza tempo, definite da estese e ricche campiture di colore.
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