Quando sento parlare di crisi, la prima parola da associare che mi viene in mente non è economia, ma valori, crisi dei valori. L’unica vera crisi credo sia quella, c’è una fame di valori talmente grande di questi tempi da invadere tutti i campi della vita, da quello sociale e lavorativo a quello economico e politico.
Viviamo una crisi di valori con pochi precedenti; non amo frasi del tipo: senza precedenti, quello che è successo adesso non è mai accaduto, nulla sarà mai come prima. Innanzitutto, studiando un po’ di storia, ci si accorge che ne sono successe di cose nei secoli dei secoli: Pandemie, epidemie, guerre, rivoluzioni, miseria, peste, colera, bombe atomiche, emergenze ambientali ed economiche, eppure, l’uomo è ancora qui su quella stessa terra, sopravvissuto, forse, ma vivo.
Sembra che non cambi mai nulla
A volte, fa piacere scoprire che in mezzo alla foresta, vive un sottobosco silenzioso di buone intenzioni, di piccole grandi azioni, che regalano ancora tanta speranza a questa umanità che cerca a tutti i costi la distruzione.
Una cooperativa sociale, nata nel Nord Italia, promuove diversi progetti fra cui l’Università del bosco, il Museo di comunità e il Crazy Bosco; non è un caso se il sito web si chiama liberisogni.org –
Nel sito della cooperativa si legge: Questa crisi non è solo economica; c’è una carenza di relazioni, modelli e orizzonti culturali.
Sullo sfondo c’è la frattura tra ciascuno di noi e il mondo vivente a cui noi umani (che siamo viventi) dovremmo attingere nel corpo, nella mente e nello scambio con gli altri.
Gli ideatori di questa nuova realtà sono impegnati tutti i giorni sul campo nelle Province di Lecco, Monza-Brianza e Bergamo e collaborano con altre cooperative, associazioni, Enti ed Università in tutta Europa.
I progetti di Liberi Sogni
I progetti che la cooperativa mette in campo sono diversi e spaziano su altrettanti fronti, dalla rigenerazione degli spazi all’educazione in natura, ai servizi culturali e all’animazione sociale.
L’Università del Bosco è un’Università aperta a tutti.
Qui si studia e s’insegna il rapporto tra uomo e bosco.
L’Università recupera, innova e favorisce lo scambio fra i saperi e le pratiche.
L’esperienza è considerata il primo modo di apprendere: crea un triangolo virtuoso tra Educazione, Natura e Comunità locale.
L’Università del Bosco è rivolta a bambini e famiglie, ma anche ad educatori, insegnanti, giovani, adulti e a chiunque voglia imparare dalla natura. Questa iniziativa realizza sul Monte di Brianza percorsi formativi e occasioni di incontro per:
- Riscoprire i saperi e i mestieri relativi alla gestione e alla valorizzazione ecologica della risorsa bosco;
- Sviluppare percorsi di crescita personale e di consapevolezza ecologica e planetaria.
Tra le iniziative: corsi, laboratori, seminari, animazione di itinerari tematici nel bosco, campus, esperienze immersive, eventi e momenti conviviali.
Le persone che promuovono le attività dell’Università sono agronomi, botanici, esperti di erbe selvatiche, artisti, arte-terapeuti, pedagogisti, scienziati ambientali, counselor, tree-climber, storici del paesaggio, selvicoltori, falegnami, musicisti, story-teller, artigiani tradizionali. Offerte formative e itinerari tematici tutto l’anno si svolgono tra i comuni di Valgreghentino, Airuno e Colle Brianza e in tutta la provincia di Lecco. Tutto è amplificato e ci si immerge nella natura a 360 gradi, per comprenderla pienamente, per trarre i benefici che invadono ogni essere umano (chissà perché), ogni volta che si trova in contatto con questo grande, enorme mistero, che da millenni continua a sorprenderci.
fonte immagini: ViaggiareinBrianza
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