Il democratico Joe Biden è il nome dell’avversario politico di Ronald Trump, quest’ultimo l’uomo più potente del mondo. Non c’è alcun dubbio che le scelte del presidente degli Stati Uniti influiscano sull’intera politica mondiale, ed è quello a cui abbiamo assistito in questi anni. Basti pensare ai cambiamenti climatici, al Coronavirus, alle scelte economiche, ai recenti episodi di razzismo e a tanti altri temi, che interessano gran parte del mondo. Molte delle posizioni di Trump in questi anni hanno minato importanti equilibrio, sono gli esperti a dirlo.
Joe Biden ha scelto come candidata vice presidente Kamala Harris, afroamericana con madre indiana e padre giamaicano, e già questa scelta la dice lunga sul presunto prossimo presidente. Attualmente è una delle senatrici dello Stato della California, ma ciò che conta non è il suo passato, ma cosa farà nel futuro e quali sono le sue idee. Ovviamente Kamala sui social ha anche molti haters, ma questo non è un problema, anzi non piacere a tutti è segno tangibile dell’essere veri.
Chi è la candidata Vice presidente degli Stati Uniti
I ruoli secondari (si fa per dire) rappresentano di solito la chiave di volta e hanno una funzione fondamentale nelle scelte di qualsiasi tipo. La candidata Vice presidente Usa è di colore ed è una donna. Come si legge sulla rivista TechCrunch dopo aver ricoperto il ruolo di procuratore generale in California nel 2016, è stata votata al Senato come rappresentante del Golden State. In quella circostanza Kamala Harris era riuscita a raccogliere sostegno e fondi considerevoli dai Big Tech (Amazon, Apple, Google e Facebook) e i suoi rapporti con queste società potrebbero migliorare la comprensione di questo ecosistema nella Casa Bianca, dopo quattro anni di scontri frontali tra Trump e le multinazionali.
In un suo tweet si legge:
Trump’s tweets incite violence, threaten witnesses, and obstruct justice. We can’t crack down on Facebook but turn a blind eye to Twitter. Big tech companies must be held accountable for how they allow him to abuse their platforms. #DemDebate –
I tweet di Trump incitano alla violenza, minacciano testimoni e ostacolano la giustizia. Non possiamo reprimere Facebook ma chiudere un occhio su Twitter. Le grandi aziende tecnologiche devono essere ritenute responsabili di come gli consentono di abusare delle loro piattaforme. #DemDebate
La candidata alla vicepresidenza degli Stati Uniti, quindi è contro ogni forma di violenza e per la pace.
Durante la campagna elettorale 2016 ha preso drastiche posizioni sulle fake news nel tentativo di Mosca di orientare il voto americano. Kamala Harris è una donna dalle mille sfaccettature e il suo profilo si sta delineando piano piano, anche se c’è ancora tanto da scoprire. In un giorno la Harris è riuscita a raccogliere donazioni per 1,5 milioni di dollari, a sostegno della sua campagna elettorale. Ha 55 anni, è sposata e non ha figli.
Nelle ultime ore non si parla d’altro e molti pensano che la sua candidatura sia una svolta epocale. Durante il suo mandato di procuratrice ha ricevuto anche molte critiche per non essersi battuta abbastanza per alcuni temi.
Gli esperti sostengono che una campagna elettorale non dipenda dal candidato alla vicepresidenza, ma ad ogni modo, proporre la persona giusta può aiutare molto. Non si può escludere, inoltre, che dopo la morte di George Floyd c’era attesa per la candidatura di un’afroamericana.
L’auspicio è che chi sarà chiamato a governare abbia la mente aperta e lavori per la pace, con spirito costruttivo, dando voce e attenzione a tutti. La differenza la si può fare con le idee e lottando per i diritti.
…e come disse l’indimenticabile Marilyn Monroe – Non m’importa di vivere in un mondo di uomini fintanto che posso esserci anch’io come donna – Le donne hanno fatto sempre la differenza, non dimentichiamo che sono le artefici della vita e durante questa fanno molto di più.
fonte immagini: thepost
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