Covid: La confusione non è solo italiana

Quello che è certo, in questa pandemia è che tutto è incerto. Se si vuole comprendere l’andamento del Covid in europa, bisogna analizzare dati certi.

Analisi delle catene di contaminazione, dettaglio dei “cluster”, tasso di test effettuati dai casi di contatto: tanti dati cruciali che cittadini, ricercatori e giornalisti richiedono, invano – è quanto succede in Francia.

Le Monde, oggi titola – dati incompleti da Public Health France complicano il monitoraggio dell’epidemia.

Quante persone anziane sono morte effettivamente a causa del Covid-19 nelle case di cura quest’estate? La domanda è di Jean-Marie Robine, ricercatore presso l’Istituto nazionale di studi demografici (INED). In diverse occasioni, ha osservato che la Public Health France (SPF), l’istituto responsabile della raccolta dei dati relativi alla salute dei francesi, aveva rivisto al ribasso il bilancio delle vittime nelle case di cura. In discussione: errori di ingresso nel sistema di denuncia dei casi e decessi nelle case di riposo istituito con urgenza alla fine di marzo.

La confusione, a quanto pare regna sovrana. Anche in Italia, si è discusso molto sui dati, e ancora oggi non si riesce ad avere un conteggio veritiero. Sì, perché molti deceduti ed etichettati come morti Covid, avevano anche altre patologie. Ed è qui che si inabissano i dubbi.

Ma veniamo alla Francia. L’articolo apparso su Le Monde continua – Il 4 settembre, dopo diversi altri cambiamenti quest’estate, l’agenzia ha quindi sottratto 38 vittime dal numero totale di morti senza che i dati precedenti fossero corretti. A quando risalgono queste morti, che sono state conteggiate “in eccesso”? Public Health France, che si accontenta di pubblicare il numero di decessi cumulativi, non lo indica. Pertanto, per mancanza di dati giornalieri affidabili,“impossibile seguire la situazione nel tempo e sapere quante persone sono morte nelle case di cura quest’estate”, lamenta Jean-Marie Robine.

Queste informazioni mancanti – eppure cruciali per influenzare le decisioni pubbliche – fanno parte di un lungo elenco di dati che cittadini, ricercatori e giornalisti richiedono alle autorità sanitarie. Dall’inizio della crisi sono stati compiuti progressi con la creazione del dashboard ufficiale della Public Health France, che raccoglie informazioni su ricoveri, decessi e test. Ma molti indicatori non sono ancora disponibili a causa della mancanza di un sistema informativo appropriato, di risorse umane o addirittura di un quadro giuridico per la loro diffusione.

La riflessione è semplicissima e vale per la Francia come per l’Italia e tutti gli altri paesi: Se le decisioni dei governi si basano su dati scientifici, parere dei medici, monitoraggio dei ricoveri e dei decessi, sarebbe tutto da rivedere se le informazioni mancano o non sono esatte.

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