Immobili nel mirino: stangate e obbligo di rinnovo energetico

Obbligo di rinnovo energetico prima della vendita per edifici e abitazioni: è una delle proposte a cui la Commissione europea sta lavorando in vista della presentazione della nuova direttiva sull’efficienza energetica degli edifici attesa per il 14 dicembre.

La portata del rinnovo della classe energetica – affermano fonti a Bruxelles confermando quanto riportato da Il Messaggero – dovrà essere proporzionata allo stato di partenza dell’immobile, dovrà cioè essere fattibile rispetto alla categoria energetica di partenza. Saranno esclusi gli edifici storici.

Se confermate, le proposte dell’esecutivo Ue dovrebbero contemplare anche standard minimi di prestazione energetica e indicazioni dettagliate per i piani nazionali di riqualificazione energetica dell’edilizia. Sarebbe inoltre prevista l’introduzione di nuovi strumenti per agevolare l’esecuzione delle ristrutturazioni degli immobili da parte dei proprietari.

In questo contesto si sta pensando di utilizzare la leva del credito e si sta valutando anche la possibilità di incentivare gli interventi delle società elettriche ed energetiche in quanto capaci di assumersi il rischio del finanziamento iniziale e di ripagare gli investimenti con i risparmi sull’energia.

Stretta su immobili: riforma catastale e obblighi

La stretta sulle informazioni catastali ritorna nel cuore del dibattito sulla revisione delle rendite, anche in virtù delle richieste dell’Unione Europea, che all’interno delle “country recommendation” (requisiti dello Stato membro) ha chiesto all’Italia un riequilibrio dei carichi fiscali con l’alleggerimento dell’imposizione sul lavoro e la riforma dei valori catastali non aggiornati.

Spaziani, presidente di Confedilizia, ipotizza un aumento della tassazione fiscale sull’Immobiliare per poter equilibrare le perdite dovute all’alleggerimento dell’imposizione sul lavoro.

In Italia il 73% circa possiede un immobile, ma in Spagna sono molti di più.

Il contenuto della direttiva UE

Circa cinque milioni di edifici dovranno essere ristrutturati entro il 2030, per evitare che il valore dell’immobile crolli ulteriormente. La direttiva stabilita dall’Ue vorrebbe che dal 2027 tutti gli immobili siano standardizzati sulla classe energetica E che dovrà diventare D dal 2030 e C dal 1° gennaio 2033. Infine, entro il 2035, ci dovrà essere un ulteriore efficientamento fino ad arrivare alle classi A e B, quelle che “consumano” meno e rispettano l’ambiente. I proprietari che si rifiuteranno di adeguarsi a questi standard non potranno più affittare o vendere gli immobili posseduti dal 2027. 

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