Elizabeth Day scrittrice e giornalista inglese, nel luglio 2018 lancia il suo podcast sul fallimento, che diventerà un libro. Secondo la scrittrice si può imparare dai fallimenti
L’arte di fallire con successo si chiama failosophy: da fail (fallimento) e sophy (conoscenza). Il podcast della scrittrice è stato scaricato milioni di volte. Con la presentazione del libro L’arte di saper fallire (Beat Edizioni), Elizabeth ha riempito i teatri (anche il National Theatre di Londra) di spettatori paganti. Il merito è di una formula semplice: Tutti falliscono, prima o poi, ma pochi riescono a farne tesoro.
I 7 principi fondamentali della failosophy secondo Elizabeth Day
Prendere atto di un fallimento
Il fallimento è un fatto. L’emozione che vi colleghiamo è una cosa a sé e, almeno in parte, è sotto il nostro controllo. Il primo passo è osservarlo in modo oggettivo, senza pensare al giudizio degli altri. Prenderne consapevolezza, senza colpevolizzarsi, è il primo passo.
Controllare i propri pensieri
Mo Gawdat, ex Ceo di Google X e autore del libro L’equazione della felicità, dichiara che la felicità è maggiore della (o uguale alla) nostra percezione degli eventi della vita, meno le aspettative di come la vita dovrebbe essere. Insomma, una diversa formula per dire che se non ci aspettiamo nulla non possiamo rimanere delusi. Questo non significa non avere ambizioni, anzi. nostri pensieri peggiori molto spesso non ci dicono la verità. I nostri pensieri possono essere molte cose. Diamo loro lo spazio per essere meravigliosi.
Attenzione al decennio tra i 20 e i 30
Il periodo che va dai 20 anni ai 30 è molto delicato, può essere molto forte la sensazione di aver fallito, proprio perché si tratta di un’eta cruciale per le scelte importanti. In questo periodo più che in altri aspettative ed esperienze divergono. È il momento in cui si forgia la nostra identità e capiamo chi siamo. Dovremmo farlo in privato e invece subiamo molti condizionamenti: le aspettative dei genitori, le pressioni dei social, l’esigenza di avere uno stipendio… Una delle frasi ispiratrici? Ballate come se nessuno vi stesse guardando. È molto difficile liberarsi dalle continue pressioni, specie dei genitori, talvolta, anch’essi preda di paure e ansie sul futuro dei figli. Non incoraggiarli, denigrarli continuamente non è mai la cosa giusta da fare. L’errore peggiore che si possa fare è quello di fare paragoni con chi è più bravo, con chi ce l’ha fatta e così via. Chi ha subito tutto ciò, deve liberarsene al più presto.
Analizza le separazioni
Orribili, certo. Ma alla domanda: Sarebbe meraviglioso stare ancora con quella persona? Nella maggior parte dei casi e per la maggior parte delle persone, la risposta è “no”. Una relazione non è un insuccesso perché finisce. Il segreto di una relazione duratura sta nel continuare a insegnarsi cose a vicenda e nel concedersi spazi per evolversi.
Acquisire dati da un fallimento
Un rifiuto non deve abbatterci, ma fornirci informazioni per capire in che cosa siamo migliorabili. Un’attrice confida a Elizabeth che i primi provini non li faceva per ottenere la parte ma… per imparare ad affrontare i provini! Se quando ci troviamo di fronte a una crisi riusciamo a rimuovere la paura e l’ego, vedremo il fallimento per quello che è: non come qualcosa che ci definisce, ma come un’informazione mancante che ci aiuta a completare il puzzle di chi siamo veramente.
Piani quinquennali addio
Meglio concentrarsi sul presente che su desideri a lungo termine. A meno di non poter contribuire alla propria crescita con qualcosa di pratico, ora non c’è motivo di preoccuparsi di cose che non si possono controllare. Ci occuperemo della versione futura di noi stessi… quando la incontreremo!.
Sincerità
La cosa più preziosa che ho imparato sul fallimento è che quando siamo onesti sui nostri punti deboli, creiamo un legame profondo con gli altri e forza in noi stessi. Dimostrarsi vulnerabili è il più grande atto di forza. Non dobbiamo vergognarci: non c’è esperienza più condivisa di questa. Più ti mostri vulnerabile di fronte al fallimento, più tempo farai risparmiare agli altri. È un gesto di generosità unico. Alain de Botton.
Fonte: Millionaire
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