Tassazione solo per le fonti rinnovabili, mentre chiude gli occhi su centrali a carbone e a gas. Caro-bollette ancora più caro
Cosa prevede il DL Sostegni sul prezzo dell’energia prodotta da impianti a fonti rinnovabili? Si tratta di un meccanismo di compensazione a due vie, non richiesto dal governo alle fonti fossili. Si cerca di agire sugli oneri di sistema, sacrificio non richiesto a società che inquinano.
Michele Governatori è responsabile Energia del think tank ECCO e dichiara: Per una crisi introdotta dalle fonti fossili paga chi investe per emanciparsi dal gas. Infine, il taglio da circa 105 milioni di euro all’anno ai sussidi ambientalmente dannosi è ridicolo rispetto agli aiuti alle aziende energivore.
Come funziona il meccanismo della compensazione a due vie?
A partire dal 1 febbraio e fino al 31 dicembre 2022 sarà applicato un “meccanismo di compensazione a due vie” sul prezzo dell’energia derivante da fonti rinnovabili; in tal modo si cerca di alleggerire in parte gli oneri di sistema sulle bollette dei consumatori. Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) calcolerà la differenza tra i prezzi attuali e i prezzi medi dell’energia prodotta fino al 2020 dagli impianti solari, idroelettrici, geotermici ed eolici incentivati con vecchi sistemi. I produttori dovranno versare al GSE la differenza su questi profitti extra, oppure la incasseranno qualora la differenza fosse negativa.
In realtà si tratta di uno svantaggio per le fonti pulite, anche se per un tempo limitato. Perché non si chiede lo stesso sacrificio alle società di fonti fossili nemiche dell’ambiente?
Il capo dell’Agenzia Internazionale dell’Energia accusa la Russia di aver diminuito le forniture di gas all’Europa in un momento di delicati equilibri geopolitici. Il Financial Times dichiara che il turco Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Iea, a nome dell’organizzazione da lui guidata ha lanciato pesanti accuse alla Russia che starebbe trattenendo una grande percentuale di gas che potrebbe inviare in Europa. Non è da escludere che gran parte delle tensioni in Europa nel mercato del gas siano prodotte di proposito dalla Russia.
L’Europa dovrebbe, in questo scenario – considerando anche la crisi Ucraina – prepararsi alla scarsità del gas.
Caro bollette: Come si comportano gli altri paesi europei?
La Germania, a partire da gennaio ha tagliato del 42,7% il contributo che i consumatori pagano per sostenere le energie rinnovabili e sta valutando lo stanziamento di 130 milioni di euro per le famiglie in difficoltà a pagare il riscaldamento. Madrid ha invece offerto buoni e sovvenzioni alle famiglie e ha modificato fino ad aprile 2022 la tariffa di ultima istanza per il gas, a tutela dei piccoli consumatori.
La Polonia ha deciso di ridurre l’Iva sul gas naturale dal 23% all’8%, nel periodo da gennaio a marzo 2022.
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