Non bisogna colpire la cultura russa, lo spettacolo non può continuare

Colpire la cultura russa non ha senso, concerti, recital di danza ed esibizioni sono stati rinviati a tempo indeterminato dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia

I russi non sono Putin, e questo dovrebbe bastarci, invece, continuiamo a provare orrore per la guerra e per la violenza, ma allo stesso tempo ci comportiamo non meglio dei dittatori. La cultura è proprio la nostra forza, e bisogna puntare proprio su di essa per salvarci da tutti i Putin del mondo. Una parte dei russi approva ciò che fa il loro presidente, altri subiscono una cattiva informazione di parte, ma altri sono contro la politica di Putin e la guerra in Ucraina.

Non si può colpire la cultura russa, come sta avvenendo. Buona parte della popolazione russa è giovane, sono ragazzi che frequentano l’università e hanno una mentalità cosmopolita orientata verso la globalizzazione e a respiro internazionale. Lavoreranno nelle multinazionali, hanno idee libere, si sentono europei, si sentono cittadini del mondo. Ecco, contro questa generazione non possiamo costruire muri ideali, rinnegando una storia e una cultura millenarie, non possiamo cancellare l’arte e quanto di buono la Russia ha. I dittatori fanno la loro storia e il loro percorso, che ad un certo punto si conclude, la storia ce lo insegna. Bisogna pensare, sperare e impegnarsi affinché nascano nuovi leader capaci di intercettare un nuovo mondo, nuove idee, che costruiscano ponti e non muri, che considerino la cultura e la bellezza come cose uniche da condividere.

Lo spettacolo non può continuare: le arti russe cancellate in tutto il mondo – è il titolo di un articolo apparso su TheGuardian. Qui sono menzionate le principali iniziative intraprese contro la cultura russa:

EBU, i produttori di Eurovisione, hanno affermato che l’evento ha promosso – lo scambio e la comprensione internazionale, aggiungendo che l’inclusione della Russia potrebbe screditare la competizione annuale alla luce della crisi senza precedenti in Ucraina.

Le emittenti statali di paesi tra cui Islanda, Finlandia, Norvegia e Paesi Bassi avevano chiesto che la  Russia fosse bandita dal concorso, che si svolge a Torino a maggio. Il segretario alla cultura del Regno Unito, Nadine Dorries, ha approvato la mossa.

Russia: Balletto

La Royal Opera House ha annullato la prevista residenza del Bolshoi Ballet di Mosca, una delle compagnie di balletto più antiche e prestigiose del mondo. Il teatro Helix di Dublino ha anche annullato una rappresentazione de Il lago dei cigni del Royal Moscow Balletper essere solidale con il popolo ucraino

La Filarmonica di Monaco si è separata dal suo direttore principale, Valery Gergiev, per i suoi legami con Putin. Il sindaco di Monaco, Dieter Reiter, aveva emesso un ultimatum, dicendo che Gergiev sarebbe stato licenziato se non avesse condannato le azioni di Putin entro lunedì.

Il Padiglione Russo alla Biennale di Venezia non si svolgerà come previsto quest’anno dopo che gli stessi artisti e curatori russi si sono ritirati.

Gli artisti Alexandra Sukhareva e Kirill Savchenkov, così come il curatore Raimundas Malašauskas, hanno dichiarato che non avrebbero più partecipato.

Warner Bros, Disney e Sony hanno sospeso l’uscita dei film nei cinema russi. Ciò significa che le uscite di film importanti tra cui The Batman, Turning Red e Morbius non andranno avanti come previsto nel paese.

La Disney ha dichiarato: Data l’invasione non provocata dell’Ucraina e la tragica crisi umanitaria, stiamo mettendo in pausa l’uscita nelle sale dei film in Russia.

L’Accademia del cinema ucraino ha chiesto un boicottaggio internazionale del cinema russo, compreso il divieto dei film russi nei festival internazionali.

Dal punto di vista economico terza guerra mondiale è già iniziata da un pezzo, ma i nostri governanti sono proprio sicuri che le sanzioni imposte alla Russia, danneggeranno Putin e non noi cittadini europei?

L’Italia, oltre al petrolio e al gas importa quasi tutto, e consuma molto di più di ciò che produce. Il nostro governo si è unito alle sanzioni verso la Russia, ma continua a essere dipendente per il gas, il cui flusso non è stato interrotto.

La cultura e l’arte non possono e non devono essere cancellate. Putin passerà ma le meraviglie artistiche e architettoniche presenti a Mosca e a Sanpietroburgo, i monumenti, le cupole, i mosaici, le gallerie d’arte appartengono a tutti, appartengono a quei cittadini russi di domani.

Cosa dice Dostoevskij?

Tutto è nelle mani dell’uomo e tutto esso si lascia portar via sotto il naso, solamente per vigliaccheria. Sarei curioso di sapere che cosa gli uomini temono più di tutto. fare un passo nuovo, dire una parola propria, li spaventa al massimo grado.

Gli uomini veramente grandi mi pare che debbano provare in questo mondo una gran tristezza

Hanno pianto un poco, poi si sono abituati. A tutto si abitua quel vigliacco che è l’uomo!

Fedor Michajlovic Dostoevskij


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