L’angolo della Filatelia, reminiscenze dal passato

Correva l’anno 2010 e 2011 circa. Su un giornale cartaceo locale, curavo la rubrica “L’angolo della Filatelia”. Ecco uno degli articoli, pubblicato l’11 marzo 2011

Francobolli, strumento di libertà…anche in cella

Vorrei sapere cosa ci trova di tanto interessante Cesare Battisti nei francobolli e quando è nata questa sua passione per la filatelia, così forte da fargli scrivere addirittura articoli su una nota rivista filatelica. Forse perché attraverso i francobolli è possibile apprezzare l’arte e la cultura, conoscere storie e nuove civiltà, fare immensi viaggi anche stando fermi. Spesso chi è rinchiuso fra quattro mura ha desideri: c’è chi chiede di lavorare, chi di poter studiare, qualcuno persino di collezionare francobolli.

Evasione, un metodo infallibile

Nel carcere di Bollate i detenuti hanno organizzato un circolo filatelico, raccolgono materiale spesso donato da collezionisti o associazioni. L’indirizzo per inviare gratuitamente materiale è il seguente: Circolo Filatelico “Intramurario” della C.R. di bollate – dottoressa Catia Bianchi – Via Belgioioso, 120 – 20157 Bollate (Mi).

In cella si cerca l’evasione, il modo di oltrepassare i muri dell’indifferenza, e si apprezza sempre di più la conoscenza come vera libertà. Quale metodo migliore dei libri, delle lettere, dei francobolli per coltivare lo spirito ed evadere dalle prigioni che la nostra mente talvolta costruisce? Di recente mi ha colpito molto la storia di Milagros Chàvez Gonzales, prigioniera politica, detenuta presso il carcere di massima sicurezza di Chorillos in Lima, Perù perché appartenente ad un gruppo di ribelli.

“Sprazzi di luce” è una raccolta di poesie scritte dalla reclusa nonostante il regime di torture e di gravi restrizioni cui è costretta dal 1994. Ecco alcuni brani tratti dal volume

Sono felice perché questi scritti possono suuperare i limiti propri di una prigione, anche di questa che, per essere un carcere di donne, mantiene ancora, fino ad oggi, uno dei regimi di vita più restrittivi al livello nazionale. Scrivendo con occhi annebbiati e con certi nodi confusi alla gola, ritorno col cuore stretto in un solo pugno alla realtà che vidi dove sono nata e divenuta donna: realtà che esige da noi di continuare a costruire un mondo.

Gli antichi Greci sostenevano che quando si scrive si è a contatto con la profondità della propria essenza e che l’ispirazione è sempre qualcosa di divino. È questa la libertà a cui nessuno potrà mai rinunciare.

Eccoci. 20 maggio 2022 a 11 anni da quell’articolo. Cosa è cambiato e cosa ho scoperto?

Posta dal carcere è il titolo di un articolo del 10 settembre 2020 apparso su tgposte, che racconta un’iniziativa degli Uffici postali vicini ai detenuti.

Dopo una prima esperienza di qualche anno fa nel carcere di Bollate, dove reclusi appassionati di filatelia hanno avviato un circolo filatelico nella struttura che li ospitava, si sono susseguite varie iniziative con i referenti di Filatelia di Filiale, con il coinvolgimento di Poste Italiane, del Ministero della Giustizia, dello Sviluppo Economico e la Federazione fra le Società filateliche italiane. Tiziana, della Filiale di Frosinone, ha curato negli anni molte iniziative nella casa di reclusione di Paliano. Gli incaricati del carcere si presentano tutti i giorni, acquistano per conto dei detenuti grandi quantitativi di francobolli, circa 2.000 pezzi al mese.

Il mondo della filatelia continua a emozionare, e ad essere ricco di iniziative. Oggi, maggio 2022, ci chiedevamo cosa è cambiato rispetto al 2011. Tanto, molto.

Nella storia di comunicazione e/o (propaganda) di questi giorni, grazie anche ai Social, divenuti più incisivi nelle dinamiche comunicative della società moderna, ci rendiamo conto, che il francobollo resta sempre un veicolo importante, anche dal punto di vista economico. Ma bisogna fare attenzione!

Qualche mese fa in Ucraina è iniziata la vendita al pubblico di un francobollo realizzato per commemorare la difesa da parte dell’esercito ucraino dell’isola dei Serpenti, nel mar Nero. Il francobollo ritrae l’episodio avvenuto il 24 febbraio, all’inizio dell’invasione russa, e che è stato commentato da molti come un simbolo della resistenza ucraina.

La busta con la nave da guerra, addirittura, su e-bay sfiora i 1400 euro.

Francobollo Ucraino nave da guerra

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