Nel mondo al contrario accade anche questo: Nel mirino 7 articoli sulla guerra, comminata multa 5 mln rubli
La Wikimedia Foundation, a cui fa capo Wikipedia, ha deciso di appellarsi alla sentenza del tribunale russo che a metà aprile l’ha condannata al pagamento di una multa pari a 5 milioni di rubli (circa 80 mila dollari) per aver violato la normativa nazionale sulla disinformazione.
A finire nel mirino delle autorità di Mosca sette articoli di Wikipedia sulla guerra, contenenti informazioni giudicate false e potenzialmente in grado di generare disordini pubblici. Le grandi potenze dittatoriali hanno sempre più paura dei malcontenti popolari, se milioni di persone scendessero in piazza a protestare, sarebbe un bel problema.
Tra i temi trattati l’invasione dell’Ucraina, i crimini di guerra durante l’invasione, i bombardamenti dell’ospedale di Mariupol e il massacro di Bucha.
La disinformazione, nuova arma di massa
L’organizzazione di Wikipedia ha presentato ricorso la scorsa settimana, sostenendo che gli articoli contenevano informazioni verificate e di buona provenienza e che la Russia non aveva giurisdizione sulla Wikimedia Foundation, operante a livello globale. Questa decisione implica che una conoscenza ben documentata e verificata su Wikipedia che non è coerente con il governo russo costituisce disinformazione, ha affermato Stephen LaPorte, consigliere generale associato presso la Wikimedia Foundation, in una dichiarazione riportata dal sito The Verge. Il governo – ha aggiunto – sta prendendo di mira le informazioni vitali per le persone in un momento di crisi. Esortiamo la corte a riconsiderare a favore dei diritti di tutti l’accesso alla conoscenza e alla libera espressione. Wikimedia Foundation ha depositato l’appello il 6 giugno, il governo russo avrà la possibilità di rispondere nelle prossime settimane.
Non era mai accaduto prima che una guerra potesse combattersi anche con armi non convenzionali come la comunicazione e la disinformazione. L’informazione vera dovrebbe essere l’unica via praticabile, abbandonato, purtroppo in questo periodo da molti, soprattutto da giornalisti. Forse, è questo il campo di battaglia decisivo, per questo è importante verificare le fonti ed essere attenti alle fake news.
Il Roskomnadzor ha chiesto periodicamente a Wikipedia in questi mesi di rimuovere i contenuti e i volontari della libera enciclopedia hanno anche affrontato sfide al di fuori della Russia, incluso l’arresto di un redattore in Bielorussia a marzo.
Fonte: ANSA
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