La risposta come cultura

La comunicazione è un passaggio sottile, molte azioni, alcune parole dette o non dette possono determinare la qualità delle nostre relazioni. Cos’è la cultura della risposta?

Con la diffusione dei social, sembra che il mondo sia diventato più caotico, più affollato. C’è gente che twitta, ci sono persone che commentano, altre che rispondono. Il caos ha enormi probabilità.

Potrebbe sembrare di vivere nell’era della comunicazione. Ma è proprio così? Ogni persona avrà un suo concetto, spesso personalizzato, di comunicazione. Cosa significa comunicare? I migliori esperti si sono espressi, ma credo che, forse sia anche giusto stabilire delle regole, a volte infrangerle, ponderare, valutare ogni situazione singola.

Di recente, ho apprezzato molto un post sui social, che avvalorava la tesi che bisogna rispondere sempre ai commenti (soprattutto negativi). Quando si apre una discussione, e in molti tentano di dipingere una realtà diversa, distorcendo le informazioni e la verità stessa, allora, in quel frangente, non possiamo stare zitti – sosteneva l’amico virtuale. Non dobbiamo dargliela vinta, non dobbiamo permettere che la verità passi in secondo piano, e ciò accadrebbe se scegliessimo il silenzio.

È non esserci, che genera mostri. Non esserci, non stare lì corpo e anima, non opporre la nostra consistenza, le nostre energie, la nostra assiduità e concentrazione al degrado naturale e umanissimo del tempo. Quando siamo distratti da qualcosa, quando sospendiamo l’impegno, il resto, ciò a cui avremmo dovuto prestare attenzione, si disfa, degrada, diventa polvere. Muore. Per questo ho dedicato tempo a rispondere alla masnada ignorante, in questi giorni. E uno a uno li ho rintuzzati, zittiti. Uno a uno ho fatto muro, perché le loro immondizie non dilagassero – Post facebook

Tuttavia, esistono delle situazioni, forse, che imporrebbero il silenzio, come pulizia. La non risposta è sintomo di indifferenza, è sicuramente un segnale negativo, ma potrebbe essere efficace per far tacere certe voci, per combattere il pettegolezzo non alimentandolo? Come sostenevo quando scrivevo ne Lasciamoci sedurre dall’infinita saggezza di Socrateparlando dei setacci di Socrate, del valore della verità, dei pregiudizi e forse, anche del silenzio.

Chissà? Ecco, perché dicevo, che forse, scegliere bene quando parlare, quando rispondere e quando usare il silenzio. Le varianti, tuttavia, sono ancora infinite: Non solo quando, ma anche come, perché ecc.

La cultura della risposta

La comunicazione è oggetto di studi, non solo dopo l’introduzione di alcune facoltà universitarie, ma da sempre. In effetti, comunicare bene aiuta nel lavoro, permette di trovare un equilibrio ed evitare di essere fraintesi. Molti lo dicono chiaro: Non si può non comunicare.

Contrapposta alla cultura della risposta è la cultura della non risposta. Quest’ultima può essere il caso di una mail o di un messaggio, una call. Non rispondere mai sia nel lavoro sia in altri contesti è un comportamento dannoso, perché non si sta dando la giusta attenzione all’altro. Si tratta di un messaggio negativo.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Blog su WordPress.com.

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: