Runner ucciso da orso, le responsabilità nascoste

Di chi sono le responsabilità degli animali selvatici. Dopo l’uccisione del runner in Trentino il dibattito sull’abbattimento dell’orso è ancora aperto. Ma ci sono delle evidenti e chiare responsabilità

Orso, animali selvatici, cosa prevede la legge?

Nei casi di aggressione da animali selvatici, l’Ente responsabile è la Provincia, in quanto è affidato il controllo del territorio, dentro al quale si muovono gli animali selvatici.  E’ quindi sua la competenza del territorio.

La richiesta di abbattimento dell’orso è il tentativo di allontanare le vere responsabilità.

La responsabilità di questa morte è della Provincia di Trento che per 24 anni non ha educato i cittadini alla convivenza con gli orsi sul territorio. Non ha educato come comportarsi all’incontro con un orso, alla gestione dei rifiuti con la creazione di cassonetti anti-orso: se l’orso abbina la presenza di cibo in un centro abitato è finita – si legge su AGI. Il presidente della Provincia autonoma di Trento ha firmato l’ordinanza per uccidere il grosso animale che ha aggredito mortalmente tra i boschi di Caldes in Val di Sole il 26enne Andrea Papi. Per ora l’abbattimento è stato sospeso.

Il progetto Life Ursus di reintroduzione era nato con un carattere scientifico che aveva l’obiettivo di dare una continuità della presenza dell’orso sul territorio. Successivamente il progetto ha assunto un volano turistico.

I genitori di Andrea Papi chiedono giustizia e sono contrari all’abbattimento, che sembra un capro espiatorio. La famiglia, infatti, denuncia lo Stato e la Provincia. La madre del giovane ha detto: Saranno gli avvocati a parlare per noi. Nessuno ci ha vietato di andare nel bosco. Se un ragazzo che va a camminare sulla montagna sopra casa viene ucciso da un orso forse qualcuno delle responsabilità se le dovrà assumere.

Abbattimento Orso in Trentino

Le associazioni animaliste si sono subito opposte all’abbattimento dell’Orso. L’Oipa, in una nota, invita alla calma auspicando che “le istituzioni non ricorrano alla barbarie dell’occhio per occhio, dente per dente”. Il responsabile per la Fauna selvatica dell’Oipa, Alessandro Piacenza, dichiara che “dieci furono gli orsi rilasciati tra il 1999 e il 2002, e oggi se ne contano circa cento. La Procura di Trento, che ha aperto un fascicolo modello 45, senza notizia di reato, aveva nominato un collegio di tre periti composto da un medico legale, un esperto di dna animale e un veterinario chiamati a definire le cause della morte del giovane.

La provincia di Trento, per ovvi motivi, sta portando avanti la tesi dell’abbattimento. Se il Tar ci darà ragione, l’orsa sarà abbattuta – ha dichiarato in Conferenza Stampa il presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti.

Le ragioni di quanto accaduto vanno ricercate negli errori commessi dagli umani: mancata e corretta informazione, sottovalutazione nella campagna di ripopolamento degli orsi in quell’area.

Al momento della cattura l’orsa era accompagnata da tre cuccioloni autosufficienti di 35-40 chilogrammi di peso: hanno due anni di vita e sono in fase di svezzamento.

Orsi in Trentino, la storia

Prima del 1999 in Trentino non c’erano Orsi, se non pochi esemplari. Il problema non esisteva, come nessuna aggressione. Un gruppo di persone facenti parte dell’amministrazione, nel 1999, hanno avviato un progetto che reintroduceva gli orsi in Trentino. Sono stati spesi circa due milioni di euro, e alcuni esperti hanno deciso che ripopolare di orsi i boschi del Trentino era giusto e sicuro per la popolazione. Oggi, ci sono circa cento esemplari. Negli ultimi dieci anni ci sono state diverse aggressioni da parte degli orsi, verso persone che passeggiavano o in bicicletta.

Alcune persone aggredite in passato non sono state risarcite, quindi, non sono state individuate le responsabilità. ma queste ultime ci sono, perché chi fa parte dell’amministrazione prende decisioni per la collettività, e per giunta questi amministratori sono pagati.

Di chi sono le responsabilità? Dare la colpa all’orso forse è la strada più facile. le soluzioni dovrebbero arrivare da chi è chiamato ad amministrare i territori. La soluzioni non può essere l’abbattimento di un orso.

Caldes è un paese immerso nella natura e nei boschi. Con altre frazioni Samoclevo, San Giacomo, Cassana, Tozzaga, Bordiana e Bozzana, è il comune che occupa la parte bassa della Val di Sole.

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