Stampa orientata o stampa indipendente: Il giornalismo imparziale non esiste, ma bisogna fare alcune distinzioni importanti. La stampa orientata è una realtà sia in Italia sia in altri paesi del mondo. Ogni giornalista ha le sue idee, che possono essere definite di destra o sinistra o seguire diverse altre ideologie.
Tutto ciò è normale, ma bisogna distinguere i giornali schierati perché influenzati da partiti politici oppure finanziati da pubblicità (esempio società di combustibili ecc.). Quando gli interessi politici o economici sono forti, non è possibile fare sano giornalismo, anche se il libero pensiero è legittimo. Parliamoci chiaro, se un partito politico mi paga o una società che produce determinati beni o servizi mi finanzia con soldi di pubblicità, non posso dire di fare giornalismo vero.
Evoluzione e origini della stampa
Un tempo molto lontano era la lettera ad essere considerata un vero e proprio quotidiano, portatrice di notizie. Quando arrivava una missiva a corte, si leggevano le notizie e tutti ne erano informati. Da allora – un tempo e una condizione quasi inconcepibile oggi – ne è passato di tempo.
L’evoluzione della stampa rappresenta una delle rivoluzioni tecnologiche più significative della storia umana, forse più della rivoluzione industriale avviata dalla Gran Bretagna. L’invenzione della stampa a caratteri mobili da parte di Johannes Gutenberg nel XV secolo ha segnato l’inizio di una nuova epoca, diffondendo più rapidamente la conoscenza oltre che le notizie vere e proprie. Prima dell’invenzione di Gutenberg, i libri erano copiati a mano, un processo lento e costoso che limitava la disponibilità dei testi a chi poteva permetterseli.
Facendo un lungo salto di secoli, arriviamo all’epoca alla fine del XX secolo, dove la stampa ha subito un’altra trasformazione radicale. Le tecnologie di stampa digitale permettono la produzione di copie singole o di piccole tirature in modo rapido ed economico, aprendo nuove possibilità per l’editoria indipendente e la personalizzazione dei contenuti.
Infine la diffusione di internet e degli e-book ha cambiato il modo in cui le persone accedono e consumano i contenuti scritti, riducendo la dipendenza dai supporti cartacei. Tuttavia, nonostante l’ascesa del digitale, la stampa tradizionale continua a mantenere un ruolo importante, dimostrando la sua resilienza e capacità di adattamento alle nuove esigenze e tecnologie.
Stampa indipendente e giornali schierati
Riprendendo il discorso di prima, l’indipendenza di un giornale e dei mezzi di comunicazione in generale sono un tema molto delicato. Non bisogna essere legati a grandi gruppi imprenditoriali o dipendere da finanziamenti statali, altrimenti non si potrà mai essere liberi di scrivere secondo la propria opinione. Non si è, in altre parole, liberi da condizionamenti esterni.
Il ruolo del giornalista o dello scrittore è quello di offrire al lettore un punto di vista, e sulla base di questo far sì che chi legge sviluppi un suo senso critico, cioè che non prenda alla lettera ciò che lo scrittore gli sta proponendo, ma che utilizzi la sua testa per ragionare e formarsi una sua opinione autonoma.
In Italia, come in altre parti del mondo, purtroppo questa legge basilare, oserei dire naturale non trova sempre applicazione da entrambe le parti. Non esistono, infatti giornalisti imparziali né dall’altra parte lettori non facilmente influenzabili. Le idee di ciascuno, compresi giornalisti e scrittori sono sacrosanti, personali anche se la linea su cui camminiamo è molto sottile e delicata. Questo perché è difficile restare imparziali al 100%, ma il pensiero critico, cioè la capacità di chi legge o ascolta di valutare una buona idea, senza assumerla come dogma o per partito preso è cosa assai difficile. Concludendo possiamo affermare che non esistono giornali indipendenti (anche se buone idee e pensieri liberi possono appartenere a chiunque), ma allo stesso tempo esistono persone influenzabili, perché privi di senso critico.
Quali giornali italiani sono indipendenti?
In Italia esistono giornali indipendenti? La risposta non può che essere articolata. In effetti, esistono alcune eccezioni, ma la perfezione, ben sappiamo che non è di questa terra. I giornali senza padroni in Italia quasi sono un bel po’, due dei quali sono:
- Il fatto quotidiano; si proclama indipendente (lo è) ma a volte a mio parere un po’ troppo polemico;
- Il Manifesto; autogestito da una cooperativa
Inoltre, Il Sole 24 Ore fornisce notizie di economia di qualità, mentre Il Corriere della Sera è un buon giornale che fa un ottimo servizio in termini di opinioni sia di politica sia di economia e altri temi sociali. Il giornale Avvenire è il punto di riferimento dei cattolici, e in quanto tale cerca di sensibilizzare su alcuni temi come le guerre, la terra dei fuochi, economia civile e una serie di tematiche che riguardano la famiglia e le relazioni.
Qual è l’orientamento politico dei principali giornalisti italiani?
Per quanto riguarda l’orientamento dei principali giornalisti italiani possiamo segnalare Corrado Formigli sinistra, Paolo Del Debbio centrodestra, Bruno Vespa filo governativo (non è da considerarsi un vero giornalista, sempre schierato dalla parte del governo, di solito quelli del centrodestra), Bianca Berlinguer sinistra, Vittorio Feltri estrema destra, Nicola Porro centrodestra, Veronica Gentili centrodestra, Alessandro Sallusti centrodestra, Fabia Fazio sinistra, David Parenzo sinistra, Mauro Mazza centrodestra.
Molti giornali e giornalisti sono semplicemente informatori con funzioni di marketing, pagati per fare propaganda.
La stampa estera indipendente
Per quel che riguarda i giornali esteri possiamo segnalare Frankfurter Allgemeine, anche se da molti è considerato schierato. El Pais spagnolo sembra molto neutrale nelle notizie e nei commenti. Infine, TheGuardian offre una panoramica di opinioni su diversi temi, in special modo politici e internazionali.
Come vivono i giornali indipendenti? Nella maggior parte dei casi la stampa indipendente si sostiene tramite abbonamenti dei lettori. Oggi con l’ampliamento dell’offerta sempre più sostenitori si affacciano a questo tipo di fruizioni. Infatti, sempre più giornali offrono ai propri lettori non solo articoli e approfondimenti, ma anche Podcast e altri tipi di contenuti multimediali. Infine, molti giornali richiedono semplicemente donazioni e offrono, quindi tutti i contenuti in modo totalmente gratuito.
Sviluppare il pensiero critico
Nel nostro blog abbiamo spesso dato peso al pensiero critico e al diritto di esercitarlo. Ma prima di tutto bisogna svilupparlo e allenarlo. A scuola di pensiero: le voci fuori che fanno coro è uno degli articoli dedicati a questa tematica.
Inoltre, In Italia la prima scuola elementare sul modello finlandese – La libertà di stampa in Italia
Analfabetismo funzionale o analfabetismo di ritorno
Infine, un consiglio: Leggete libri, ascoltate con moderazione radio e tv, cercate di farvi un’opinione personale su tutto.

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