Certo non potremmo mai competere con gli illustri filosofi e sommi poeti, che hanno trattato, disquisito e indagato sul tema della felicità, però siamo senza dubbio i fautori di quella nostra, personale e collettiva. Dopo i filosofi greci arrivano gli spot pubblicitari e i messaggi motivazionali, arrivano per spiegarci cos'è la felicità; quella cosa misteriosa nascosta e tutta da scoprire. Succede, quindi, che questa parola, spesso svuotata dal suo vero significato, ci ossessiona, tanto che speriamo di trovarla dietro un prodotto o un servizio, che quei signori imbellettati e simpatici ci suggeriscono.
Cosa fare a Copenaghen
La prima cosa che viene in mente è lo street food (per chi ama la buona cucina), Paper Island si può raggiungere con il battello. Da assaggiare il ‘Smørrebrød’ , una grande bruschetta, il ‘king crab’, ma anche il pesce come il merluzzo, il salmone e le aringhe. Furgoncini preparano piatti locali ed economici, spesso multietnici. La pulizia è caratteristica inconfondibile dei paesi scandinavi, dove nonostante ciò si fondono bene altri tipi di stili, come la cucina francese. Un altro mito da sfatare è il freddo, in primavera è possibile visitare Copenaghen senza indossare vestiario invernale. La città non è solo fatto di edifici colorati.
