Non puoi mai sapere se vai verso una cosa buona o verso un guaio, perché non hai modo di sapere lì per lì se è una cosa che ti piace, che vuoi, che ti serve o se invece è una cosa che ti capita fra i piedi. Perciò non la prenderei a calci e non la spingerei da parte.
Verso gli Stati Uniti d’Europa: considerazioni e speranze di un corrispondente del New York Herald Tribune Syndicate nel 1962
L’Italia è la terza economia in Europa, settima nel mondo, seconda nel manifatturiero; negli ultimi anni l’export è cresciuto da 31 a 89 miliardi di euro. A fronte di questa realtà, ve ne è un’altra più dura: il nostro paese è penultimo per debito pubblico e per gli interessi che paga su di esso (dopo di noi solo la Grecia). Tale quadro indica solo una cosa, ovvero che tutti gli sforzi degli italiani, la loro bravura, le eccellenze e l’ineguagliabile Made in Italy vengono divorati da numeri come quelli dello spread, dei tassi di interessi e del debito pubblico che continua a salire.
