Un nuovo percorso sotterraneo nel museo dell’acqua nella Basilica di Pietrasanta nel centro storico di Napoli
Nel pieno centro storico di Napoli si trova la Basilica di Pietrasanta, che insieme al campanile, alle cappelle, alle cripte e ai sotterranei rappresenta un polo culturale di grande spessore. La Basilica fu edificata sui resti del tempio di Diana e di una Domus romana intorno al 533.

Sotto al centro storico di Napoli esiste un’altra città: cunicoli, cripte, vecchi rifugi per i bombardamenti; la Napoli sotterranea è scolpita nel tufo, una pietra resistente e malleabile allo stesso tempo.
Un nuovo percorso sotterraneo, dunque, un Museo dedicato all’acqua, oggi si aggiunge a quelli già esistenti. Infatti, i visitatori possono ammirare:
- La mostra di Andy Warhol che comprende oltre 200 opere con una sezione dedicata all’Italia e un focus sulla città di Napoli. Le successive sette sezioni, ripercorrono l’opera di Andy Warhol e il suo rapporto con il senso dell’arte, con i personaggi famosi e gli artisti;
- Il secondo percorso è Lapis Museum, il percorso sotterraneo della Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta.
A partire dal prossimo ottobre si potranno visitare – attraverso cisterne greche e negli acquedotti romani sotto alla Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta – due enormi vasche, entrambe funzionanti fino al 1885, che verranno riattivate dall’Abc (la municipalizzata per la gestione dell’acqua pubblica) e dall’associazione della Pietrasanta che dal 2011 ha riaperto l’omonima Basilica (che oggi ospita di frequente importanti mostre e installazioni).
Come si legge da un articolo de Il Mattino:
«Siamo passati dalle grandi mostre volute qui da Sgarbi all’apertura della basilica e dei sotterranei come grande area archeologica, sede di esposizioni organizzate d’intesa con il Mann, fino a una svolta decisiva dal febbraio scorso, con la firma del primo contratto con il Comune per la valorizzazione del sottosuolo», spiega Iovine, che con l’associazione ha investito 1.500.000 euro nel progetto di riqualificazione (che ha la collaborazione dell’Osservatorio Vesuviano per la storia vulcanologica del sottosuolo) e ideato il Museo dell’acqua insieme con il commissario dell’Abc Sergio D’Angelo. Insieme costruiranno un percorso che sarà accessibile anche alle persone con disabilità o con limitata autonomia motoria grazie a un ascensore, di prossima realizzazione (con il supporto tecnico della Metropolitana di Napoli) e si chiamerà la «Napoli sommersa».
Al museo dell’acqua si accederà attraverso un ascensore in vetro, dal quale i visitatori potranno ammirare la Napoli sommersa. Grazie all’Osservatorio Vesuviano, inoltre, sarà possibile ammirare la stratificazione del sottosuolo, che racconta la storia sismica ed eruttiva della città, mentre a cura dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte il grande planetario sotterraneo.
Le vasche e le cisterne di epoca greco romana, i numerosi mosaici e i graffiti, insieme ad un suggestivo spettacolo di luci creeranno un percorso unico al mondo, regalando ai visitatori un’esperienza indimenticabile. Basta solo immergersi.
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