La storia è piena di persone che con il loro esempio hanno dato vita d un circolo virtuoso, imitato da tanti. Vista la crisi ambientale, molti hanno sviluppato una coscienza più attenta verso questo tema, impegnandosi in prima persona. Ognuno lo fa a modo suo (o c’è chi non lo fa affatto), come ad esempio la ragazzina da tanti criticata Greta Thunberg, diventata una star. Gli esempi di persone, che ripuliscono le spiagge e il mare sono tantissimi, basti pensare alle iniziative di Legambiente o del WWF.
Il fiume Senna ripulito con un magnete da un bambino di 10 anni
La Senna, come molti altri europei è un fiume molto inquinato, addirittura, negli anni Sessanta fu dichiarato biologicamente morto e da allora si è cercato con alcune iniziative, di proteggerlo in qualche modo. Raffaello è un simpatico bambino di dieci anni, il quale accompagnato dal papà aggancia un magnete ad una corda con gancio, e lo getta in acqua. Una baionetta del 1874, un’urna funeraria e una motocicletta Yamaha sono alcune delle cose che il ragazzino ha pescato. Raffaello fino ad ora ha liberato la Senna da 7 tonnellate di rifiuti. A quanto raccontano i genitori, sembra che il bambino abbia sempre avuto una grande sensibilità per l’ambiente e il riciclo.
Che fine fanno gli oggetti ripescati
La maggior parte di ciò che viene ripescato finisce nei centri di raccolta e riciclo, a parte qualche oggetto che può avere un valore storico o possa essere interessante dal punto di vista collezionistico. In quest’ultimo caso, padre e figlio hanno allestito un piccolo museo, che cresce giorno dopo giorno.
Il tema ambientale è sempre al centro del dibattito, ma gli interventi che arrivano da chi dovrebbe tutelare la natura sono nulli o quasi. Raffaello non è il solo ad adoperarsi per salvare il salvabile, ci sono tantissime persone che non aspettano gli la politica o gli enti preposti, perché sanno bene che se non si agisce in prima persona e ci si rimbocca le maniche, non avverrà mai nessun cambiamento. Qualsiasi tema, dall’uguaglianza all’ambiente all’ecponomia è sempre buono per la campagna elettorale. Basti pensare a come certi temi appaiano sulla scena e sui mass media improvvisamente, e così come sono apparsi, magicamente scompaiono senza essere stati risolti.
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