Guerra lampo al cancro con la Radioterapia breve e mirata: MrLinac “Unity”

Nel dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata all’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona) è in atto una vera rivoluzione tecnologica. MrLinac “Unity”, un dispositivo di altissima qualità, unico in Italia, permette di colpire con precisione la sede tumorale, con il minimo coinvolgimento dei tessuti sani.

Si potrebbe definire come un fucile ad alta precisione, che individua le cellule malate e le colpisce con alte dosi di radiazioni, riducendo di molto anche il numero delle sedute.

Il dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata all’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar è l’unico in Italia ad avere questo dispositivo, fra i 20 ospedali nel mondo.

MrLinac “Unity” Radioterapia mirata: Come funziona

Il dispositivo prodotto da Elekta Unity, attraverso una lente d’ingrandimento incorporata mette a disposizione del radioterapista oncologo, durante il trattamento, immagini di altissima qualità e definizione. Per ora i trattamenti non hanno evidenziato effetti collaterali sui pazienti. I tumori che ad oggi sono stati trattati con la Radioterapia mirata sono: tumori alla prostatametastasi linfonodaliossee in pelvi e addome, ed anche il distretto toracico e recentemente quello cerebrale.

I ricercatori oncologi dell’ospedale di Negrar hanno all’attivo  tre pubblicazioni scientifiche nel corso di pochi mesi: su Radiation Oncology, su Journal of Cancer Research and Clinical Oncology e su Acta Oncologica, dalle quali si evince che il trattamento risulta essere più breve e preciso ma anche ottimamente tollerato per tutte le fasce d’età, compresi i più anziani e fragili per altre patologie.

Il nuovo dispositivo permette agli oncologi di modificare i trattamenti di volta in volta, in base alla posizione del tumore, che in alcuni casi può mutare e spostarsi.

Il cancro non è più un nemico imbattibile, infatti molti programmi di screening consentono di prevenire o di diagnosticare precocemente le forme tumorali (mammella, utero e colon-retto) e, soprattutto, grazie alla disponibilità di molte armi per combatterlo.

Tra queste la Radioterapia, che, da figlia minore delle terapie oncologiche, negli ultimi anni è diventata di primaria importanza insieme alle cure mediche (chemioterapia, farmaci a bersaglio molecolare, ormonoterapia e immunoterapia) e alla chirurgia.

fonte immagini: sanità.digitale.com

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