Covid: Come evitare pandemie future, oltre ottocento mila virus potrebbero infettare le persone

L’IPBES, la Piattaforma intergovernativa di politica e scienza sulla biodiversità e i servizi eco sistemici ha realizzato un rapporto scientifico sulla biodiversità e le Pandemie. Lo studio mette in evidenza i legami fra il degrado della natura e i rischi crescenti di pandemia. Emergono informazioni che in qualche modo già si conoscono, non solo negli ambienti scientifici; l’ambiente è il tema centrale, che non dobbiamo perdere di vista nei prossimi anni. Bisogna fare di tutto per salvaguardare la biodiversità, evitare la deforestazione, abolire gli allevamenti intensivi, dove i virus si trasmettono rapidamente arrivando fino all’uomo, è necessario conservare le aree protette e ridurre lo sfruttamento delle risorse.

L’esperienza del Covid-19 deve insegnare a prevenire il rischio di epidemie future, la Pandemia che stiamo vivendo, infatti, è stata quasi interamente influenzata da azioni umane, fin dalla sua comparsa. La prevenzione deve diventare la parola d’ordine, non solo per le azioni politiche, ma anche per gli allevatori, le imprese, i lavoratori.

Il dottor Peter Daszak, Presidente di EcoHealth Alliance, l’organizzazione che conduce programmi di ricerca e sensibilizzazione sulla salute globale, la conservazione e lo sviluppo internazionale – ha affermato che – Le stesse attività umane che guidano il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità guidano anche il rischio di pandemia attraverso i loro impatti sul nostro ambiente. Cambiamenti nel modo in cui usiamo la terra, l’espansione e l’intensificazione dell’agricoltura, il commercio, la produzione e il consumo insostenibili “disgregano” la natura e aumentano il contatto tra fauna selvaticabestiame,agenti patogeni e personeQuesto è il percorso che ci porta alle pandemie.

Il rapporto afferma che adottare misure di salute pubblica come vaccini e terapie dopo la comparsa delle malattie è un percorso lento e incerto, che provoca sofferenza all’umanità e enormi costi per l’economia globale.

Quali sono le soluzioni da mettere in campo per prevenire Pandemie future secondo gli scienziati?

  • Costituire un consiglio intergovernativo di alto livello sulla prevenzione delle pandemie per fornire ai decisori politici la migliore scienza e le migliori prove sulle malattie emergenti; prevedere le aree ad alto rischio; valutare l’impatto economico di eventuali pandemie ed evidenziare le lacune della ricerca. Il consiglio intergovernativo potrebbe coordinare la progettazione di un quadro di monitoraggio globale;
  • Obiettivi o traguardi concordati per tutti i paesi, nel quadro di un accordo internazionale, con chiari benefici per le persone, gli animali e l’ambiente;
  • Istituzionalizzare l’approccio “One Health” nei governi nazionali per prepararsi alle pandemie,migliorare i programmi di prevenzione, analizzare e controllare le epidemie nei vari settori;
  • Valutare l’impatto dei rischi pandemici e delle malattie emergenti sulla salute ed incorporarlo nei principali progetti di sviluppo e di utilizzo del suolo, riformando nel contempo gli aiuti finanziari per l’utilizzo del suolo in modo che i benefici e i rischi per la biodiversità e la salute siano riconosciuti ed esplicitamente presi come obiettivo;
  • Includere il costo economico delle pandemie  nei consumi, nella produzione, nelle politiche e nei budget del governo;
  • Favorire cambiamenti per ridurre i consumi, l’espansione agricola e il commercio globalizzati che hanno portato alle pandemie – questo potrebbe includere tasse o imposte sul consumo di carne, sulla produzione zootecnica (allevamenti intensivi) e su altre forme di attività ad alto rischio di pandemia;
  • Ridurre i rischi di zoonosi nel commercio internazionale di animali selvatici attraverso una nuova partnership intergovernativa “salute e commercio”; ridurre o eliminare le specie ad alto rischio di malattia nel commercio di animali selvatici; rafforzare l’applicazione della legge in tutti gli aspetti che riguardano il commercio illegale di fauna selvatica e migliorare l’educazione delle comunità sui rischi per la salute;
  • Valorizzare l’impegno e la conoscenza delle popolazioni indigene e delle comunità locali nei programmi di prevenzione delle pandemie, raggiungere una maggiore sicurezza alimentare e ridurre il consumo di fauna selvatica.

Come possiamo contribuire al cambiamento e prevenire i rischi di future pandemie

Le decisioni più grandi e importanti sono di certo di competenza di governi e  istituzioni, ma il cambiamento e la prevenzione da mettere in atto riguarda tutti gli abitanti del mondo e consiste in una profonda revisione dei propri stili di vita. Salvaguardare l’ambiente e non inquinare sono azioni che tutti possono mettere in atto, non bisogna aspettare decisioni o leggi dei governi. Sui consumi è fondamentale scegliere i prodotti, leggendo la provenienza, le eventuali scelte ecologiche e biologiche fatte dai produttori. Lo stesso discorso vale per il consumo di carne, l’inquinamento, l’acquisto di contenitori in plastica e così via. Inoltre, un’aria sana, non inquinata da smog o sostanze tossiche contribuisce alla buona salute delle persone, la quale può rivelarsi un’ottima alleata in caso di un’epidemia. Infatti avere un buon sistema immunitario e condurre una vita sana aiuta a non ammalarsi e ad affrontare meglio un’eventuale infezione. Una strada verso la salvezza esiste e si chiama prevenzione.

Fonte: Ansa

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