200 mila depressi in più dopo il Covid-19

Negli ultimi tempi gli specialisti hanno studiato diversi fenomeni e ne viene fuori una fotografia preoccupante. In particolare emerge un avanzamento della sindrome Hikikomori nei giovani. In giapponese la parola significa "stare in disparte". Il fenomeno riguarda persone che non lavorano, non studiano e escono poco da casa. Gli esperti ritengono che ciò avvenga per diversi fattori, legati a diversi fallimenti a scuola e nella vita di relazione. Depressione

Mascherine nei mari e negli oceani: è già emergenza

mergenza nell'emergenza, è così che è fatto l'uomo purtroppo, è così che siamo fatti. Non siamo mai contenti di un'emergenza sola, dobbiamo subito crearne altre. Un nuovo allarme: mascherine che inquinano il mare e si vanno ad aggiungere alle plastiche già esistenti, che continuano a crescere.Siamo nell’era dei “rifiuti covid”: mascherine, bottiglie di igienizzanti per mani, guanti. Queste categorie di prodotti in plastica, tessuto e silicone giacciono sui fondali dei mari, contaminandoli. A questi ovviamente si aggiungono i rifiuti già da tempo presenti nei mari, come plastica, confezioni in polistirolo, posate usa e getta e molto altro.

Appello di 400 scienziati a Mattarella per un paese sostenibile post Covid-19

L'appello - Da centinaia di scienziati 10 idee concrete al governo per la ripartenza in 10 settori chiave per la ripartenza. Dobbiamo mirare sempre più a una gestione responsabile e sostenibile del capitale naturale, patrimonio di tutti, cui è strettamente associato quello culturale, unico al mondo. 
400 scienziati scrivono una lettera aperta, apparsa su Il Manifesto a Mattarella e Conte con dieci proposte per un paese sostenibile dopo la Pandemia Covid-19. 
Nell'appello si parla di Agrifood e Prodotti bio, città verdi, energie rinnovabili, cambiamenti climatici, turismo sostenibile, lotta all'inquinamento e prevenzione rischi per la salute, biodiversità e restauro ambientale, risorse blu, ricerca e formazione, innovazione green

I numeri del Coronavirus: Di cosa si muore in Italia?

Siamo abituati da anni alla cattiva informazione, a quella di parte, a quella meschina e in malafede, che cerca di governare le nostre paure, perché quello che teme una certa politica e alcuni mass media è che la gente possa usare la testa. Come preparasi alla fase 2, ma anche alla fase 3, alla 4 e alla 5? Un esempio può arrivare dai numeri dei decessi del Coronavirus, in questi giorni sotto i riflettori. 
Purtroppo è necessario in questo momento attivare lo spirito critico, allenarlo e rafforzarlo, adoperare più buon senso e intelligenza. Non bisogna sottovalutare il Covid-19, ma nemmeno ingigantirlo, molta informazione, invece, vuole imprigionarci nelle nostre paure, proprio perché la paura paralizza e non consente al cervello di pensare. Per questo da oggi dovremmo imparare a ragionare e a sviluppare più buon senso, infatti non è possibile vivere una vita nella paura e nel terrore. Domande e dubbi non devono mai abbandonarci, perché sono le colonne portanti del nostro pensiero. 

Azienda Italia: 400 Imprese italiane per il Post Covid-19

I primi sentori dello tsunami che stava per arrivare dall’Est li avevano già avvertiti a Gennaio, con le difficoltà legate agli approvvigionamenti: Gabriele Belloni, Andrea Minazzi, Matteo Ferraris, Robert Gianfardoni e Karim Shahir Barzegar sono arrivati al lockdown di Marzo con un’idea che in poche settimane ha coinvolto 400 imprese italiane, 5.000 lavoratori e manager da ogni parte del Paese, dal Nord al Sud.  Non solo PMI, professionisti e le cosiddette Partita Iva, ma anche imprenditori che hanno sentito il bisogno di una posizione più forte e comunque diversa da quella espressa da altre istituzioni italiane.
E’ nata così “Azienda Italia” un’associazione slegata da movimenti politici e non in contrapposizione a Confindustria.

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