Ci accingiamo ad entrare nel terzo anno Covid. I ricercatori stanno cercando di capire come l’ultima variante, Omicron, possa cambiare la traiettoria della pandemia
Il nuovo anno inizierà con uno sguardo della scienza rivolto al Covid. A causa dell’enorme numero di infezioni a livello globale, è probabile che nel 2022 si presentino ulteriori varianti. Poiché una buona parte della popolazione globale ha ora un certo livello di immunità da vaccini o infezioni, gli scienziati si stanno preparando a varianti molto più efficaci per eludere le risposte immunitarie umane. Non è ancora chiaro se i vaccini debbano essere adattati. Allo stesso tempo, gli scienziati stanno sviluppando una nuova generazione di vaccini che possono dare un’immunità più ampia o suscitare una risposta più forte nelle mucose del tratto respiratorio.
Farmaci antivirali contro SARS-CoV-2
Il 2022, potrebbe anche essere l’anno di un nuovo impatto dei farmaci antivirali orali mirati alla SARS-CoV-2, che potrebbero ridurre lo stress sui sistemi sanitari riducendo i decessi e il numero di persone che necessitano di ricovero in ospedale. In secondo luogo, i ricercatori potrebbero riuscire a svelare i misteri del Long Covid, cioè l’apparizione di sintomi debilitanti per settimane o mesi dopo la scomparsa dell’infezione. Con l’aumentare delle forniture globali di vaccini (già oggi vi è un’accelerazione nella produzione), una domanda cruciale sarà se i paesi poveri possono recuperare terreno e ottenere l’immunizzazione di vaste aree della loro popolazione.
Buone e brutte notizie
In uno degli ultimi giorni del 2021, la fotografia ci restituisce contagi in crescita, variante Omicron predominante, boom di tamponi, città, Asl e farmacie prese d’assalto. Sono fenomeni tutti concatenati fra loro, se riflettiamo: tamponi/positivi, tamponi/traffico/lunghe file. I contagi riguardano anche i vaccinati, ma la buona notizia è che i positivi, nella maggior parte dei casi non presentano alcun sintomo.
L’altro dato da rilevare è una psicosi generale, come al solito, alimentata dai mass media, da una paura generale e da una pazienza che sta cedendo il passo ad un nervosismo nevrotico galoppante.
Che anno sarà per la scienza e per la medicina? La scienza e la medicina (ricordiamo che sono scienze sperimentali, contrariamente a quello che pensano in tanti) continueranno quello che fanno da secoli, e soprattutto quello per cui sono nate. Continueranno a sperimentare (e a salvare milioni di vite), d’altra parte il significato di scienza è il risultato delle operazioni del pensiero, su un piano teorico e di applicazione sul piano pratico. Studio e ricerca, dunque fanno parte dell’evoluzione cui l’uomo è destinato. Un essere umano infallibile e con una conoscenza perfetta e assoluta, probabilmente si chiamerebbe dio. Noi, quaggiù, ci dobbiamo accontentare.
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