Digitale terrestre, quali canali si vedranno e quali no. Bonus inesistenti per l’acquisto di tv e decoder, il fallimento della transizione ecologica e del Mise
Presto molte persone potrebbero restare senza tv, soprattutto al Nord , infatti, pare che i cittadini dovranno risintonizzare di nuovo le proprie televisioni per continuare a guardare i programmi televisivi. Si tratta del piano di intervento sulla nuova tv digitale, previsto dal Ministero dello Sviluppo economico, che dovrà concludersi entro il 30 giugno 2022.
Molte persone saranno penalizzate, specialmente chi vive in montagna, dove il sistema dei ripetitori è obsoleto e non ha subito mai ammodernamenti. Il nuovo segnale tv rischia di comportare gravi discriminazioni per i residenti delle zone di montagna, dove i ripetitori non sono di proprietà delle reti televisive (Rai in particolare). In diverse aree del Paese il rischio concreto è che le Unioni e i Comuni, o le Comunità montane, debbano far fronte a spese insostenibili per interventi di adattamento dei ripetitori al nuovo sistema.
I costi per l’adeguamento dei sistemi alla Tv digitale
I costi sono davvero enormi, infatti, per adeguare un impianto servono almeno 15 mila euro. Serve un intervento politico di Governo, Mise e Ministero della Digitalizzazione in particolare, per ricercare soluzioni che non impattino sugli enti locali, che non hanno certamente le disponibilità economiche per far fronte ad adempimenti peraltro non dipendenti dalla propria volontà. Si parla di discriminazione, mentre Mise e Ministero della Digitalizzazione erogano contributi per la sostituzione dei televisori, il problema delle aree montane resta. E i costi dei cittadini?
Digitale terrestre: Cosa cambia e cosa fare?
Il passaggio al digitale terrestre è iniziato il 20 ottobre scorso: nove i canali Rai e sei quelli Mediaset oscurati dal passaggio da vecchio a nuovo decoder, ossia nel passaggio dalla tecnologia Mpeg-2 alla Mpeg-4. Il ministro dello Sviluppo economico ha ricordato come i canali tematici di Rai e Mediaset saranno visibili in alta definizione solo con un televisore o un decoder compatibile al sistema di codifica del segnale Mpeg-4. Tale circostanza costringerà molti cittadini a cambiare il proprio televisore.
Quali sono i canali che avranno bisogno del nuovo segnale?
La Rai adotterà il formato Mpeg-4 per canali tematici, che sono in totale nove: Rai 4, Rai 5, Rai Movie, Rai Yoyo, Rai Sport+ HD, Rai Storia, Rai Gulp, Rai Premium e Rai Scuola. I canali che invece continueranno a essere trasmessi nel formato originario, Mpeg-2, saranno Rai 1, Rai 2, Rai 3 e Rai News 24.
Quali canali TV Mediaset cambiano dal 20 ottobre
Per quanto riguarda Mediaset, i canali che saranno coinvolti dal nuovo sistema sono TGCOM24, Mediaset Italia 2, Boing Plus, Radio 105, R101 TV e Virgin Radio TV. Resteranno visibili, invece, Canale 5, Italia 1, Rete 4, Iris, Canale 20, Cine34, Focus, La 5, Mediaset Extra, Top Crime, Boing e Cartoonito.
Bonus per acquisto di tv e decoder
l Bonus tv-Decoder è disponibile fino al 31 dicembre 2022 o all’esaurimento delle risorse stanziate ed è riservato alle famiglie con ISEE fino a 20 mila euro. Lo stanziamento complessivo previsto per il fondo unico del Bonus rottamazione tv e Bonus Tv-decoder è pari a circa 250 milioni di euro. La platea dei destinatari è bassissima, per uno sconto pari a circa 30€, in pratica un bonus quasi nullo.
Decoder e digitale terrestre, e l’ambiente? Le alternative?
Dove va a finire la politica della transizione ecologica e soprattutto che fine faranno le Tv e i decoder non più utilizzabili? A buon intenditor poche parole.
Alcune persone, le alternative alla Tv e in particolar modo alla Tv spazzatura le hanno cercate da un pezzo, e le hanno trovate nei libri, nella lettura, nel giardinaggio, e anche se la socialità (nella meditazione, nell’attività fisica, nelle passeggiate?) è per il momento in sospeso, una videochiamata, a volte, può essere molto confortante.
Ministero della transizione ecologica e Ministero dello sviluppo economico sono i fautori di una rivoluzione che invece di andare avanti fa dieci passi indietro. Le vecchie tv e i vecchi decoder finiranno nelle discariche e inquineranno l’ambiente, nella migliore delle ipotesi, e mentre qualche povero pensionato sarà costretto a sborsare denaro per una nuova tv, lo sviluppo economico arriverà solo per i produttori di tv e decoder.
L’alternativa di spegnere la Tv o di darle sempre meno spazio sta diventando un pensiero predominante. Evitare di cadere nella profondità abissale del Grande fratello potrebbe quasi essere una benedizione.
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